Eima chiude con il record di 285 mila visitatori (+21%)
Si chiude con la cifra record di 285 mila visitatori la grande kermesse della meccanica agricola, che ha richiamato alla fiera di Bologna operatori da 140 Paesi. Numerosissimi gli incontri d’affari, ma in crescita anche l’interesse mediatico e social per un evento che rappresenta, in assoluto, una delle più grandi “feste” dell’agricoltura e della terra. Molto ben rappresentati anche i pneumatici, i cui produttori erano tutti presenti, con stand di grande impatto e con novità di prodotto e di servizio.
Un successo al di là di ogni previsione quello di EIMA International, la rassegna della meccanica agricola che si è conclusa domenica sera alla fiera di Bologna con il record storico di visitatori. Nei cinque giorni dell’esposizione il numero delle presenze ha raggiunto la quota complessiva di 285 mila, con un incremento del 21% rispetto alla precedente edizione (2014), e con un numero di operatori esteri pari ad oltre 44 mila, con un incremento del 18%.
La grande kermesse – organizzata dalla Federazione italiana dei costruttori FederUnacoma (Confindustria) – ha prodotto un numero esorbitante di contatti d’affari, offrendo alla massa dei visitatori una gamma vastissima di tecnologie realizzate dalle 1.900 industrie espositrici presenti nei padiglioni della fiera. Ma ha rappresentato anche una “festa” per il mondo dell’agricoltura e quello dei motori, con riflessi importanti anche sul piano mediatico e dei “social”.
Centinaia di giornalisti, provenienti da ogni parte del mondo, hanno raccontato questo evento dal vivo, mentre un vasto pubblico di operatori ha potuto seguire lo svolgersi della manifestazione grazie alla EIMA Web TV, che ha realizzato oltre 40 servizi e 8 dirette streaming. Oltre 75 mila persone sono state raggiunte attraverso FaceBook, e questo ha prodotto 500 mila interazioni (like, comment e condivisione dei post pubblicati).
L’equipe dell’EIMA Social Team di Image Line – Agronotizie/FederUnacoma ha prodotto oltre 1000 contenuti multimediali, che permetteranno all’evento di vivere sul Web anche nei mesi a venire.
Ma l’edizione 2016 di EIMA International è stata soprattutto quella delle delegazioni di operatori esteri (80 in totale delle quali 70 realizzate da FederUnacoma grazie al sostegno e alla collaborazione fattiva dell’ICE, l’Agenzia del Ministero dello Sviluppo Economico preposta all’internazionalizzazione delle imprese. La sola iniziativa ICE-FederUnacoma ha prodotto circa quindicimila visite agli stand delle aziende espositrici e tremila incontri “business to business” organizzati per gli operatori facenti parte delle delegazioni. Gli operatori delle delegazioni sono arrivati soprattutto dal Sudamerica, dall’Africa Mediterranea e Sub-Sahariana, dal Medio Oriente, dal Sud est asiatico, oltre che da Repubbliche dell’ex Unione Sovietica, Balcani e Oceania. Per la prima volta hanno visitato l’Eima delegati di Giordania, Kenya, Mozambico e Palestina, mentre quelle di Argentina, Brasile, Cile, Iran e Perù sono state le delegazioni più numerose.
Al di là delle delegazioni ufficiali, gli oltre 40 mila operatori esteri “autonomi” sono giunti da 140 Paesi. L’interesse dei visitatori italiani e stranieri ha coperto tutti i settori dell’expo: dai trattori alla componentistica, dall’irrigazione al giardinaggio, fino alle bioenergie, rappresentate nell’area “Energy” realizzata da Itabia, e strutturata per offrire anche un saggio pratico delle tecnologie per lo sfruttamento energetico dei residui e delle produzioni agricole. Tra le tante iniziative di successo, la nuova area di EIMA Desk, organizzata in collaborazione con l’Unacma, e il Concorso Comuni Fioriti d’Italia, realizzato nell’ambito delle iniziative per il “Green”.
“Questa edizione chiude in modo glorioso il ciclo di EIMA International allestita nelle attuali strutture del quartiere fieristico bolognese – ha detto il Presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni – e ci proietta verso un futuro nel quale l’Esposizione cambierà il proprio aspetto grazie ai progressivi interventi, previsti da BolognaFiere, di ristrutturazione del quartiere fieristico. Un quartiere in trasformazione, per accogliere al meglio una rassegna che si colloca ai vertici mondiali nel settore e che sa coinvolgere aziende e operatori come nessun’altra”.
Bologna, 14 novembre 2016
pubblicato il 15 / 11 / 2016