Categoria: Notizie
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Rhiag sigla un accordo per l’integrazione della propria gamma carrozzeria all’interno della banca dati Kromeda
Rhiag, azienda italiana capogruppo di Rhiag Group, tra i leader in Europa nella distribuzione di componenti per autovetture e veicoli industriali, ha siglato un accordo con Kromeda, società operante nell’industria dell’automotive in qualità di fornitore di dati affidabili e aggiornati provenienti direttamente dalle case costruttrici OES, per l’inserimento della gamma prodotto Rhiag di carrozzeria all’interno della Banca Dati Kromeda.
L’intesa prevede la fornitura da parte di Rhiag a Kromeda di 20.000 referenze prodotto relative alle famiglie di paraurti, cristalli, alzacristalli, lamierati, specchi retrovisori e illuminazione.
Kromeda inserirà questi codici prodotto nella propria Banca Dati diffusa attraverso software e varie tipologie di applicativi agli operatori professionali dell’automotive come carrozzerie, distributori, flotte, assicurazioni.
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Pirelli entra nell’indice Euronext-Vigeo Eurozone 120
Vigeo ed Euronext hanno comunicato oggi i risultati della revisione semestrale dei loro indici dedicati alla sostenibilità delle società quotate. Pirelli entra nell’Euronext-Vigeo Eurozone 120, che comprende le 120 società con il più elevato rating di sostenibilità quotate nelle borse dell’area euro.
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Pneumatici Hankook per la nuova BMW X5
Hankook sigla un nuovo contratto di primo equipaggiamento, confermando una politica aggressiva nel segmento premium delle Case automobilistiche tedesche. La nuova generazione della BMW X5 monterà infatti pneumatici UHP del produttore coreano fin dal suo lancio nel mercato. Il nuovissimo pneumatico Ventus S1 evo² per SUV per la BMW avrà caratteristiche sportive e dinamiche ideali per gli Sports Activity Vehicle. Il pneumatico sarà disponibile anche sul mercato dei ricambi a partire dalla primavera del 2014 nelle dimensioni da 17 a 22 pollici, con le misure del battistrada da 225 a 315.
La BMW X5 è il quinto modello del gruppo BMW ad essere dotato del primo equipaggiamento Hankook Tire. “Il modello ad alte prestazioni di punta per i SUV, sviluppato sulla base della nostra esperienza come partner esclusivi per i pneumatici del team motorsport BMW del campionato DTM, è ricco di tecnologie innovative e di caratteristiche di design sofisticate”, ha dichiarato Jin-Wook Choi, presidente e COO per l’Europa e la CSI di Hankook Tire. “I nostri pneumatici premium offrono un’esperienza di guida sportiva e diretta, abbinata alla sicurezza e ad un comfort di lusso, essendo allo stesso tempo ecologici. Questo fa del nuovo Ventus S1 evo2 per SUV un ulteriore ed eccellente esempio della Kontrol Technology, la filosofia fondata sulla combinazione di tecnologia, prestazioni top e sicurezza in tutti i nostri prodotti”.
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Pirelli, partnership russa per lo sviluppo di materiali innovativi
Rosneft, Rostec (Russian Technologies) e Pirelli hanno siglato oggi un “Memorandum of Understanding” (“MOU”) per condurre attività congiunte di Ricerca e Sviluppo nell’area dei materiali per la produzione di pneumatici. L’accordo è stato sottoscritto da Igor Sechin, Presidente e Chairman del Management Board di Rosneft, Marco Tronchetti Provera, Presidente e CEO of Pirelli & C. S.p.A. and Sergei Chemezov, Direttore Generale di Rostec State Corporation.
I materiali per la produzione di pneumatici includono la gomma sintetica, fillers come il carbon black e materiali di rinforzo, il tutto sviluppato in conformità con gli elevati standard tecnologici di Pirelli.
“La Russia – ha dichiarato Marco Tronchetti Provera – ha per Pirelli un’importanza strategica e questo accordo a tre parti dimostra il nostro crescente impegno in questo Paese. Per Pirelli rappresenta inoltre un’opportunità per beneficiare della grande competenza ed esperienza dei due partner russi”.
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Bridgestone per la prima volta all’Essen Motor Show
Bridgestone ha deciso quest’anno, per la prima volta, di partecipare al Motor Show di Essen, che si svolgerà dal 29 novembre all’8 dicembre e che è dedicata a quattro settori: auto di serie, motorsport, tuning e auto d’epoca. “In questi segmenti Bridgestone, che è il primo produttore mondiale di pneumatici, non può naturalmente mancare”, dice l’azienda in un comunicato ufficiale.
Bridgestone esporrà ad Essen i suoi ultimi prodotti per moto e vettura nel padiglione 7, stand B117.
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Al via una Joint Venture per la produzione di gomma sintetica in Ungheria
Il Gruppo ungherese MOL e la giapponese JSR Corporation hanno raggiunto un accordo per realizzare un impianto per la produzione di gomma sintetica S-SBR nella città di Tiszaújváros, in Ungheria. Lo stabilimento dovrebbe essere operativo all’inizio del 2017 e le due aziende deterranno quote rispettivamente del 51% JSR e 49% MOL. La capacità produttiva dell’impianto sarà di 60.000 tonnellate all’anno e, a lungo termine, il progetto è destinato a creare un centinaio di nuovi posti di lavoro.
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Jinyu amplia la capacità produttiva per il brand Evergreen
Il produttore cinese Shandong Jinyu ha deciso di incrementare la produzione di pneumatici con il marchio di esportazione Evergreen di più del doppio. In occasione della recente China International Tire Expo (in breve CitExpo), i manager dell’azienda hanno infatti annunciato che nel corso del prossimo anno inizieranno i lavori per la costruzione di una nuova fabbrica a Dongying, nella provincia di Shandong. Grazie al nuovo stabilimento, la capacità produttiva per i pneumatici vettura passerà dagli attuali 10,5 milioni a 25 milioni entro il 2015. La produzione di gomme per autocarro dovrebbe invece arrivare a 3,2 milioni di pezzi all’anno.
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Cento First Stop in apertura tra Africa e Medio Oriente
Nei prossimi cinque anni, Bridgestone ha in programma l’apertura di un centinaio di negozi First Stop in Africa e Medio Oriente. Lo riporta il Khaleej Times, giornale di Dubai, che annuncia la recente apertura del primo centro specializzato nei pneumatici nella città di Jebel Ali. Secondo il quotidiano, sono già previsti altri dieci punti vendita First Stop negli Emirati Arabi nei prossimi tre anni.
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Pirelli festeggia i 50 anni del Calendario con un inedito Helmut Newton del 1986
E’ firmato Helmut Newton il calendario Pirelli 2014. Una sorpresa che Pirelli teneva nei propri archivi dal 1986, anno in cui vennero realizzati due calendari, uno dalla sede inglese e uno dalla casamadre italiana. Ebbe la meglio Pirelli UK, grazie agli scatti di Bert Stern, fotografo noto per il ritratto di Marylin Monroe vestita di veli, ma probabilmente anche grazie al merito storico della sede inglese di avere inventato nel 1964 questo calendario, che negli anni si è trasformato in un vero e proprio oggetto di culto.
L’anno 2014 magicamente coincide con i 50 anni del Calendario Pirelli e con i 10 anni dalla morte del fotografo tedesco e presenta un datario identico al 1986, anno per cui Newton realizzò 8 scatti, lasciando poi -per motivi di salute della moglie- terminare l’opera a Manuela Pavesi, stylist di moda e sceneggiatrice di costume, che lo affiancava in questo progetto. “Newton era un vero visionario, – dice la Pavesi – lucidità mista ad assoluto istinto. Quando mi chiese di terminare l’opera, mi lasciò delle istruzioni molto dettagliate, che ancora conservo nei diari dell’epoca, e alla fine fu molto contento del calendario.”
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Pirelli ha festeggiato i 50 anni di “The Cal” e svelato l’edizione 2014 a Milano, con una conferenza stampa e una serata di gala, a cui hanno partecipato 800 invitati. Il pensiero di Marco Tronchetti Provera, in apertura della presentazione, è andato alle vittime del maltempo in Sardegna, per cui l’azienda ha organizzato internamente una raccolta di fondi, che verranno raddoppiati da Pirelli.
Sono diversi gli eventi organizzati per celebrare l’occasione dei 50 anni. Lo scorso giugno a New York è stato allestito un set con due protagonisti dell'immagine come Peter Lindbergh e Patrick Demarchelier (già autori delle edizioni 1996 e 2002 il primo e 2005 e 2008 il secondo) per fotografare un cast di modelle rappresentative dell'identità visiva della storia più recente del Calendario: Alessandra Ambrosio, Helena Christensen, Isabeli Fontana, Miranda Kerr, Karolina Kurkova e Alek Wek.
Nei giorni 23 e 24 novembre, in coincidenza con la serata di gala, è stata allestita una rassegna storica, empre presso HangarBicocca di Pirelli, a Milano, che presentava un percorso nei 50 anni di The Cal attraverso gli oltre 160 scatti degli oltre 30 fotografi che nel corso del tempo sono stati chiamati a interpretare il Calendario.
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Per celebrare “The Cal”, Pirelli ha scelto di non produrre un “Calendario 2014”, ma di svelare, per la prima volta, il Calendario Pirelli del 1986 realizzato da Helmut Newton e finora conservato nell’Archivio Storico della società. L’operazione è stata possibile anche grazie al lungo lavoro di ricostruzione svolto dalla Fondazione Pirelli. Dopo quasi 30 anni, Pirelli ha deciso di pubblicarlo, cogliendo sia l’occasione celebrativa sia la fortunata coincidenza del datario 1986 con quello del 2014.
“The Cal” nasce come progetto esclusivo di Pirelli UK Ltd, la consociata inglese del gruppo della Bicocca, che vi lavorava con ampi margini di autonomia. Sono infatti gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano un fotografo, l’inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto all’epoca del tutto innovativo. Vede così la luce un prodotto editoriale raffinato ed esclusivo, con valenze artistiche e culturali che andarono da subito ben oltre il campo della moda e del glamour. Da allora e per 50 anni, “The Cal” continua a scandire il passare dei mesi offrendo –attraverso le immagini dei più acclamati fotografi del momento – una lettura e un’interpretazione del costume, spesso anticipatorie di nuove tendenze.
Fin dalla sua nascita, grazie all’intuizione di Pirelli UK, il Calendario si rivolge a un ristretto gruppo di appassionati che lo riceve in omaggio. È un oggetto, ricco di simbolismo, portatore di un'idea. L'esclusività ne accresce il valore mediatico e lo consacra in breve come cult. Nel 1971 “The Cal” viene spedito ai ministri del governo inglese, alla Famiglia Reale e a una ristretta lista di vip. E’ un fenomeno di tendenza e un potente strumento di comunicazione. A metà degli anni Ottanta, Pirelli Italia, che ne aveva ben compreso le potenzialità globali, lo vorrebbe fare suo. L'unica via è cimentarsi nell'impresa. Così parte una sfida. Una “rivalità” tutta aziendale. Due progetti corrono parallelamente. Ignorandosi. Gli inglesi, che dal 1984 lavorano sotto la guida del direttore artistico Martin Walsh, hanno già infranto molti tabù, inserendo eleganti immagini di nudo esplicito. E scelgono di affidare il progetto al fotografo americano Bert Stern, l'uomo che ha ritratto Marylin Monroe di un velo vestita, fotografo che ha iniziato la carriera nella pubblicità e poi ha immortalato star come Elizabeth Taylor e Audrey Hepburn. È una scelta che ha il senso di marcare una nuova tappa nell'evoluzione del progetto: l'avvicinamento al mondo del cinema e dello spettacolo. Pirelli Italia, invece, incarica Helmut Newton. Il fotografo tedesco è già una celebrità. Nel 1981 il suo libro Big Nudes lo ha consacrato come un protagonista della cultura visiva del Novecento. Ha trasformato la fotografia di moda in status. Ha rotto gli schemi, uscendo dallo studio di posa e portando le sue modelle in strada. I suoi scatti sono sequenze che diventano servizi glamour. La sua idea di femminilità nuda, in bianco e nero, è classicamente statuaria, ma trasmette una potente carica erotica.
Alla fine, per rappresentare il 1986, viene scelto il lavoro di Stern. Newton dovette abbandonare il set per problemi familiari. Il Calendario da lui concepito e realizzato venne archiviato come un prezioso “gioiello di famiglia”, in attesa dell'occasione giusta per farlo brillare di luce propria.
Le tavole di Stern, in cui modelle giocavano in immaginari atelier di artisti moderni e contemporanei, enfatizzando il ruolo di sensuali muse, mostravano un messaggio coerente e funzionale con l'allora spirito del Calendario. Ne nacque un “The Cal” che interpretò il caleidoscopio di colori e grafismi, peculiari dei favolosi anni Ottanta. Con l'inserimento di una nudità marcata e aggressiva.
Il Calendario Pirelli 1986 di Helmut Newton
Quando, nella primavera del 1985, Pirelli Italia chiede a Helmut Newton di immaginare il suo Calendario, non pone vincoli interpretativi, ma il prodotto Pirelli doveva comparire in modo evidente nelle sue fotografie. È una svolta inedita. Non solo per il maestro, ma anche per il Calendario che fino a quel momento si era limitato a immagini evocative, lontane dal coinvolgimento diretto del core business Pirelli. Sul set del progetto italiano compare così il pneumatico, a marchio Pirelli, in tutte le sue declinazioni commerciali. Fino a quel momento il richiamo pubblicitario era sfumato, al massimo era arrivato, come descritto sopra, all'impronta di un battistrada sulla sabbia (Uwe Ommer, The Cal 1984), oppure alla sagoma grafica del cinturato sugli abiti di scena (Norman Parkinson, The Cal 1985). Newton, che conosce la forza del Calendario, accetta la sfida.
I primi scatti vengono realizzati a maggio, in occasione del Gran Premio di Montecarlo, dove il maestro peraltro abitava. Poi il set si trasferisce in Toscana, nel Chianti, al Podere Terreno. È tra le vigne e la campagna senese che Newton trova la luce giusta per il suo “The Cal” italiano. Poggi, cipressi, case coloniche, tabernacoli, macchinari agricoli, una piccola stazione di servizio e insediamenti medioevali sono lo sfondo di immagini che ripercorrono l'atmosfera neorealista.
La strada diventa la via di fuga prospettica per donne intense e giunoniche, che ricordano quelle che il neorealismo cinematografico rese celebri attraverso attrici come Silvana Mangano, Lucia Bosé, Sophia Loren, osservate da uomini che sono pura presenza spettatrice.
Costantemente al fianco di Newton, c'è Manuela Pavesi. Molto più che una stylist di moda incaricata di interpretare lo spirito di quella femminilità beffarda e inquieta. Il suo ruolo è quello di una sceneggiatrice del costume. Il maestro fruga nel proprio immaginario, nel suo desiderio di vitalità, che diventa eros, alla ricerca di uno stile sensuale, per trasmettere la sua visione dell'italianità. Manuela Pavesi lo accompagna nel percorso creativo e realizzativo condividendo il suo punto di vista profondamente trasgressivo e istintivo unito a un’insolita capacità di trasformare contenuti provocatori in un’immagine glossy.
E quando Helmut Newton deve abbandonare il set e rientrare a Montecarlo per un'inderogabile questione di famiglia, è alla Pavesi che consegna la sua macchina fotografica, affinché possa posizionarla seguendo scrupolosamente le sue indicazioni. A scattare è materialmente il suo assistente, Xavier Alloncle, ma il lavoro, ormai quasi finito, viene ultimato con la paternità artistica di Newton.
Quello svelato a Milano è un calendario che, nel rispetto del progetto originario anche dal punto di vista dell’impaginazione grafica, propone 12 foto d’autore in bianco e nero corredate da 29 immagini di backstage che restituiscono agli appassionati quella storica produzione in bianco e nero realizzata tra il Chianti e Montecarlo nel 1985.
L'edizione proposta, fino ad oggi mai distribuita nella sua integrità, si basa sul rispetto più assoluto dell'idea progettuale di Newton. Le fotografie seguono il suo concetto creativo. E il prodotto finale è stato editato rispecchiando fedelmente la visione artistica del maestro.
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Bridgestone svela il prototipo “Air Free” di seconda generazione
Bridgestone Corporation ha svelato al 43° Motor Show di Tokyo 2013 la seconda generazione dei pneumatici Air Free. Le caratteristiche rivoluzionarie del nuovo design hanno migliorato la capacità di sostegno dei carichi, il design e le performance di guida. I miglioramenti apportati al prototipo hanno avvicinato Bridgestone alla realizzazione e al futuro lancio sul mercato di questi pneumatici innovativi.
La struttura a raggi, unica e che si distende lungo tutto il lato interno del pneumatico, supportando il peso del veicolo, elimina la necessità di controllare periodicamente la pressione delle gomme, diminuendone la manutenzione e il rischio di foratura. La struttura dei raggi è realizzata in resina termoplastica e, come per la gomma realizzata per la porzione di battistrada, i materiali usati sono completamente riciclabili, per contribuire ad un uso più efficiente delle risorse.
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