Il trattore del futuro? Ecco il suo identikit
Nelle puntate digitali di TOTY si “disegna” il trattore del futuro, quello che si aggiudicherà il premio europeo. Non più una macchina, ma un incubatore di dati connesso con il mondo. Un compagno di lavoro dal comfort accogliente e sicuro e che molto presto potrà anche operare in modo autonomo. E i pneumatici? Sempre più interconnessi alla macchina.
Una giuria giudica naturalmente, valuta e analizza ed è questo è il lavoro che stanno svolgendo i 26 giornalisti esperti di meccanizzazione agricola che dovranno assegnare il premio Tractor of the Year (TotY) al miglior trattore europeo.
Allo studio ci sono tutti i dettagli e le novità fornite dalle principali case costruttrici europee e dall’analisi della giuria viene tracciato l’identikit del trattore perfetto: una macchina che per le sue caratteristiche la si potrebbe immaginare in un futuro lontano, ma che al contrario molti operatori hanno già reso reale.
Connettività e digitalizzazione dei dati
Connettività significa possibilità di trasferire ampie quantità di dati, in velocità, con uniformità; miglior controllo dei dati significherà infatti miglior risultato e naturalmente migliore efficienza. Oggi, grazie alla crescita delle tecnologie digitali, abbiamo accesso a dati che incrociano fattori ambientali, climatici e relativi ai terreni. Questo permette agli agricoltori di intervenire in modo mirato, effettuando lavorazioni più efficaci, rispettando tempistiche opportune. I sistemi di software installati sulle macchine in campo restituiscono dati con i quali è possibile tracciare e certificare i prodotti dal campo fino all’industria di trasformazione.
La connettività sarà un prezioso supporto anche nell’ambito della gestione tecnica delle macchine, prevedendone l’usura per esempio e programmando così la corretta manutenzione, da qui un processo di risparmio dei costi.
Sicurezza
Non manca l’attenzione alla sicurezza, oltre al comfort di chi guida, tramite dettagli che sono fondamentali per chi lavora in ambienti difficili e collegati alla mappatura digitale dell’ambiente, del clima, della tipologia di terreno. Dati verso i quali cui la macchina perfetta dovrà essere in grado di adattare una risposta in tempo reale, per tutelare il benessere di chi la guida.
Ecco che una semplice tempesta estiva non prevista, potrà essere anticipata dalla connessione satellitare direttamente in cabina, modificando il programma di lavoro. Allo stesso modo il cambio climatico, attraverso un’informazione digitale, ci indicherà altre informazioni utili, come la necessità di cambiare pressione negli pneumatici per esempio, per l’adattamento ideale alle modifiche del terreno. Infine tutte le informazioni necessarie dovranno essere a disposizione all’interno della cabina, così da avere tutto sotto controllo, con la massima facilità di utilizzo.
Sostenibilità
Con un ritmo dettato dal cambiamento ambientale, nei trattori di nuova generazione troviamo i veicoli elettrici, alimentati da fonti energetiche alternative, solare o idrogeno.
Gli agricoltori devono avere sott’occhio i costi globali nella gestione della loro economia, in termini di efficienza, consumi, impatto ambientale. Tutte fasi che, se controllate tramite la tecnologia, possono essere programmate, da qui una migliore visione in termini di sostenibilità generale.
Guida autonoma
Non solo connessi per trasferire dati, i trattori saranno collegati a consolle remote anche per poter lavorare autonomamente. Intelligenze artificiali infatti raccoglieranno i dati agronomici dai sensori posizionati direttamente sul campo per esempio, potranno anche essere addirittura senza cabina, non esistendo un guidatore. Di prossima realizzazione anche i motori che alternano ibrido ed elettrico e i trattori a guida semi-automatica, da poter controllare addirittura da smartphone. Il trattore a guida autonoma sarà per inciso disponibile sul campo prima di qualsiasi altro veicolo convenzionale su strada.
E i pneumatici?
In questo scenario l’industria degli pneumatici sta operando con grandi adattamenti attraverso la ricerca, essendo lo pneumatico una delle componenti fondamentali per le performance dei mezzi, in termini globali di sostenibilità ambientale ed economica.
Il dialogo tra pneumatici e macchine è dunque un punto cruciale; un esempio di integrazione alle nuove generazioni di veicoli da lavoro sono per esempio i sensori montati sullo pneumatico, che possono comunicare alla macchina il consumo del battistrada o la compattezza del suolo, per variare la pressione di gonfiaggio aggirando eventuali usure.
BKT, grazie all’acuta predisposizione al dialogo con i propri utilizzatori e con gli operatori stessi, oggi affronta il cambiamento con la forza dell’esperienza ma con apertura alla novità, attivi e propositivi verso le migliori soluzioni.
Essere sponsor di un evento come TOTY, dove le idee più brillanti del comparto della meccanizzazione agricola si incontrano, non può che essere l’esperienza più ricca del 2020.