Da PFU a risorsa per la sicurezza degli utenti della strada
Durante Autopromotec 2011 ha riscosso grande interesse il convegno promosso da Ecopneus dal titolo “Pneumatici Fuori Uso, da oggi una risorsa per gli utenti della strada”. La tavola rotonda ha rappresentato per i visitatori della fiera un’occasione di confronto sull’ormai prossimo cambiamento normativo che coinvolgerà tutti gli operatori del settore, che si sono infatti presentati numerosi all’incontro ad ulteriore dimostrazione del fermento che pervade il comparto.
Tema portante del convengo è stato il ruolo che i Pneumatici Fuori Uso possono ricoprire per la sicurezza degli utenti della strada, grazie alle applicazioni altamente performanti in questo campo: dagli asfalti modificati, che consentono migliore visibilità, aderenza e spazi di frenata ristretti, agli elementi dell’arredo stradali che, realizzati o rivestiti con materiali derivati dal recupero dei PFU, si rivelano fondamentali per la sicurezza soprattutto di automobilisti e motociclisti.
Al meeting sono intervenute alcune delle voci più importanti a livello nazionale sull’argomento. Ha aperto l’incontro Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, che partendo dalle caratteristiche e dai vantaggi che porterà il sistema di gestione Ecopneus ha illustrato come, dal corretto invio a recupero dei Pneumatici Fuori Uso, sia possibile ottenere materie prime seconde, dalle applicazioni particolarmente vantaggiose per gli utenti della strada.
Salvatore Di Carlo, Responsabile Fiat Group Automobiles – End of life Vehicle, ha parlato dell’importanza del recupero dei PFU anche per chi si occupa di gestire il fine vita dell’intero veicolo, soffermandosi sullo stretto rapporto per i costruttori di veicoli tra qualità del fondo stradale e dell’arredo urbano, esperienza di guida e manutenzione del veicolo. Ha infatti sottolineato come “dalle prove sperimentali dei centri ricerche Fiat, ad esempio, è emerso che guidare un veicolo su di un asfalto realizzato con l’aggiunta del polverino di gomma, comporta un abbassamento del rumore interno al veicolo di circa 4db e di circa 2db all’esterno al veicolo”.
Molto interessante per il pubblico anche l’approfondimento di Ines Antunes sulle prestazioni degli asfalti modificati con l’aggiunta del polverino di gomma. I vantaggi di questo tipo di asfalti sono ormai internazionalmente riconosciuti, con oltre 50 anni di esperienza sul campo, ma il Direttore Tecnico di Asphalt Rubber Italia ha voluto sottolineare come un asfalto dalle prestazioni migliorate possa significativamente influire sulla sicurezza e costituire esso stesso un elemento portante per rendere le strade più sicure. Ad esempio, ha riportato Antunes, “ nelle strade sotto studio della Rubber Pavements Association (l’associazione internazionale dei produttori di asfalti modificati), un aumento della visibilità e dell’aderenza in caso di pioggia dato dagli asfalti modificati con polverino di gomma ha portato ad un abbassamento del 50% degli incidenti mortali”.
Ha concluso gli interventi Lorella Montrasio, Direttore Centro di Ricerca per la Sicurezza Stradale dell’Università degli Studi di Parma, che ha affrontato più da vicino il legame tra il recupero della gomma e la sicurezza stradale. Ha infatti riportato come solo nell’ultimo anno, si siano verificati in Italia oltre 215.000 incidenti stradali con più di 4200 persone che hanno perso la vita. Le infrastrutture sono uno degli elementi che influenzano la guida, ed uno sui quali poter agire per cercare di prevenire le eventuali conseguenze degli incidenti stradali. Data la capacità di assorbimento agli urti dei materiali polimerici (gomma) e la loro inferiore rigidezza rispetto ai materiali comunemente utilizzati per le protezioni stradali, i granuli derivati dal recupero dei PFU è particolarmente adatta a ridurre le conseguenze di urti e impatti di ogni tipo.
Le conclusioni emerse dal Convegno evidenziano come la possibilità di ottenere materiali orientati alla nostra sicurezza e al nostro comfort, sia quando siamo alla guida che quando siamo vicino ad una strada, costituiscono al tempo stesso una conferma della valenza e dell’importanza del recupero ed uno stimolo a incentivare sempre più un corretto incanalamento dei flussi di recupero di questo materiale.
pubblicato il 9 / 06 / 2011