Napoli, arrestati i fratelli Tufano per frode fiscale da 30 milioni di euro
I fratelli Vincenzo e Giovanni Tufano, titolari dell’omonima azienda di Casoria (NA), sono stati accusati di falsa fatturazione ed evasione fiscale. Il 19 novembre i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria, di Napoli hanno eseguito due ordinanze di misure cautelari per i reati di “dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, emissione di fatture ai fini dell’imposta sul valore aggiunto” per un giro di oltre trenta milioni di euro.
Per Vincenzo Tufano è scattato l’ordine di custodia cautelare in carcere, mentre il fratello Giovanni si trova agli arresti domiciliari. L’Autorità Giudiziaria ha inoltre disposto il sequestro per circa quattro milioni e mezzo di euro, in beni immobili, mobili registrati e disponibilità finanziarie. Le indagini si sono estese anche Liechtenstein e hanno interessato dieci persone e sei società.
Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un complesso sistema di frode dell’Iva e ai dazi doganali. Infatti i soggetti coinvolti, avvalendosi di società appositamente costituite e poi cessate e di cosiddetti “trust opachi” all’estero, hanno effettuato acquisti di pneumatici da Paesi europei ed extra-europei, tramite imprese “filtro”. I proventi sono stati impiegati per l’acquisto di immobili, la cui proprietà solo formalmente è riconducibile alle “imprese-trust” operanti in Paesi a fiscalità privilegiata.
L’analisi dei flussi finanziari ha consentito alla Guardia di Finanza di Napoli di svelare gli espedienti giuridici utilizzati per tutelare i profitti illeciti conseguiti negli anni, tramite società con sede in Liechtenstein. Nelle indagini risulta coinvolta anche una cittadina svizzera operante a Lugano, esperta proprio nella costituzione di trust opachi, che attraverso società di comodo consentiva di rivendere in Italia i pneumatici a prezzi estremamente competitivi, grazie anche all’evasione dell’Iva. Questa operazione, a giudizio delle autorità, “alterava pericolosamente una consistente fetta del mercato nazionale e comunitario di riferimento”, oltre a proporre modelli finanziarti e commerciali di elusione ed evasione fiscale internazionale.
Vista l’omonimia, la società Tufano Gomme Srl di Napoli, con sedi ad Arzano, Nola e Casandrino, segnala la propria estraneità ai fatti e che non esiste nemmeno alcun legame di parentela con fratelli Tufano agli arresti.
pubblicato il 20 / 11 / 2013