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Il CEO di Hankook condannato a 4 anni per corruzione

I pubblici ministeri hanno chiesto una pena detentiva di quattro anni per Cho Hyun-beom, CEO di Korea Technology Group, che, nel primo processo, era già stato condannato a tre anni con la condizionale per aver ricevuto centinaia di milioni di won in tangenti da subappaltatori.

L’accusa ha chiesto alla corte di condannare il manager a quattro anni di prigione e 600 milioni di won di multa nel processo di appello tenutosi il 17 luglio, per aver sottratto fondi e commesso crimini per un lungo periodo di tempo, usando il suo status di proprietario di una grande azienda. Secondo l’accusa, infatti, la detenzione per tre anni con la condizionale era una pena ingiusta perché troppo leggera.

Cho è stato processato con l’accusa di aver ricevuto un totale di 615 milioni di won (pari a circa 512.000 dollari) da rappresentanti di aziende partner in 123 occasioni, pari a 5 milioni di won al mese, in cambio del mantenimento dei contratti di fornitura dal 2008 al 2018. Su di lui vi è inoltre l’accusa di aver sottratto un totale di 260 milioni di won dal 2008 al 2017 in 102 occasioni, pari a un importo da 2 a 3 milioni di won al mese.

A corredo di queste, ci sono inoltre accuse per violazione della legge sull’occultamento dei proventi, sull’utilizzo di conti correnti di prestanome, tra cui il cognato e vari conoscenti, fino addirittura al padre del barman.

Cho, che è il secondo figlio dell’ex presidente di Hankook Tire, Cho Yang-rae, era stato arrestato a novembre 2019 ed è stato rilasciato su cauzione nel marzo di quest’anno nel corso del primo processo. A giugno si era invece dimesso dal’incarico di CEO di Hankook Tire & Technology, posizione che deteneva dal 2018, dopo essere entrato in azienda nel 1998. A inizio luglio ha inoltre venduto la sua quota azionaria, pari a quasi il 24%, al figlio. Rimane tuttavia CEO e Chief Operating Officer (COO) del Korea Technology Group.

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