La crisi dell’auto colpisce anche la Germania
Mese difficile il novembre in Europa (EU27+Efta): solo 5 Paesi con il segno positivo, e dei Big 5 solo l’Inghilterra registra un +11,3%, la Germania difende un -3,5%, ma gli altri tre (Francia, Spagna, Italia) registrano un calo a 2 cifre, che influenza significativamente il drop europeo. “Dopo 14 mesi consecutivi col segno meno, per la seconda volta in calo a due cifre e con il volume più basso dal 1993, in Europa – ed in particolare nell’area dell’Euro – non ci sono segnali che possano far sperare in una ripresa a breve, fintanto che la crisi dell’auto resti importante in 3 dei maggiori mercati”, ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. “In particolare in quello italiano, dove ormai si attende l’approvazione finale della Legge di Stabilità e le aspettative sono legate alla prossima competizione elettorale e alla persistente esigenza/opportunità di rinnovo del parco circolante – tra i più anziani d’Europa – per una ripresa spontanea della domanda, una volta ridotta la pressione fiscale sulle famiglie, con conseguente rilancio dei consumi di beni durevoli”. “A fine anno – conclude Valente – il mercato dei 27 Paesi europei e i 3 dell’Efta dovrebbe archiviare un volume di immatricolazioni di poco superiore a 12.600.000, in flessione di circa il 7%”.
Germania – il mercato auto entra in una fase di stagnazione
Il mercato automobilistico tedesco sembra stia entrando in una fase di stagnazione. Il buon clima di fiducia dei consumatori, la migliorata situazione del mercato del lavoro, il basso tasso di inflazione non sono in grado in questi ultimissimi mesi di motivare gli acquirenti all’acquisto di una nuova auto. Anche il lancio di importanti nuovi modelli non ha dato gli effetti sperati e sull’economia del Paese pesa l’incognita della crisi del debito dell’Area euro. Il mese di novembre ha chiuso, infatti, con un calo del 3,5% a 259.846 unità, mentre gli 11 mesi si attestano a 2.878.173
immatricolazioni (-1,7%). Performance in crescita, invece, per le alimentazioni diesel (che si attestano al 48% di quota) ed i fuoristrada, che hanno superato in volume le immatricolazioni di vetture dei segmenti medi. In calo anche l’emissione media ponderata di CO2 che scende a 147,1 g/km. La VDIK, l’Associazione tedesca dei costruttori esteri, stima per l’anno in corso un mercato vicino a 3.100.000 unità (oltre il 2% di calo), un volume che potrebbe essere confermato anche nel 2013.
Gran Bretagna – la buona performance delle vendite porta il mercato al 2° posto in Europa
Per il nono mese consecutivo il mercato britannico segna una crescita, tale da consentirgli di confermare il suo secondo posto nella classifica delle vendite in Europa. In novembre, infatti, le 149.149 immatricolazioni hanno evidenziato un incremento dell’11,3%, che ha portato il cumulato gennaio-novembre ad archiviare 1.921.052 unità e una crescita del 5,4%, in totale controtendenza rispetto all’andamento degli altri principali Paesi europei. Gli acquisti delle famiglie sono cresciuti nel mese del 20,4%, attirati dalle offerte commerciali e dai nuovi modelli e stimolati da bassa inflazione e buon andamento del mercato del lavoro, inoltre, risultato in crescita anche gli altri canali di vendita. L’ultima previsione della SMMT (l’Associazione nazionale) di 2.013.000 immatricolazioni (+3,7%) per l’intero 2012 sembra possa essere anche migliorata. Per l’anno a venire è previsto un andamento stabile rispetto ai volumi 2012.
Francia – Mercato stimato in calo dell’11% e ulteriore riduzione nel 2013
Peggiora la situazione del mercato francese, che in novembre ha evidenziato la tredicesima flessione consecutiva, con una riduzione vicina al 20% (19,2% e 144.602 auto immatricolate), mentre nel cumulato gennaio-novembre le 1.738.446 unità segnano una flessione del 13,8%. Non ci sono segnali che indichino che la stagnazione economica che sta interessando l’economia francese possa avere un cambio di rotta a breve termine, considerando le difficoltà del mercato del lavoro e le politiche fiscali restrittive per famiglie e imprese e manovre di contenimento della spesa pubblica. Tutti i canali di vendita, infatti, registrano una flessione a doppia cifra, con una rappresentatività negli 11 mesi al 57% per le famiglie e al 43% per le società. Al momento le misure di incentivazione introdotte dal Governo stanno contribuendo ad incrementare le vendite delle vetture elettriche e ibride, sempre però con un peso sul totale molto esiguo (2,6%). La previsione della Global Insight per l’anno 2012 si attesta a 1960.000 unità (-11%), con aspettative di ulteriore riduzione per il 2013 a 1.840.000 immatricolazioni.
Spagna – In un mese e mezzo già prenotato la metà del Fondo previsto dal piano di incentivi
Il piano di incentivi alla rottamazione, introdotto a metà ottobre, sembra stia dando i suoi frutti. L’ANFAC, l’Associazione dei costruttori, conferma – infatti – che in un mese e mezzo sono state effettuate circa 40.000 prenotazioni, la metà di quante previste dal piano complessivo e, pertanto, si ritiene che il fondo possa esaurirsi già a gennaio e non a fine marzo come ipotizzato. In novembre, infatti, la flessione, seppur considerevole (-20,3% e 48.155 autovetture vendute), è stata più contenuta di circa 15 punti percentuali rispetto a quanto previsto. Il calo complessivo degli 11 mesi 2012, con 648.392 unità, si attesta al 12,6% e la previsione delle Associazioni di categoria indica circa 700.000 immatricolazioni complessive per la chiusura 2012, che tiene conto di un mese di dicembre stimolato da incentivi e offerte commerciali di fine anno. L’andamento del Pil previsto ancora peggiore per il 2013, unito alla stima di crescita della disoccupazione e alle possibili nuove misure di austerità di cui si sente parlare, portano l’ANIACAM, Associazione delle Case estere, a prevedere un calo ulteriore per il mercato del prossimo anno, che si dovrebbe attestare intorno alle 660/680.000 immatricolazioni, con una quota delle famiglie di poco superiore al 50%.
pubblicato il 14 / 12 / 2012