Calendario Pirelli 2020: “Looking for Juliet” by Paolo Roversi
L’anno Duemilaventi si presenta graficamente in una forma che sembra la ripetizione di un numero per certi versi magico, il numero venti scritto due volte. E il doppio, il rapporto duplice, fra la storia del passato e il mondo nuovo, è il tempo di Paolo Roversi, il fotografo che per Pirelli realizzerà il Calendario 2020.
Le immagini di Roversi evocano emozioni, sensazioni, sono sensuali, oniriche, prodotte con una luce che ricorda i mosaici di Ravenna, città dove lui è nato. Le sue fotografie cercano la grazia e la fragilità delle figure femminili. “Per me la fotografia – spiega Paolo Roversi – non è una semplice riproduzione della realtà, ma una rivelazione, perché quando fotografo ho l’impressione di sfiorare un’altra vita e un altro mondo”.
E il lavoro di Roversi sulla figura femminile torna anche nel Calendario Pirelli 2020, il cui tema sarà “Looking for Juliet”, un cast ideale per trovare chi oggi impersonerebbe al meglio il personaggio shakespeariano. Una ricerca, tuttavia, che sembra non risolversi mai: “Io – sostiene Roversi – sto ancora cercando Giulietta e penso che la cercherò per tutto il resto della mia vita, perché in fondo Giulietta non è altro che un sogno”.
Paolo Roversi, formatosi a Parigi negli anni 70, è considerato uno dei fotografi contemporanei di maggior talento soprattutto per il suo stile, personale e fortemente riconoscibile.
Otto donne, attrici e modelle che incarnano ciascuna un’idea di amore e, che, per i ruoli recitati e la loro vita vissuta, potrebbero indossare i panni di una moderna Giulietta. Special guest sarà l’artista franco italiana Stella Roversi, appassionata di cinema e fotografia e già modella per diverse campagne del padre Paolo.
Se venisse scelta per popolarità social la nuova Giulietta sarebbe Emma Watson. L’attrice e attivista inglese, con i suoi quasi 100 milioni di follower sui social, sarebbe certamente la Giulietta più seguita, un pubblico che si è costruita soprattutto grazie all’interpretazione di due personaggi, Hermione Granger in Harry Potter e Belle nel remake di “La Bella e la Bestia”. Ma Emma Watson non è solo una attrice affermata con vent’anni di carriera alle spalle, ma è anche una riconosciuta attivista dei diritti delle donne. Lei è ambasciatrice delle Nazioni Unite, si batte per la parità tra uomo e donna ed è stata una delle protagoniste della campagna #heforshe con cui ha incoraggiato gli uomini a lottare per l’uguaglianza di genere.
Nel 2018 Emma Watson ha contribuito a portare sotto le luci dei riflettori il movimento Time’s Up, nato per difendere le vittime di molestie sessuali, facendolo sbarcare in Inghilterra dove ha dato impulso alla costituzione del Justice and Equality fund, un fondo che, attraverso le donazioni, si pone come obiettivo proprio la lotta alle molestie sessuali. L’attrice si batte anche per un’industria della moda sostenibile e fa parte di un circolo letterario femminista online chiamato Our Shared Shelf.
Che nel XXI secolo poi l’impegno sociale possa essere una delle caratteristiche di Giulietta, lo conferma anche la presenza nel cast di Yara Shahidi. L’attrice e modella americana è diventata famosa per il ruolo avuto come Zoey Johnson nella serie tv Usa andata in onda sull’Abc, “Black-his”, in cui si affrontano e si accusano con ironia i pregiudizi contro la comunità afroamericana, e per il suo seguito “Grow-his”.
La giovane attrice Usa ha anche fondato lo Yara’s Club in partnership con The Young women leadership schools in New York ed è stata portavoce di DoSomething.org e delle campagne sostenute dal gruppo 3M e dalla Casa Bianca ai tempi di Obama (le Stem acronimo per Science technology engineering and mathematics) per la raccolta di fondi a favore di scuole con carenza di aule scientifiche e di attrezzature informatiche.
Yara sostiene i diritti delle donne e ha partecipato alle iniziative globali di United Nation’s Girl Up. Il suo lavoro è stato ripreso dal New York Times ed è entrata nella lista delle 30 giovani donne più influenti del Time e tra le 30 under 30 di Forbes.
Un altro urlo per i diritti, soprattutto dell’amore, arriva da Giulietta interpretata da Indya Moore, la prima modella transessuale a sfilare per le grandi case di moda. “I’m not a woman. My pronouns are they/them”, sostiene lei con quell’orgoglio che a soli quattordici anni l’ha spinta ad abbandonare la propria famiglia. Ora, dieci anni dopo, il “Time” l’ha incoronata tra i 100 personaggi più influenti al mondo per come insegna a tutti la bellezza della diversità.
Indya Moore ha trovato il successo con la serie televisiva “Pose” prodotta da Netflix, in cui interpreta una ballerina delle ballroom newyorkesi degli Anni ’80, locali dove la comunità Lgtb si incontrava e confrontava in gare di balli e pose, rievocati nella hit di Madonna “Vogue”.
Un amore che pesca nelle tradizioni e si proietta nel futuro è quello di Rosalia, la più latina delle candidate al ruolo di Giulietta. Lei giovanissima, classe 1993, è una cantante catalana tanto innovativa da essere stata capace di ripensare in chiave moderna un ballo e una musica del ‘700, come il flamenco, mischiandolo con R&B, hip hop ed elettronica. In “Il mal querer” canta, ispirandosi a una storia anonima del XIV secolo intitolata “Flamenca”, la storia di un amore triste, di una donna che viene imprigionata dall’uomo che ama.
Per arrivare ai vertici delle classifiche e ad aver 3,9 milioni di follower, Rosalia ha studiato per dieci anni flamenco. Una corsa non senza ostacoli perché a diciassette anni ha dovuto ricominciare da capo dopo un’operazione alle corde vocali che l’ha costretta a un anno di convalescenza. “Malamente”, una delle sue canzoni di maggior successo, ha ottenuto oltre 90 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Un’altra Giulietta capace di lottare e superare le difficoltà è l’attrice inglese Claire Foy. Appena maggiorenne, ha affrontato e sconfitto un tumore all’occhio destro, un’esperienza che col viso sformato dal gonfiore le ha insegnato come nella vita non conti solo la bellezza. Ha studiato alla Oxford school of drama e ha legato il suo nome all’intepretazione della giovane regina Elisabetta II nella serie Netflix, “The Crown”.
Il suo lato più oscuro è uscito invece nell’interpretazione cinematografica di Lisbeth Salander, il personaggio che lotta contro gli uomini che odiano le donne inventato dallo scrittore svedese Stieg Larsson in “Millennium”. Sul set di “First Man”, Claire Foy ha interpetato le ansie e le paure di Janet Armstrong, la moglie di Neil, il primo uomo a mettere il piede sulla Luna.
Chris Lee, il cui vero nome è Li Yuchun, è una cantautrice pop cinese, attrice, regista e portavoce della Loving Care Foundation di Yumi. Nel 2005 ha debuttato vincendo il talent cinese “Super Girl” e nello stesso anno è apparsa sulla copertina della rivista americana Time. Tra le musiciste pop cinesi più rappresentative, dal suo debutto a oggi ha vinto molti e importanti premi musicali nazionali e internazionali. Ogni suo album ha sempre avuto un grande successo di vendite, cosiccome i suoi spettacoli live diventati iconici in Cina.
Chris Lee ha promosso l’istituzione del primo fondo di beneficenza cinese, rinominato dai fan Loving Care Foundation di Yumi, che da oltre dieci anni aiuta migliaia di persone. Come unico volto orientale del Calendario Pirelli 2020 interpreta una delle Giuliette più singolari del cast. E’ apparsa più volte nella lista mondiale della moda BoF 500. In Oriente tutto ciò che indossa viene venduto dalla case di moda nel giro di pochi giorni ed è per questo che viene corteggiata dai principali marchi del lusso. Il Royal Institute of International Affairs di Londra la considera una delle persone in Cina.
Simbolo dell’amore libero è la modella e attrice americana Kristen Stewart. Per lei impersonare Giulietta potrebbe essere meno difficile che per le altre, perché in un capitolo della saga che l’ha fatta conoscere al mondo rievoca in parte la vicenda dei due giovani discendenti dei Montecchi e dei Capuleti. In “New Moon”, il sequel di “Twilight”, tratto dall’omonima serie scritta da Stephanie Meyer, si racconta dell’amore impossibile di Bella Swan, umana, per il vampiro Edward.
Si amano, si inseguono e si separano. Lui, per un errore, la crede morta e si allontana per andare a morire in Italia, a Volterra. Ma a differenza della tragedia shakespeariana Bella riesce a salvare il suo amato. Tra i suoi ultimi lavori in uscita, Kristen Stewart sarà Sabina nella nuova versione delle Charlie’s Angel, un remake in stile #metoo.
Per i personaggi che ha interpretato, l’attrice Mia Goth potrebbe essere la Giulietta più conturbante. E’ lei che ha impersonato Joe in Nymphomaniac di Lars Von Trier, portando in scena tutte le manie erotiche della protagonista femminile. Ed è ancora lei a vestire i panni di Sarah in Suspiria, il film tributo che Luca Guadagnino ha dedicato all’originale pellicola di Dario Argento.
pubblicato il 27 / 08 / 2019