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Gruppo Grigolin rileva la storica Perlini Dumpers

Gruppo Grigolin, realtà leader a livello nazionale ed europeo nel comparto dell’edilizia e dei materiali per le costruzioni, ha acquisito Perlini Dumpers, storico marchio dell’ingegneria meccanica italiana e riferimento internazionale nei mezzi da cava. L’operazione porta all’interno del Gruppo i mezzi Perlini, dumper rigidi e articolati progettati per cave, miniere e grandi cantieri, capaci di movimentare elevati volumi di materiale in condizioni estreme.

Fondata negli anni Cinquanta a San Bonifacio (Verona), Perlini ha rappresentato per decenni un’eccellenza del Made in Italy industriale. Grazie alla robustezza, all’affidabilità e alle prestazioni superiori dei suoi mezzi, il marchio si è affermato in Europa e nel mondo come uno dei protagonisti più autorevoli del settore. Le celebri vittorie dei Perlini alla Dakar negli anni Ottanta hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione internazionale, trasformando i mezzi in icone di resistenza e capacità operativa. Nel corso della sua storia, l’azienda ha prodotto oltre 12.000 dumpers, venduti globalmente e impiegati nei contesti estrattivi e infrastrutturali più complessi.

Dopo i successi la crisi, l’asta fallimentare del 2018 e una successiva fase sotto il Gruppo Cangialeoni (Forlì), poi Perlini è nuovamente entrata in liquidazione. Con il suo intervento, il Gruppo Grigolin tutela un patrimonio tecnico unico, integrandolo in una filiera – quella delle attività estrattive, dei cantieri e della movimentazione inerti – in cui i dumper rappresentano asset strategici per l’operatività del Gruppo. L’acquisizione si inserisce inoltre nella visione industriale di Grigolin, orientata alla valorizzazione di marchi storici e know-how produttivi del territorio.

“Perlini è un nome che ha segnato la storia della meccanica italiana e internazionale” commenta il Gruppo Grigolin. “Con questa acquisizione entriamo in possesso di mezzi di eccellenza, funzionali e strategici per il nostro business industriale. Quanto al marchio, potremo valutare in futuro se esistano le condizioni per un suo possibile rilancio, anche attraverso l’individuazione di un partner industriale qualificato. Oggi la nostra priorità è preservare e mettere in funzione un patrimonio che rappresenta un valore tecnico innegabile per l’intera filiera dei mezzi da cava”.

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