Gommisti

Problema PFU: i gommisti si rivolgono a Striscia la notizia

Ieri, 14 ottobre 2020, è andato in onda su canale 5 un servizio di Striscia la notizia a cura di Riccardo Trombetta sulla situazione del mancato ritiro dei PFU dai gommisti. A sollecitare l’intervista è stato un gruppo di una quarantina di gommisti di Roma, che sono stati rappresentati da Giuliano Tucci. La redazione della trasmissione sottolinea però di avere ricevuto lamentele e filmati da gommisti di tutta Italia. A testimonianza della nazionalità del problema, Striscia ha infatti mandato in onda anche altri video provenienti da Foggia, Viterbo e Roma con piazzali ricolmi di PFU.

“Noi paghiamo anticipatamente la tassa dei PFU e abbiamo denunciato la situazione al Ministero dell’Ambiente e alle Case produttrici di gomme, senza però ricevere alcuna risposta”, dice Giuliano Tucci. “E’ un problema serio, che riguarda i rivenditori di tutta Italia e che ci rende anche passibili di denuncia e multe. Per non parlare poi dei rivenditori più piccoli, che non hanno lo spazio esterno, ed essendo costretti a tenere i PFU in officina, non riescono nemmeno più a lavorare. Non sappiamo più come fare”.

Che fare? Trombetta ha rivolto la domanda a Laura D’Aprile, che da meno di un mese è capo della direzione generale per l’Economia circolare del Ministero dell’Ambiente.

Questa la risposta della dirigente ministeriale: “Se sono flussi legali di pneumatici faremo in modo di garantire il ritiro dei surplus, anche perché la normativa europea sulla responsabilità estesa dei produttori chiama in causa le Case per la rimozione”.

Al di là della superficialità e imprecisione di alcuni passaggi tecnici, l’obiettivo dei gommisti è raggiunto: smuovere l’opinione pubblica e di conseguenza gli enti preposti, in modo che ci sia a breve una soluzione.

D’altro canto, il Ministero ha rimandato al mittente il problema, chiedendo l’intervento dei produttori e degli enti di gestione PFU che il rappresentano, sottolineando però che i PFU verranno raccolti “se si tratta di flussi legali di pneumatici”. Il vero problema pare infatti che sia proprio l’entrata in Italia di quantitativi importanti di gomme in forma illegale, fenomeno che riguarda o almeno ha riguardato sicuramente l’e-commerce, ma no solo.

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