Mercato

Yokohama ATG: tutto pronto per le sfide di oggi e di domani – Intervista a Mori

Da quattro anni, il volto italiano dei marchi Alliance e Galaxy è Massimo Mori, Country Manager Yokohama-ATG per l’Italia e, da inizio anno, anche per Israele, Grecia, Cipro e Macedonia del Nord. Oggi il manager ha ampliato non solo i Paesi sotto la sua responsabilità, ma anche il team. Lo abbiamo incontrato in occasione del Field Day a Izano, presso il Provana Group, dove ci ha parlato dell’andamento del mercato italiano, della nuova squadra e delle numerose iniziative in corso o in programma per il brand, che quest’anno celebra i suoi 70 anni.

Come sta andando il mercato italiano?

Il 2025 è un anno piuttosto complicato per il mercato italiano. I dati generali non sono incoraggianti e anche noi stiamo cercando di contenere l’impatto, mantenendo un andamento tutto sommato stabile.

È un periodo in cui non sarebbe corretto saturare i clienti di pneumatici: il contesto economico è delicato e la situazione generale resta critica. Un segnale evidente delle tensioni in atto è il fatto che, per la prima volta, dobbiamo prestare attenzione ai pagamenti, cosa mai successa prima.

La nostra politica commerciale punta sì a promuovere il prodotto, ma sempre nel rispetto del cliente. Ritengo che questo sia parte integrante del mio ruolo: fare da ponte tra un produttore lontano e un mercato che va compreso e tutelato. Da sempre, la mia filosofia è evitare pressioni eccessive: anche quando il cliente è disponibile a seguirci, un successo iniziale troppo spinto può trasformarsi in un boomerang, con conseguenze peggiori del vantaggio ottenuto.

La vostra strategia distributiva è cambiata?

La nostra politica commerciale in Italia resta coerente e si basa sulla collaborazione con dieci distributori (sei per Alliance e quattro per Galaxy). Stiamo lavorando bene e, grazie a un team finalmente strutturato e coeso, riusciamo anche a sviluppare progetti ed eventi, cosa che in passato era più difficile.

Com’è composta oggi la squadra ATG?

Il team è formato da tre professionisti commerciali: due italiani e un indiano, che gestisce alcuni clienti nei nuovi Paesi di mia competenza e funge da collegamento con la Casa madre in India. Abbiamo inserito Federica Di Domizio nell’area marketing e comunicazione, e Andrea Gregucci, che da un anno e mezzo ricopre il ruolo di field service. Andrea è un tecnico e il suo contributo è fondamentale, sia in ambito commerciale che nella gestione dei reclami a livello europeo. Il fatto che sia italiano rappresenta un ulteriore valore per il nostro mercato.

Quando ho iniziato questo percorso, quattro anni fa, ero da solo. Oggi siamo finalmente una squadra, cosa rara per i produttori del settore. Questo è un vantaggio concreto per i nostri clienti: possiamo offrire maggiore sicurezza e una visione più ampia per gestire eventi, fiere regionali, visite e iniziative. Tutto questo è possibile grazie a un team affiatato e competente.

Quali prospettive vedete per il futuro?

È vero che il mercato è in sofferenza, ma ci sono segnali positivi. La storia ci insegna che ai momenti di difficoltà seguono sempre fasi di ripresa, e noi siamo pronti a coglierle. Le prospettive sono buone, anche perché l’azienda è dinamica e reattiva.

Che impatto hanno avuto i dazi americani?

Come molte altre aziende, anche noi abbiamo risentito dei dazi, dato che una parte significativa del nostro fatturato proviene dagli Stati Uniti. Ora l’Europa e gli altri mercati sono sotto pressione, perché dobbiamo compensare le vendite che verranno a mancare. Purtroppo siamo in balia di decisioni politiche che possono cambiare da un giorno all’altro. La situazione è fluida e cerchiamo di adattarci di volta in volta.

Quali iniziative avete promosso di recente?

Siamo molto attivi: a inizio ottobre abbiamo organizzato un evento presso il centro prove Provana di Izano, coinvolgendo distributori, rivenditori, clienti finali e giornalisti. È stata l’occasione per dimostrare, con dati concreti, le prestazioni dei nostri pneumatici Agristar II e Agriflex 373VF.

Subito dopo, dal 9 al 12 ottobre, abbiamo partecipato ad Agrilevante a Bari, per la prima volta come espositori diretti. Abbiamo portato una selezione dei nostri pneumatici più innovativi. Agrilevante è un punto di riferimento per l’agricoltura mediterranea e una vetrina importante per le ultime tecnologie del settore.

A seguire, organizzeremo un open day in Puglia con Faretra, cliente di Intergomma, in una regione sempre molto attenta e coinvolta in questo tipo di iniziative.

Questa serie di eventi culminerà ad Agritechnica, a novembre ad Hannover, dove presenteremo un nuovo prodotto che parteciperà anche al concorso per l’innovazione dell’anno.

Abbiamo già confermato la nostra presenza alle fiere italiane del 2026: Fieragricola a Verona (4-7 febbraio) ed Eima a Bologna (10-14 novembre). L’agricoltura resta un settore dove le fiere sono vive, concrete e utili, e noi vogliamo esserci.

Possiamo sperare in un 2026 di ripresa?

Il 2025 non è stato un anno brillante, ma venivamo da un periodo eccezionale. È raro vedere 3-4 anni consecutivi di forte crescita.

Stiamo comunque costruendo solide basi e siamo pronti ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità che ci attendono.

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