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Cooperazione italo-india, il ruolo strategico di EIMA Agrimach

Si apre il 27 novembre la nona edizione di EIMA Agrimach, la rassegna internazionale delle macchine agricole per il mercato indiano. In evidenza, oltre alle trattrici e ai macchinari per la raccolta e la lavorazione del terreno, anche i sistemi di irrigazione e le tecnologie digitali. Al centro della kermesse la partnership strategica fra Italia e India.

Tutto pronto a Nuova Delhi per la nona edizione di EIMA Agrimach, l’esposizione internazionale delle tecnologie per l’agricoltura dell’India, che si tiene dal 27 al 29 novembre presso lo IARI (Indian Agricultural Research Institute) Pusa. Organizzata dalla Ficci, la Federazione delle Camere di Commercio e Industria dell’India, e dall’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura indiano e con l’Agenzia ICE, la kermesse della meccanica agricola fa il suo ritorno nella capitale indiana dopo la trasferta a Bangalore, che ha ospitato le edizioni del 2022 e del 2024. Le due tappe nella città dell’India meridionale – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – nascevano dall’esigenza di rispondere a una specifica domanda di meccanizzazione di quelle colture frutticole e orticole che trovano ampia diffusione proprio nelle regioni sudorientali e sudoccidentali del Subcontinente, rispetto alle quali l’area di Bangalore risulta essere in posizione baricentrica.

La rassegna di Nuova Delhi vede l’adesione di oltre 180 brand, indiani ed esteri – 18 dei quali italiani – che presentano su una superficie espositiva di 30 mila metri quadrati una gamma completa di modelli specificamente concepiti per soddisfare i fabbisogni tecnologici dell’economia agricola indiana. Dalle macchine per la lavorazione del terreno a quelle per la semina, dalle trattrici ai mezzi per i trattamenti fitosanitari, sino ai più innovativi sistemi digitali, le oltre 40 mila presenze attese di EIMA Agrimach possono trovare soluzioni in grado di adattarsi ad ogni condizione pedoclimatica del Paese e ad ogni modello produttivo che sia quello tipico della microimpresa, votata prevalentemente all’agricoltura di sussistenza, o della grande azienda agricola che adotta logiche e pratiche colturali di natura industriale.

In un contesto così eterogeneo, l’elemento comune alle diverse “anime agricole” dell’India – sottolinea FederUnacoma – è rappresentato dalla elevata domanda di macchinari, funzionale rispetto alla modernizzazione dei sistemi colturali. Oggi il Subcontinente è il primo mercato al mondo per trattrici vendute, mediamente più di 900 mila l’anno, e negli ultimi anni grazie all’impulso delle politiche governative vede crescere le compravendite anche nel segmento relativo alle attrezzature. L’evento fieristico di Nuova Delhi ha dunque un valore strategico per le industrie della meccanica agricola, giacché – sottolinea FederUnacoma – rappresenta un’occasione di business in un contesto straordinariamente dinamico. In questa cornice si inseriscono anche le attività di internazionalizzazione che, promosse dall’Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma, confermano il ruolo strategico dell’India non soltanto come partner diretto ma come ponte verso altri mercati. Le prime due giornate della kermesse sono infatti dedicate agli incontri business to business tra le aziende espositrici italiane e le delegazioni estere provenienti dal Sud-est asiatico – Thailandia, Malesia e Vietnam – e dello Sri Lanka.

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