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Mercato

Yokohama e AMSI ancora insieme per comunicare la sicurezza in inverno

Yokohama Italia S.p.A., importatore per il mercato italiano dell’omonimo brand di pneumatici giapponesi, e AMSI, associazione nazionale che rappresenta oltre 12.000 maestri di sci, hanno rinnovato l’accordo di collaborazione per la stagione sciistica che ha appena preso il via. Le due realtà, che fanno della sicurezza e della passione per lo sport la loro mission, la prima nel mondo automotive, la seconda sui campi di sci di tutta Italia, hanno siglato questa partnership per comunicare a tutti gli sciatori, grandi e piccoli, la fondamentale importanza dell’uso dei pneumatici invernali nella stagione fredda. Guidare verso queste località implica infatti un utilizzo dell’auto in condizioni climatiche rigide, data l’altitudine e il freddo, con la possibilità d'incappare in nevicate e fondi stradali ghiacciati. I maestri di sci lavorano e guidano tutto l’inverno in questa situazione e necessitano quindi di affidabilità, sicurezza e confidenza al volante. L’unione di queste condizioni fa sì che le scuole di sci diventino un canale di comunicazione strategico per il messaggio di sicurezza di Yokohama. Quindi, proprio per questo motivo, Yokohama ha scelto di supportare l’associazione, che rappresenta dal 1963 la categoria professionale dei maestri di sci e conta 360 scuole distribuite in tutta Italia.
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Gommisti

Partnership strategiche per promuovere i pneumatici Yokohama e GT Radial

Yokohama e GT Radial per promuovere il sell out e l’attività del proprio network di gommisti “Consulenti di Guida” hanno stipulato una serie di convenzioni con associazioni e aziende, che contribuiscono a raggiungere un maggior numero di possibili clienti particolarmente strategici. Yokohama Italia e Magri Gomme si rivolgono infatti a soggetti importanti dal punto di vista associativo e del mondo automotive, target mirati che, in quanto opinion leader, possono veicolare efficacemente il valore e le performance dei prodotti Yokohama e GT Radial e della rete dei Consulenti di Guida. Tramite apposite convenzioni, le due aziende raggiungono infatti un pubblico di utilizzatori capaci di apprezzare le doti dei pneumatici e offrono ai propri rivenditori maggiori opportunità di business. La formula della convenzione consiste in dei coupon, distribuiti a dipendenti e associati, validi per l’acquisto presso i Consulenti di Guida di otto pneumatici all’anno con uno sconto fisso del 55% sul prezzo di listino in vigore (prestazioni escluse).
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Mercato

Il successo del 4 stagioni e le proposte di Vredestein

L’incertezza, la crisi economica e la necessità di ridurre le spese stanno avvicinando sempre più consumatori ai pneumatici all seasons, una soluzione ideale per chi non vuole fare il cambio stagionale. C’è anche da dire che il mercato propone prodotti sempre più sicuri e performanti, che coniugano in una sintesi le caratteristiche della gomma invernale e della gomma estiva e che, soprattutto in certe regioni italiane, possono rappresentare la giusta risposta per viaggiare sicuri e ottemperare agli obblighi di legge. La percezione del successo di questo tipo di prodotti è confermata da Stefano Sbarzaglia, Country Manager di Vredestein Italia: “Le vendite del 4 stagioni sono in fortissima crescita: tutti gli anni guadagniamo punti a due cifre, anche perché siamo stati i primi a crederci e oggi siamo diventati un punto di riferimento in questo segmento. Oltre ad andare incontro alle esigenze del consumatore, questo prodotto offre dei vantaggi anche al gommista. Il primo è che il gommista che riesce a valorizzare questo pneumatico all seasons rispetto a quelli generici, dove tra le moltissime marche alla fine la scelta si basa sul prezzo; il secondo è che questo tipo di pneumatico non grava sul suo magazzino.” Un successo dunque per il brand olandese che quest’anno in Italia ha lanciato anche una forte campagna di comunicazione sulle reti Mediaset e Sky. "E il risultato – continua Sbarzaglia - non si è fatto attendere: le vendite superano ormai il 25% di incremento rispetto all'anno scorso.”
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Mercato

I pneumatici Magna M-Straddle approvati da Terex per il primo equipaggiamento

Magna Tyres Group ha ottenuto un contratto di fornitura per il primo equipaggiamento da parte di Noell Mobile Systems, azienda tedesca che fa parte di Terex Port Solutions e che è specializzata in gru a cavaliere usate nei terminal intermodali con stoccaggio dei container. Il prodotto verificato e scelto da Terex è il nuovissimo pneumatico per movimentazione carichi portuali 16.00R25 Magna M-Straddle. Grazie a questo riconoscimento, Magna Tyres fornirà a Terex una parte significativa del loro fabbisogno totale di pneumatici a partire dal 2014. Il pneumatico radiale M-Straddle è stato sviluppato appositamente per l’utilizzo nelle difficili condizioni d’uso di porti e terminal. Le caratteristiche che contraddistinguono la gomma Magna sono una particolare capacità di assorbimento degli urti e uno straordinario comfort d’utilizzo. I fianchi sono particolarmente robusti e il profilo presenta profonde scanalature per garantire la massima resistenza a impatti e danneggiamenti.
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Gommisti

I consigli dell’Unione Nazionale Consumatori sulle gomme invernali

L’Unione Nazionale Consumatori, prima associazione italiana di cittadini e consumatori, fondata nel 1955 e guidata oggi dal Segretario generale Massimiliano Dona, ha pubblicato un vademecum di consigli per la viaggiare in sicurezza d’inverno. La preferenza dell’associazione ricade decisamente sui pneumatici invernali rispetto alle catene, che definisce “un bel grattacapo” in quanto difficili da utilizzare soprattutto in città. Il tema è trattato però con superficialità e imprecisione, quando ad esempio l’Unione descrive le gomme winter come utilizzabili tutto l’anno in ogni situazione climatica, non conoscendo forse le “quattro stagioni”, o quando dichiara percentuali piuttosto generiche su durata e prestazioni, o quando consiglia di provvedere da soli al montaggio delle gomme su ruota, per risparmiare e “fare un po’ di ginnastica”. Quanto ai prezzi, l’associazione consiglia di fare un giro su internet per confrontare le offerte, ma di diffidare di venditori improvvisati e marche fantasiose e rivolgersi al gommista, che “risponde di quello che fa, e la sicurezza è una cosa seria.” Di seguito il testo integrale del comunicato dell’Unione Nazionale Consumatori:
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Mercato

Pneumatici Hankook per la nuova BMW X5

Hankook sigla un nuovo contratto di primo equipaggiamento, confermando una politica aggressiva nel segmento premium delle Case automobilistiche tedesche. La nuova generazione della BMW X5 monterà infatti pneumatici UHP del produttore coreano fin dal suo lancio nel mercato. Il nuovissimo pneumatico Ventus S1 evo² per SUV per la BMW avrà caratteristiche sportive e dinamiche ideali per gli Sports Activity Vehicle. Il pneumatico sarà disponibile anche sul mercato dei ricambi a partire dalla primavera del 2014 nelle dimensioni da 17 a 22 pollici, con le misure del battistrada da 225 a 315. La BMW X5 è il quinto modello del gruppo BMW ad essere dotato del primo equipaggiamento Hankook Tire. “Il modello ad alte prestazioni di punta per i SUV, sviluppato sulla base della nostra esperienza come partner esclusivi per i pneumatici del team motorsport BMW del campionato DTM, è ricco di tecnologie innovative e di caratteristiche di design sofisticate”, ha dichiarato Jin-Wook Choi, presidente e COO per l’Europa e la CSI di Hankook Tire. “I nostri pneumatici premium offrono un’esperienza di guida sportiva e diretta, abbinata alla sicurezza e ad un comfort di lusso, essendo allo stesso tempo ecologici. Questo fa del nuovo Ventus S1 evo2 per SUV un ulteriore ed eccellente esempio della Kontrol Technology, la filosofia fondata sulla combinazione di tecnologia, prestazioni top e sicurezza in tutti i nostri prodotti”.
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Pirelli festeggia i 50 anni del Calendario con un inedito Helmut Newton del 1986

E’ firmato Helmut Newton il calendario Pirelli 2014. Una sorpresa che Pirelli teneva nei propri archivi dal 1986, anno in cui vennero realizzati due calendari, uno dalla sede inglese e uno dalla casamadre italiana. Ebbe la meglio Pirelli UK, grazie agli scatti di Bert Stern, fotografo noto per il ritratto di Marylin Monroe vestita di veli, ma probabilmente anche grazie al merito storico della sede inglese di avere inventato nel 1964 questo calendario, che negli anni si è trasformato in un vero e proprio oggetto di culto. L’anno 2014 magicamente coincide con i 50 anni del Calendario Pirelli e con i 10 anni dalla morte del fotografo tedesco e presenta un datario identico al 1986, anno per cui Newton realizzò 8 scatti, lasciando poi -per motivi di salute della moglie- terminare l’opera a Manuela Pavesi, stylist di moda e sceneggiatrice di costume, che lo affiancava in questo progetto.  “Newton era un vero visionario, – dice la Pavesi – lucidità mista ad assoluto istinto. Quando mi chiese di terminare l’opera, mi lasciò delle istruzioni molto dettagliate, che ancora conservo nei diari dell’epoca, e alla fine fu molto contento del calendario.” [gallery type="rectangular" link="file" ids="16510,16511,16519"] Pirelli ha festeggiato i 50 anni di “The Cal” e svelato l’edizione 2014 a Milano, con una conferenza stampa e una serata di gala, a cui hanno partecipato 800 invitati. Il pensiero di Marco Tronchetti Provera, in apertura della presentazione, è andato alle vittime del maltempo in Sardegna, per cui l’azienda ha organizzato internamente una raccolta di fondi, che verranno raddoppiati da Pirelli. Sono diversi gli eventi organizzati per celebrare l’occasione dei 50 anni. Lo scorso giugno a New York è stato allestito un set con due protagonisti dell'immagine come Peter Lindbergh e Patrick Demarchelier (già autori delle edizioni 1996 e 2002 il primo e 2005 e 2008 il secondo) per fotografare un cast di modelle rappresentative dell'identità visiva della storia più recente del Calendario: Alessandra Ambrosio, Helena Christensen, Isabeli Fontana, Miranda Kerr, Karolina Kurkova e Alek Wek. Nei giorni 23 e 24 novembre, in coincidenza con la serata di gala, è stata allestita una rassegna storica, empre presso HangarBicocca di Pirelli, a Milano, che presentava un percorso nei 50 anni di The Cal attraverso gli oltre 160 scatti degli oltre 30 fotografi che nel corso del tempo sono stati chiamati a interpretare il Calendario. [gallery type="rectangular" ids="16512,16513,16514,16515,16516"] Per celebrare “The Cal”, Pirelli ha scelto di non produrre un “Calendario 2014”, ma di svelare, per la prima volta, il Calendario Pirelli del 1986 realizzato da Helmut Newton e finora conservato nell’Archivio Storico della società. L’operazione è stata possibile anche grazie al lungo lavoro di ricostruzione svolto dalla Fondazione Pirelli. Dopo quasi 30 anni, Pirelli ha deciso di pubblicarlo, cogliendo sia l’occasione celebrativa sia la fortunata coincidenza del datario 1986 con quello del 2014. “The Cal” nasce come progetto esclusivo di Pirelli UK Ltd, la consociata inglese del gruppo della Bicocca, che vi lavorava con ampi margini di autonomia. Sono infatti gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano un fotografo, l’inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto all’epoca del tutto innovativo. Vede così la luce un prodotto editoriale raffinato ed esclusivo, con valenze artistiche e culturali che andarono da subito ben oltre il campo della moda e del glamour.  Da allora e per 50 anni, “The Cal” continua a scandire il passare dei mesi offrendo –attraverso le immagini dei più acclamati fotografi del momento – una lettura e un’interpretazione del costume, spesso anticipatorie di nuove tendenze. Fin dalla sua nascita, grazie all’intuizione di Pirelli UK, il Calendario si rivolge a un ristretto gruppo di appassionati che lo riceve in omaggio. È un oggetto, ricco di simbolismo, portatore di un'idea. L'esclusività ne accresce il valore mediatico e lo consacra in breve come cult. Nel 1971 “The Cal” viene spedito ai ministri del governo inglese, alla Famiglia Reale e a una ristretta lista di vip. E’ un fenomeno di tendenza e un potente strumento di comunicazione. A metà degli anni Ottanta, Pirelli Italia, che ne aveva ben compreso le potenzialità globali, lo vorrebbe fare suo. L'unica via è cimentarsi nell'impresa. Così parte una sfida. Una “rivalità” tutta aziendale. Due progetti corrono parallelamente. Ignorandosi. Gli inglesi, che dal 1984 lavorano sotto la guida del direttore artistico Martin Walsh, hanno già infranto molti tabù, inserendo eleganti immagini di nudo esplicito. E scelgono di affidare il progetto al fotografo americano Bert Stern, l'uomo che ha ritratto Marylin Monroe di un velo vestita, fotografo che ha iniziato la carriera nella pubblicità e poi ha immortalato star come Elizabeth Taylor e Audrey Hepburn. È una scelta che ha il senso di marcare una nuova tappa nell'evoluzione del progetto: l'avvicinamento al mondo del cinema e dello spettacolo. Pirelli Italia, invece, incarica Helmut Newton. Il fotografo tedesco è già una celebrità. Nel 1981 il suo libro Big Nudes lo ha consacrato come un protagonista della cultura visiva del Novecento. Ha trasformato la fotografia di moda in status. Ha rotto gli schemi, uscendo dallo studio di posa e portando le sue modelle in strada. I suoi scatti sono sequenze che diventano servizi glamour. La sua idea di femminilità nuda, in bianco e nero, è classicamente statuaria, ma trasmette una potente carica erotica. Alla fine, per rappresentare il 1986, viene scelto il lavoro di Stern. Newton dovette abbandonare il set per problemi familiari. Il Calendario da lui concepito e realizzato venne archiviato come un prezioso “gioiello di famiglia”, in attesa dell'occasione giusta per farlo brillare di luce propria. Le tavole di Stern, in cui modelle giocavano in immaginari atelier di artisti moderni e contemporanei, enfatizzando il ruolo di sensuali muse, mostravano un messaggio coerente e funzionale con l'allora spirito del Calendario. Ne nacque un “The Cal” che interpretò il caleidoscopio di colori e grafismi, peculiari dei favolosi anni Ottanta. Con l'inserimento di una nudità marcata e aggressiva.   Il Calendario Pirelli 1986 di Helmut Newton Quando, nella primavera del 1985, Pirelli Italia chiede a Helmut Newton di immaginare il suo Calendario, non pone vincoli interpretativi, ma il prodotto Pirelli doveva comparire in modo evidente nelle sue fotografie. È una svolta inedita. Non solo per il maestro, ma anche per il Calendario che fino a quel momento si era limitato a immagini evocative, lontane dal coinvolgimento diretto del core business Pirelli. Sul set del progetto italiano compare così il pneumatico, a marchio Pirelli, in tutte le sue declinazioni commerciali. Fino a quel momento il richiamo pubblicitario era sfumato, al massimo era arrivato, come descritto sopra, all'impronta di un battistrada sulla sabbia (Uwe Ommer, The Cal 1984), oppure alla sagoma grafica del cinturato sugli abiti di scena (Norman Parkinson, The Cal 1985). Newton, che conosce la forza del Calendario, accetta la sfida. I primi scatti vengono realizzati a maggio, in occasione del Gran Premio di Montecarlo, dove il maestro peraltro abitava. Poi il set si trasferisce in Toscana, nel Chianti, al Podere Terreno. È tra le vigne e la campagna senese che Newton trova la luce giusta per il suo “The Cal” italiano. Poggi, cipressi, case coloniche, tabernacoli, macchinari agricoli, una piccola stazione di servizio e insediamenti medioevali sono lo sfondo di immagini che ripercorrono l'atmosfera neorealista. La strada diventa la via di fuga prospettica per donne intense e giunoniche, che ricordano quelle che il neorealismo cinematografico rese celebri attraverso attrici come Silvana Mangano, Lucia Bosé, Sophia Loren, osservate da uomini che sono pura presenza spettatrice. Costantemente al fianco di Newton, c'è Manuela Pavesi. Molto più che una stylist di moda incaricata di interpretare lo spirito di quella femminilità beffarda e inquieta. Il suo ruolo è quello di una sceneggiatrice del costume. Il maestro fruga nel proprio immaginario, nel suo desiderio di vitalità, che diventa eros, alla ricerca di uno stile sensuale, per trasmettere la sua visione dell'italianità. Manuela Pavesi lo accompagna nel percorso creativo e realizzativo condividendo il suo punto di vista profondamente trasgressivo e istintivo unito a un’insolita capacità di trasformare contenuti provocatori in un’immagine glossy. E quando Helmut Newton deve abbandonare il set e rientrare a Montecarlo per un'inderogabile questione di famiglia, è alla Pavesi che consegna la sua macchina fotografica, affinché possa posizionarla seguendo scrupolosamente le sue indicazioni. A scattare è materialmente il suo assistente, Xavier Alloncle, ma il lavoro, ormai quasi finito, viene ultimato con la paternità artistica di Newton. Quello svelato a Milano è un calendario che, nel rispetto del progetto originario anche dal punto di vista dell’impaginazione grafica, propone 12 foto d’autore in bianco e nero corredate da 29 immagini di backstage che restituiscono agli appassionati quella storica produzione in bianco e nero realizzata tra il Chianti e Montecarlo nel 1985. L'edizione proposta, fino ad oggi mai distribuita nella sua integrità, si basa sul rispetto più assoluto dell'idea progettuale di Newton. Le fotografie seguono il suo concetto creativo. E il prodotto finale è stato editato rispecchiando fedelmente la visione artistica del maestro.
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Bridgestone svela il prototipo “Air Free” di seconda generazione

Bridgestone Corporation ha svelato al 43° Motor Show di Tokyo 2013 la seconda generazione dei pneumatici Air Free. Le caratteristiche rivoluzionarie del nuovo design hanno migliorato la capacità di sostegno dei carichi, il design e le performance di guida. I miglioramenti apportati al prototipo hanno avvicinato Bridgestone alla realizzazione e al futuro lancio sul mercato di questi pneumatici innovativi. La struttura a raggi, unica e che si distende lungo tutto il lato interno del pneumatico, supportando il peso del veicolo, elimina la necessità di controllare periodicamente la pressione delle gomme, diminuendone la manutenzione e il rischio di foratura. La struttura dei raggi è realizzata in resina termoplastica e, come per la gomma realizzata per la porzione di battistrada, i materiali usati sono completamente riciclabili, per contribuire ad un uso più efficiente delle risorse.
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Il nuovo volto online di Felsinea Gomme

La bolognese Felsinea Gomme ha sentito l’esigenza di rinnovare la propria immagine aziendale sul web, per riflettere quello che è diventata l’azienda oggi, dopo una fase di forte sviluppo geografico e dei segmenti di mercato. La proprietà ha deciso di investire su internet, con l’inserimento di nuove figure professionali dedicate allo sviluppo di questo progetto e con l’obiettivo di affacciarsi a nuovi target di clientela e cogliere nuove opportunità di crescita, ferma restando la convinzione che Felsinea Gomme opera esclusivamente con gli specialisti del settore. Silvia Fei, responsabile del progetto, ci spiega infatti che il prossimo anno, in un periodo di lavoro più tranquillo per i gommisti, verrà lanciata la nuova piattaforma B2B, ma che l’azienda non ha nessuna intenzione di raggiungere l’utenza finale con siti di vendita al consumatore. “Il nuovo sito istituzionale www.felsineagomme.it punta molto sull’immagine e ha un impatto più d’effetto rispetto alla versione precedente. Il design moderno si coniuga anche con una tecnologia di ultima generazione che permette di aggiornare costantemente i contenuti.”
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Boom di vendite Platin winter per Farnese e Global Tyres

Farnese Pneumatici e Global Tyres annunciano un successo di vendite per i pneumatici invernali Platin. Si tratta di un marchio di cui le due aziende hanno l’esclusiva nazionale, isole comprese, e su cui stanno investendo da tre anni per presentarlo al mercato e fugare lo scetticismo. L’incremento importante delle vendite di questa stagione sembra dimostrare che il lavoro ha finalmente iniziato a dare i suoi frutti. “Questa notizia – fanno sapere i dirigenti di Farnese Pneumatici e Global Tyres– ci inorgoglisce ma non ci coglie di sorpresa. Siamo consapevoli da tempo del valore di questo prodotto: si tratta di un made in Europe basato sul know how tecnologico tedesco di uno dei principali produttori di pneumatici mondiali, che offre alte prestazioni sia sul comparto summer che su quello winter.”
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