Michelin: filosofia differente per la Formula 1
Gomme che scoppiano e pressioni misteriose al via: Michelin, che sta contendendo a Pirelli la fornitura di pneumatici per la Formula 1 dalla stagione 2017 in avanti, non poteva non dire nulla.
“Non vogliamo dire che la Pirelli stia sbagliando tutto, ma noi avremmo un’altra filosofia”, ha affermato il responsabile Michelin Motorsport, Pascal Couasnon a UOL’s Grande Premio. “Cambieremmo soprattutto due cose: innanzitutto, un fornitore di pneumatici dovrebbe essere in Formula 1 per avere un’immagine positiva, che non può arrivare da un prodotto che si consuma dopo appena una manciata di giri. Inoltre, come più volte ribadito, i pneumatici da 13 pollici con spalla molto ampia in uso al momento non sono per nulla rappresentativi delle coperture delle vetture normali o sportive”. In particolare, l’azienda francese pensa di sviluppare un pneumatico a mescola dura in grado di coprire il 75% di gara e uno a mescola morbida che può percorrere metà corsa, con un pitstop come scelta “obbligata”.
Al direttore Michelin è stato fatto notare il disastro di Indianapolis 2005, quando tutte le vetture Michelin non parteciparono alla corsa in via precauzionale, ma Couasnon sostiene che è passato molto tempo e l’azienda ha imparato molto in questo periodo. Ad appoggiare Michelin c’è la FIA e Jean Todt, mentre chi sembra, più o meno apertamente, favorire Pirelli in questa lotta a due è proprio chi dovrà prendere la decisione finale: Bernie Ecclestone e la sua FOM (Formula One Management). Il patron della Formula 1 ha più volte appoggiato e ringraziato Pirelli e in un recente comunicato ha ribadito: “La F1 incoraggia Pirelli a fornire pneumatici con elevato degrado, perché questi contribuiscono a movimentare le gare di F1. Siamo del tutto soddisfatti del fatto che Pirelli non ha alcuna colpa degli eventuali incidenti legati ai pneumatici durante il GP del Belgio, Grazie, Pirelli, per aiutarci a far divertire i fan della Formula 1!”
pubblicato il 11 / 09 / 2015