Tag: Recupero Pneumatici Fuori Uso (PFU)

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Convegno Ecopneus: oltre 15.000 gommisti hanno già chiesto il ritiro dei PFU
In occasione della quindicesima edizione della Fiera Ecomondo, Ecopneus traccia un primo bilancio della partenza del sistema di raccolta e recupero dei PFU, indicando le sinergie per lo sviluppo di un'economia del riciclo dei Pneumatici Fuori Uso. La tavola rotonda, che la responsabile della redazione di PneusNews.
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Il Ministero dell’Ambiente ha definito l’eco-contributo per 38 gestori di PFU
Sono già 38 le aziende italiane (produttori, importatori e consorzi), che si impegneranno in prima persona per la raccolta e la gestione dei pneumatici fuori uso e per ciascuna delle quali il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il decreto con cui definisce il relativo contributo ambientale per pneumatico.
Il decreto 82/2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso giugno, prevede infatti che la responsabilità di organizzare la catena di gestione dei PFU ricada su produttori e importatori di pneumatici, che sono tenuti ad assumersi tale impegno in maniera diretta oppure tramite la costituzione di società finanziate da loro stessi e senza fini di lucro.
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A Caserta l’asfalto si fa con i pneumatici fuori uso
Un tratto di strada del comune di Caserta sarà asfaltato con un prodotto di conglomerato bitumisono ricavato dalla triturazione dei Pneumatici Fuori Uso. E' questo il progetto contemplato dal protocollo d'intesa promosso da Confindustria Caserta e siglato da Provincia di Caserta, città di Caserta, Legambiente, Ecopneus scpa, Tecnoenvironment scarl, Geos Environment srl, Sycorex S.
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Ecopneus presenta il primo bilancio del sistema di raccolta e recupero PFU
Il 10 novembre 2011, alle ore 15.00 il convegno promosso da Ecopneus, presso la Sala Neri 1 di RiminiFiera, traccia un primo bilancio della partenza del sistema di raccolta e recupero dei PFU, indicando le sinergie per lo sviluppo di un'economia del riciclo dei pneumatici fuori uso.
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Sei nuovi gestori di PFU scendono in campo
Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato altri sei decreti di definizione del contributo ambientale per nuovi soggetti che hanno manifestato l’intenzione di operare, in via diretta o consorziata, per la gestione dei PFU. Le ultime società che entrano a far parte del network, che si occuperà in Italia di recuperare e gestire i pneumatici a fine vita, per una quantità equivalente a quella da ciascuno immessa sul mercato del ricambio, sono Centro Gomme, Chioda Gomme, Ettorre Gomme, Felsinea Gomme, Franco Gomme e Italdidra.
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PFU: cosa fanno gli altri paesi europei?
Come noto, si parte da una direttiva europea, la n.31 del 1999, che coinvolge tutti gli stati membri dell’Unione, obbligati a trasporre nelle legislazioni nazionali un regolamento per la gestione organizzata delle gomme a fine vita.
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Ecotyre accreditato dal Ministero per la gestione dei PFU
E’ ufficiale: anche il consorzio Ecotyre ha ricevuto l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la gestione dei PFU e per la pubblicazione degli eco-contributi. Il consorzio ci informa inoltre che la raccolta è stata già avviata a livello nazionale tramite la rete logistica.
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Quasi sciolti tutti i nodi del decreto PFU
Da sette giorni il regolamento per la gestione dei pneumatici fuori uso è operativo. All’ultima ora ci sono state però alcune difficoltà interpretative che hanno fatto slittare di qualche giorno la pubblicazione di un chiarimento ufficiale da parte del Ministero dell’Ambiente.
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Ecopneus mette in campo i primi strumenti: manuale e raccoglitori
Il sistema di gestione dei pneumatici fuori uso è partito. Non senza incertezze e non ancora in modo completo, ma sicuramente per quanto riguarda le sei aziende socie di Ecopneus (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli) l’ingranaggio si è messo in moto.
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Automobilisti, vi siete mai chiesti che fine fanno i pneumatici fuori uso?
E’ online un nuovo sito realizzato da Ecopneus per informare i consumatori: www.contributopenumatici.
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