Mercato

India: a rischio la competitività per i dazi sull’importazione di gomma

La produzione di gomma naturale in India copre solo il 60% del fabbisogno delle aziende produttrici di pneumatici, rendendo indispensabile l’importazione di altra materia prima per consentire di lavorare agli impianti produttivi. I dazi e altre restrizioni, a cui tali importazioni sono sottoposte, mettono a rischio la competitività dei produttori di pneumatici. A dirlo è l’Automotive Tire Manufacturers Association (ATMA) con sede a New Dehli, a cui aderiscono, in ordine alfabetico, le sedi locali di Apollo, Birla, Ceat, Bridgestone, Continental, Goodyear, JK Tyre, Michelin, MRF, TVS e Yokohama.

Le disposizioni restrittive, che in origine erano state emesse per salvaguardare il mercato interno della gomma naturale, stanno influenzando negativamente l’industria nazionale dei pneumatici, che sta già attraversando una crisi senza precedenti.

Il direttore generale di ATMA, Rajiv Budhraja, sottolinea infatti che “le importazioni di gomma naturale sono soggette a un dazio d’importazione pari al 25%, che è uno dei più alti al mondo. D’altra parte, invece, i pneumatici possono essere importati con un dazio del 10-15%”.

La proposta di ATMA agli organi governativi è di consentire l’importazione di gomma naturale, nella misura del disavanzo nazionale, in franchigia, in modo da non causare alcun problema ai coltivatori indiani, perché l’intero stock nazionale verrebbe acquistato dall’industria interna. Questa soluzione consentirebbe condizioni di parità al settore dei pneumatici e l’intera catena del valore ne trarrebbe vantaggio.

© riproduzione riservata
made by nodopiano