La ricostruzione secondo Continental: lo stabilimento ContiLifeCycle a Stöcken, Hannover
Durante l’evento di presentazione dei nuovi Conti Eco HD 5 e Conti Eco HS 5 avvenuto ad Hannover, abbiamo avuto la possibilità di visitare lo stabilimento ContiLifeCycle, che si trova all’interno della fabbrica Continental di Stöcken, appena 10 chilometri a nord di Hannover.
Lo stabilimento dedicato alla ricostruzione ha aperto 11 anni fa e, infatti, l’anno scorso a luglio ha festeggiato il decennale e i 900.000 pneumatici ricostruiti prodotti. La ricostruzione per Continental è parte integrante della soluzione a 360 gradi per le flotte che parte con pneumatici nuovi e comprende, oltre alla ricostruzione, anche la sensoristica. Tutto è studiato in ottica LODC, acronimo di Lowest Overall Driving Costs, una strategia che mira a rendere più bassi possibili i costi della flotta nel suo insieme: i pneumatici ricostruiti contribuiscono a questo approccio di consulenza olistica aiutando la flotta a ridurre i costi operativi relativi alle gomme.
A guidarci nella visita è stato Felix Hantelmann, responsabile dello stabilimento ContiLifeCycle di Stöcken, Hannover, mentre ad illustrare le caratteristiche e l’offerta Continental per quel che riguarda la ricostruzione sono state Siljana Lietz e Franziska Ohlinger, le quali ci hanno raccontato che ad oggi il ricostruito si compra soprattutto per il costo inferiore rispetto ad un pneumatico nuovo, mentre domani lo si acquisterà per i benefici di sostenibilità e di riduzione della CO2 che è già in grado di garantire.
A Stöcken l’impianto di ricostruzione è a caldo, quindi si lavora applicando nuova gomma da tallone a tallone. Secondo uno studio del Fraunhofer Institute for Environmental, Safety and Energy Technology (UMSICHT), le emissioni di CO2 di pneumatici ricostruttiti possono essere inferiori di circa il 50% rispetto a quelle di nuovi pneumatici comparabili. La quantità di materiali riciclati e rinnovabili negli pneumatici ricostrui può essere fino all’85%. Hantelmann ci racconta che oggi lo stabilimento è aperto 24 ore al giorno su 3 turni da 8 ore, per un totale di 450 pneumatici al giorno ricostruiti.
Nell’ambito del processo di ricostruzione, la gomma rimanente del battistrada e, in caso di ricostruzione a caldo, il fianco del pneumatico vengono raspati e ripristinati. Questo prepara la carcassa per una seconda e terza vita del pneumatico.
Continental utilizza processi di analisi, metodi di produzione e tecnologie di riciclo all’avanguardia nella sua ricostruzione a caldo e a freddo. Nella ricostruzione a caldo, la carcassa viene ripristinata da tallone a tallone mediante un processo di vulcanizzazione a caldo. Una nuova mescola di gomma viene applicata alla carcass usata. In Continental questo processo si chiama ContiRe.
Nella ricostruzione a freddo, conosciuta come ContiTread nella gamma di prodotti Continental, un materiale del battistrada profilato e prevulcanizzato viene applicato alla carcassa raspata. La ricostruzione a freddo viene effettuata a temperature più basse e con battistrada prevulcanizzati. In generale, circa il 70% del materiale del pneumatico originale può essere riutilizzato sia nella ricostruzione a caldo che a freddo.
Oggi circa un pneumatico TBR su 5 è ricostruito, quindi la quota di mercato è di circa il 20%. Ma è meglio la ricostruzione a caldo o a freddo? La qualità dei prodotti Continental è la stessa, così come la sicurezza. Siljana Lietz e Franziska Ohlinger affermano che la scelta tra uno o l’altro sistema dipende puramente dalle preferenze dei clienti e dei mercati, che si suddividono per quota di mercato come da foto a fianco. La ricostruzione a caldo in Europa viene effettuato nello stabilimento di Stöcken e nel Regno Unito, a Ivybridge, sede di Bandvulc.
La ricostruzione a freddo, invece, è realizzata in stabilimenti locali più vicini ai clienti finali, attraverso ContiTrade o partner affiliati.
Sia che si preferisca la ricostruzione a freddo che quella a caldo, l’offerta è molto simile e Continental afferma di essere in grado di offrire il ricostruito entro 6-12 mesi dopo il lancio del prodotto nuovo, e questo avverrà anche per la nuova generazione 5 del Conti Eco.
Sulla base di rapporti di settore e studi sulle pratiche di produzione dei pneumatici, nel 2022 circa il 70% dei pneumatici per autocarri e autobus erano considerati ricostruibili.
Continental ContiCasingAccount, il “vuoto a rendere” delle carcasse
Continental ad inizio 2023 ha ideato un nuovo servizio per i suoi rivenditori di pneumatici: il ContiCasingAccount. Si tratta di una specie di “vuoto a rendere”, che consente ai gommisti di guadagnare credito “caricando” le carcasse usate dei loro clienti su un conto. Il gommista aggiunge le carcasse usate al proprio ContiCasingAccount, ricevendo in cambio il credito. Questo credito può poi essere utilizzato in modo flessibile entro un anno per acquistare pneumatici ricostruiti per i propri clienti, come e quando richiesto.
Il rivenditore beneficia inoltre di un interessante prezzo di cambio per il pneumatico ricostruito. Il ContiCasingAccount è incorporato nel portale ContiOnlineCont@ct. La piattaforma web intuitiva consente ai rivenditori di pneumatici di seguire facilmente l’intero processo, dalla raccolta fino alla valutazione. Gli utenti ContiCasingAccount beneficiano di un servizio di consegna preferenziale direttamente dallo stabilimento ContiLifeCycle di Hannover-Stöcken.
Il ContiCasingAccount amplia la portata della gestione delle carcasse aggiungendo un altro servizio che offre vantaggi per tutti i soggetti coinvolti e anche per l’ambiente.
Il riciclo della gomma
Lo stabilimento ContiLifeCycle di Stöcken combina un impianto di ricostruzione a caldo all’avanguardia per pneumatici per autobus e camion con il proprio impianto di riciclo della gomma su scala industriale. Oltre a ricostruire i pneumatici per autocarri e autobus, Continental ha sviluppato un processo di devulcanizzazione di composti di gomma vulcanizzata. La gomma riciclata risultante è di qualità particolarmente elevata, il che significa che può essere riutilizzata per le nuove mescole di pneumatici.
Da quando l’impianto di riciclo ha iniziato a funzionare, più di 10.000 tonnellate di materiale sono andate in nuove miscele; questo materiale sarebbe andato a rifiuti senza il processo di riciclo. L’impianto di ContiLifeCycle ha quindi dato un contributo a una maggiore sostenibilità nel settore dei pneumatici sin dall’entrata in funzione.
La produzione di pneumatici per autocarri e autobus ricostruttiti, che hanno caratteristiche di prodotto paragonabili a quelle dei nuovi pneumatici, è saldamente sancita nell’ambiziosa strategia di sostenibilità di Continental. Continental sta lavorando instancabilmente per far progredire tecnologie innovative e prodotti e servizi sostenibili in tutta la sua catena del valore, dall’approvvigionamento di materiali sostenibili al riciclo di vecchi pneumatici. L’obiettivo è quello di recuperare il 60% dei materiali utilizzati nella costruzione di pneumatici da pneumatici al più tardi entro il 2050.
Il certificato di efficienza della flotta
Il produttore di pneumatici di Hannover da pochi mesi fornisce agli operatori anche un certificato come prova di come stanno contribuendo a promuovere la sostenibilità: quest’ultima e i trasporti a impatto climatico zero stanno acquisendo sempre più importanza nel settore della logistica – una tendenza guidata anche da requisiti di legge ben definiti.Ecco quindi che Continental ha ideato un certificato apposito per i clienti che scelgono pneumatici ricostruiti.