Continental ripete l’esperienza “Taxi” alla 25 Ore di Spa
Come fanno a starci 22 passeggeri su un’auto da corsa? Parafrasando la famosa barzelletta dei 4 elefanti in una Fiat 500 verrebbe da dire: 11 davanti e 11 dietro. E’ un’iniziativa nata da una idea di Alberto Bergamaschi, responsabile delle relazioni pubbliche e dei rapporti col gruppo Fiat in Continental Italia, che si rinnova con accresciuto successo di anno in anno. In occasione della 25 Ore Fun Cup che si è disputata a metà Luglio sul circuito belga di Spa-Francorchamps –una serie di gare riservate a vetture prototipo dotate di carrozzeria simile al vecchio “Maggiolino”, appoggiata per parecchi anni dal gruppo Continental con la monofornitura di pneumatici di marca Uniroyal- Continental Italia ha gratificato i tecnici della sperimentazione del primo equipaggiamento del suo primario cliente offrendo loro la possibilità di vivere dall’abitacolo l’esperienza di una vera gara endurance, che ha visto al via una novantina di auto da corsa. Ecco che dunque anche quest’anno 22 ospiti si sono alternati in turni di mezz’ora ciascuno giorno e notte a fianco dello stesso Bergamaschi, del collaudatore Alberto Richard e dei piloti Stefano Caprotti e Agostino Alberghino in gara a tutti gli effetti con tutti gli altri concorrenti sui 7 chilometri di uno dei più bei circuiti da Formula 1 al mondo. E non si creda che si sia trattato di una piacevole passeggiata: la Fun Taxi Continental –così si chiama la biposto allestita per i passeggeri- ha corso per tutte le 25 ore di gara nelle più classiche condizioni climatiche che si trovano nelle Ardenne, cioè pioggia, sole, umido, nebbia, classificandosi alla fine tra le vetture arrivate al traguardo: un motivo in più di orgoglio per i coraggiosi ospiti del sedile di fianco.
Ma l’iniziativa Fun Cup alla 25 Ore di Spa per Continental non si è limitata alla Fun Taxi. Per il 14° anno consecutivo Continental Italia ha schierato al via la Fun Cup Ezio’s Friends –intitolata e dedicata all’altro fautore di questa iniziativa, il collaudatore Ezio Richard- sulla quale si sono alternati al volante, oltre ai piloti Continental Alberto Bergamaschi e Alberto Richard, anche i test-drivers Giancarlo Coia, Mauro De Michelis, Nicola Montecchio, David Raseri e Andrea Vizzini. La storia della gara è semplice, e ripete un copione che si ripropone anno dopo anno, tipico delle gare endurance: una partenza arrembante, con Bergamaschi che cede la vettura dopo il primo stint nelle prime dieci posizioni assolute e Richard che difende la posizione allungando sugli avversari. Poi la lunga notte con mille insidie, che quest’anno colpiscono Ezio’s Friends in maniera pesante sotto la forma di un violento tamponamento che mette brutalmente fine alle velleità del team Continental, al momento primo degli equipaggi italiani in gara. Ma queste sono le corse, anche se affrontate con spirito goliardico, che celano sempre dietro o –in questo caso- prima di una curva un rischio imponderabile che miete spesso incolpevoli vittime.
Ma al di là del risultato della vettura “gara” resta comunque intatto l’effetto “simpatia” dell’iniziativa Taxi Fun Cup di Continental Italia. Ed è chiarito anche l’arcano dei 22 passeggeri tutti su una macchina da corsa.
pubblicato il 24 / 07 / 2014