Dal centro R&D di BKT escono ogni anno 60-80 nuovi pneumatici OTR
Ogni anno l’azienda indiana specializzata in pneumatici off-road BKT investe dal tre al quattro per cento del proprio turnover in ricerca e sviluppo e grazie a ciò riesce a lanciare sui mercati internazionali 60-80 nuovi modelli di pneumatici all’anno, con un tempo medio di sviluppo che va dalle sei alle otto settimane.
Quest’attenzione alla ricerca è evidente visitando il quartier generale e gli impianti produttivi di BKT in India ed è alla base del suo recente ingresso anche nella fascia di mercato dei pneumatici OTR giganti con diametro di 51 pollici. Tutte le attività di ricerca e sviluppo vengono coordinate dalla sede centrale di Bombay, ma si concretizzano poi nello stabilimento di Chopanki e, nel prossimo futuro, in quello da poco inaugurato a Bhuj, dove sono già state prodotte le prime gomme da 51’’.
Quello di Bhuj diventerà il principale centro per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti di BKT, grazie alla struttura di oltre 2.300 metri quadrati che ospita una serie di laboratori che consentiranno di svolgere prove e analisi chimiche, fisiche, d’invecchiamento accelerato, di verifica delle materie prime, delle mescole e dei campioni prodotti. Oltre a sviluppare nuovi prototipi e accertarne la qualità, il centro R&D di Bhuj svolgerà verifiche e confronti con i prodotti della concorrenza, analizzerà e ottimizzerà le mescole e il design dei battistrada per migliorare continuamente le prestazioni dei prodotti e ottenerne le necessarie omologazioni. Per essere sempre all’avanguardia e selezionare i migliori talenti, BKT ha anche già stretto degli accordi di collaborazione con l’università locale e ha predisposto 90 camere per gli studenti che svolgeranno dei periodi di ricerca e di training in azienda.
I laboratori saranno inoltre supportati da una vera e propria pista di prova outdoor che sorge in un’area di 25 acri e che l’azienda sostiene essere in assoluto la prima pista di prova per pneumatici industriali e agricoli costruita in India. Prima di sviluppare quest’area di test di proprietà, infatti, BKT testava i prodotti in Italia e negli Stati Uniti.
La pista è stata studiata appositamente per lo scopo e comprende sei diversi percorsi, tra cui l’area per testare le performance delle gomme su bagnato e su asciutto, una pista in asfalto larga sette metri e una in cemento con un’inclinazione di quattro gradi. Nell’area prove è possibile controllare tutti i principali requisiti che deve possedere un pneumatico destinato ad attività fuori strada, come capacità di trazione, frenata, handling, comfort, rumorosità, consumo di carburante, slittamento, circonferenza e resistenza di rotolamento e compattazione del suolo.
Il circuito di prova è già operativo e, in occasione dell’inaugurazione dello stabilimento, all’inizio di dicembre, era già possibile vedere in azione un Case Magnum 340 e un Deutz-Fahr 6900 Agrotron. L’intero centro R&D, con tutti i laboratori, è invece in via di completamento e dovrebbe entrare a regime entro i primi mesi dell’anno.
pubblicato il 12 / 01 / 2016