Camso presenta la nuova serie di cingoli High Roading Track
Camso ha lanciato la nuova serie di cingoli RD 4500 Track, in occasione del Farm Progress Show, che si è svolto a fine agosto nell’Iowa, Stati Uniti.
La nuova offerta di cingoli Camso rappresenta una soluzione di guida ad alta velocità, che massimizza i tempi di operatività sul campo e sulla strada, visto che i trattori percorrono distanze sempre maggiori, trainando rimorchi sempre più grandi. “In qualità di leader del mercato, ci impegniamo a guidare l’evoluzione dell’agricoltura e a supportare le esigenze dei nostri clienti”, spiega Martin Lunkenbein, direttore esecutivo vendite e post-vendita di Camso.
I cingoli Camso RD 4500 consentono al trattore di raggiungere velocità di marcia fino a 25 miglia orarie su binari stretti, mantenendo prestazioni e durata. “Grazie alle migliori mescole di gomma e al nostro processo produttivo unico, siamo in grado di offrire al mercato il prodotto giusto per le applicazioni su strada e su campo”, spiega Lunkenbein.
Camso è anche molto apprezzato come fornitore di cingoli in primo equipaggiamento e collabora strettamente con le Case per sviluppare i suoi nuovi prodotti. Nel caso della nuova serie di cingoli Camso RD 4500, il lancio avviene insieme alle nuove revisioni 2019 del trattori Case IH Rowtrac 2019. Questi trattori, dotati di cingoli Camso 4500 High Roading, permettono ai clienti di viaggiare viaggiare fino al 50% più velocemente durante la trazione di rimorchi e attrezzature, rispetto alla precedente generazione di cingoli. “I tempi di viaggio ridotti su strada significano un aumento della produttività del 16%”, afferma Lunkenbein.
Per far progredire l’agricoltura, Camso sta sviluppando e producendo la più ampia gamma di cingoli per tutte le applicazioni agricole: “Offriamo cingoli per aumentare la mobilità, la flottazione e ridurre la compattazione del suolo. Dalla preparazione del campo alla semina, alla raccolta e al trasporto, i cingoli Camso aiutano i produttori a massimizzare il loro lavoro riducendo i costi operativi”, conclude Lunkenbein.
pubblicato il 11 / 09 / 2018