Tag: Ecopneus

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Ecopneus e UISP insieme a Prato per uno sport amico dell’ambiente

Quattro tagli del nastro a Prato, nel Centro promozionale Polisportivo 2A affiliato all’Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti: un poker di campi realizzati con materiali provenienti dal riciclo degli Pneumatici Fuori Uso, sui cui si potrà giocare a Tennis e Calcio a 5. Una buona pratica ambientale che coniuga Green Economy e sport sostenibile. Il rifacimento è stato possibile grazie alla collaborazione tra Uisp ed Ecopneus, società senza scopo di lucro, principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia. L’iniziativa rientra tra i progetti di riqualificazione sostenibile dell’impiantistica sportiva avviati dall’Uisp, attiva da anni nella promozione di una cultura del riciclo nel mondo dello sport e tra i propri soci.
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Ecopneus: in avvio le gare per l’assegnazione dei contratti per il triennio 2015-2017
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Ecopneus: in avvio le gare per l’assegnazione dei contratti per il triennio 2015-2017

Il 31 dicembre 2014 scadranno i contratti tra Ecopneus e le aziende cui è stato assegnato lo svolgimento delle attività operative sul territorio. Per tale motivo, il 24 marzo 2014 si apriranno le registrazioni per le aziende interessate a collaborare con Ecopneus per le attività di micro-raccolta / raccolta / messa in riserva, frantumazione / granulazione e trasporto dei PFU o dei loro materiali derivati, per il triennio 2015-2017.
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Acquisto pneumatici on line e contributo PFU: i documenti ufficiali sul sito Ecopneus

Disponibili sul sito Ecopneus i testi ufficiali dell’interrogazione parlamentare dell’On. Realacci e la risposta del Ministero dell’Ambiente, sul tema delle modalità di applicazione del contributo ambientale associato all’acquisto di pneumatici attraverso internet da soggetti commerciali residenti all’estero. Il problema infatti è dato dal fatto che non tutte le società straniere applicano il contributo ambientale nella vendita online di pneumatici, perché sostengono di avere un rapporto commerciale direttamente con il consumatore finale, senza nessun tipo di intermediazione e sfruttando una lacuna della legge, entrata in vigore quando gli acquisti online non erano ancora percentualmente importanti. Ad oggi, L’acquisto di pneumatici on-line dall'estero copre circa il 3% del mercato, equivalente a 2 milioni di pezzi che corrispondono a circa 12 mila tonnellate di PFU.
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Ecopneus e il Ministero dell’Ambiente sulla stessa lunghezza d’onda

Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus, ha commentato molto positivamente la risposta del Ministero dell'Ambiente all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici alla Camera, sulle modalità di applicazione del contributo ambientale associato all’acquisto di pneumatici tramite i canali web. "La questione dell’applicazione del contributo ambientale sui pneumatici che giungono nel nostro Paese tramite vendite on-line effettuate da soggetti commerciali con sede all’estero è di grande importanza perché occorre evitare qualsiasi forma di evasione del contributo ambientale connessa con l’immissione di pneumatici nel mercato nazionale e le conseguenti forme di concorrenza sleale da parte di imprese straniere a danno di imprese italiane o estere ma con presenza commerciale in Italia" spiega Corbetta.
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Nuova riduzione dei contributi ambientali per i soci Ecopneus
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Nuova riduzione dei contributi ambientali per i soci Ecopneus

Dal 1 gennaio 2014 sono in vigore i nuovi importi dei contributi ambientali per i soci di Ecopneus. Il consorzio spiega che, grazie all'efficiente ed efficace sistema di gestione, è stato possibile ridurre nuovamente gli importi che, ad esempio per il segmento dei pneumatici auto, è sceso a 2,30 euro + iva per pneumatico. Dal contributo non deriva alla società alcun utile, bensì esso viene destinato esclusivamente a finanziare operazioni di raccolta e trattamento dei PFU e lo sviluppo di applicazione contenenti gomma da PFU.
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Ecopneus supera le 500.000 tonnellate di PFU raccolte ed avviate a recupero

Oltre 500.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte e avviate a recupero fino ad oggi, da cui è stato possibile ottenere campi da gioco, asfalti "silenziosi", aree gioco per bambini, arredo urbano, energia e tanto altro ancora. Questi i risultati raggiunti da Ecopneus, società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei PFU in Italia dall’avvio del sistema, il 7 settembre 2011, ad oggi. Da più di due anni, ogni giorno, 645 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso sono raccolte e trattate - tante da formare ogni giorno una fila lunga 40 km dal peso pari a tre Boeing 787 - grazie anche al lavoro delle aziende partner per le operazioni di raccolta e frantumazione. Una rete selezionata sulla base di parametri come qualità del servizio offerto, capacità, efficienza, esperienza e che ha raccolto e recuperato 62,5 milioni di singoli Pneumatici Fuori Uso, più di uno a testa per ogni abitante in Italia (stima basata su peso medio di 8 kg per PFU).
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Entro il 2016 il più grande accumulo di PFU d’Italia cesserà di essere una bomba ecologica

Le oltre 60.000 tonnellate del più grande accumulo di pneumatici fuori uso d’Italia (equivalenti a circa 80 piscine olimpioniche), saranno definitivamente avviate a recupero entro il 2016, eliminando i rischi di un incendio che avrebbe conseguenze disastrose per l’ambiente e per la sicurezza e la salute di molti abitanti della Lombardia. Dopo la firma di luglio 2013 e il prelievo delle prime 10.000 tonnellate, Luciano Villani, Sindaco di Castelletto di Branduzzo, e Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, hanno siglato il proseguo della collaborazione alla presenza del Prefetto Peg Strano Materia, alla fine di un lungo iter promosso e coordinato dal Prefetto di Pavia.
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“La strada giusta”, dalla Terra dei Fuochi un appello alla legalità e alla tutela ambientale

Raccontare, emozionare, riflettere: questi i tre pilastri della giornata - promossa nell’ambito della campagna “Io scelgo la strada giusta” - che si è sviluppata in contemporanea al Teatro Politeama di Napoli – dove Luca Pagliari, giornalista, autore e scrittore, ha illustrato un racconto di ambiente e legalità insieme a centinaia di studenti della Terra dei Fuochi, coinvolti in collaborazione con Legambiente – mentre una staffetta della legalità, coordinata da UISP e guidata dal giornalista Luca Abete, è partita da Piazza Dante a Caserta e arrivata a Napoli in piazza Trieste e Trento, dove è stato allestito per il pubblico un villaggio dello sport e punti di informazione per i cittadini. La giornata di mobilitazione e sensibilizzazione di oggi, si colloca all’interno del percorso avviato dal Ministero dell’Ambiente insieme a Ecopneus, con il Protocollo per la Raccolta Straordinaria di PFU nella Terra dei Fuochi, firmato dalle Prefetture e i Comuni di Napoli e Caserta, dall’Incaricato del Ministro dell’Interno per la Terra dei Fuochi e da alcuni Soci di Ecopneus, per realizzare un’azione concreta di intervento in questo territorio: il prelievo e invio a riciclo dei PFU abbandonati, sottraendoli così al rischio di essere utilizzati per alimentare il terribile fenomeno dei roghi tossici per la loro capacità di combustione resistente e prolungata.
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Ecopneus, si conclude a Terni l’edizione 2013 di “Impianti Aperti”

In Umbria, nei primi dieci mesi del 2013, grazie alla partnership con le aziende di raccolta, Ecopneus ha potuto avviare a corretto trattamento quasi 3.700 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (PFU), assicurandone il corretto recupero sia di energia che di materia per applicazioni di pubblica utilità. Questo il dato rilasciato a margine della tappa conclusiva di Impianti Aperti Ecopneus 2013, che si è tenuta oggi a Nera Montoro (TR) presso lo stabilimento di TerniEnergia, operatore partner di Ecopneus specializzato nel trattamento e recupero dei PFU raccolti. Dopo il successo delle tappe precedenti, si conclude nella provincia di Terni l’iniziativa voluta da Ecopneus per mostrare da vicino a istituzioni, mondo industriale, operatori del settore, organi di controllo e cittadinanza come viene gestito il processo di trattamento e recupero e, soprattutto, dare evidenza concreta di come sia possibile dare una nuova vita ai Pneumatici Fuori Uso.
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La campagna “Io scelgo la strada giusta” vince il premio Aretè

Raccogliere i pneumatici abbandonati sul territorio per recuperarli e per sottrarre “carburante” impiegato per appiccare i roghi di rifiuti tossici; informare cittadini e consumatori che acquistando i pneumatici in nero si alimenta il fenomeno dell’abbandono e, come conseguenza, il fenomeno dei roghi di rifiuti che deturpano il territorio tra Napoli e Caserta, provocando danni alla salute della popolazione. Questi gli obiettivi dell’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e da Ecopneus (società senza scopo di lucro impegnata nel rintracciamento, raccolta e recupero di PFU in tutta Italia) che ha ottenuto il Premio Aretè per la Comunicazione Responsabile promosso da Nuvolaverde in collaborazione con Confindustria e ABI, risultando vincitore della categoria “comunicazione pubblica”, del premio della giuria di giornalisti e del premio assoluto. La campagna di informazione, dal titolo “Io scelgo la strada giusta” affianca le attività di prelievo di PFU abbandonati nella Terra dei Fuochi sulla base di un Protocollo di cui sono firmatari, oltre al Ministero dell’Ambiente e a Ecopneus (che finanzia l’iniziativa grazie al contributo di una parte dei suoi soci), anche l’Incaricato del Ministro dell’Interno per la Terra dei Fuochi, le Prefetture di Napoli e di Caserta e i Comuni di Napoli e di Caserta. La campagna è ideata e coordinata da Hill&Knowlton Strategies, per conto di Ecopneus e Ministero dell'Ambiente. La creatività è a firma di Hill&Knowlton Strategies e RedCell.
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