ZF ristruttura la divisione E: 76.00 posti di lavoro in meno entro il 2030
A seguito di intense trattative nell’ambito dell’Alleanza per la Competitività e la Sicurezza del Lavoro, ZF ha concordato un pacchetto completo di misure con il comitato aziendale generale e il sindacato IG Metall. È stato deciso di ristrutturare la Divisione E come parte integrante di ZF. Questo sforzo congiunto prevede misure complete per rafforzarne la competitività, abbinate a un orientamento coerente della gamma prodotti e a un nuovo percorso trasparente verso possibili partnership parziali. La tecnologia della trasmissione per autovetture rimarrà quindi parte integrante di ZF. Durante le trattative, sono stati concordati anche contributi da parte dei dipendenti di tutte le divisioni ZF in Germania, che rafforzeranno la competitività dell’intera azienda.
Per la divisione più grande del Gruppo in termini di fatturato e numero di dipendenti, l’accordo getta le basi per una posizione di forza nel mercato globale dei sistemi di trazione, con un’elevata competenza di sistema e una gamma di prodotti differenziata e competitiva. Non è più prevista la scorporazione dell’intera divisione. La divisione ripristinerà invece la competitività dei suoi prodotti esistenti attraverso una ristrutturazione. Le partnership di ecosistema per le sottoaree della divisione dovranno fornire impulsi all’innovazione e alla crescita.
Come primo passo, la gamma di prodotti esistente sarà riorientata e ulteriormente sviluppata. Le attività di sviluppo nei gruppi di prodotto, tra cui caricabatterie di bordo, convertitori CC e assali a trave elettrica (eBeam), saranno interrotte, mentre lo sviluppo di prodotti innovativi come TherMaS, il sistema di gestione termica ZF o la trasmissione ibrida plug-in 8HP evo sarà costantemente portato avanti. L’acquisto di motori elettrici e inverter sarà rivalutato dall’azienda e dai rappresentanti dei dipendenti.
Un’attenzione particolare è rivolta al raggiungimento dei necessari tagli di posti di lavoro attraverso un pacchetto completo di misure per il personale. L’attenzione iniziale è rivolta alle riduzioni nei prossimi tre anni, che rientreranno nell’intervallo pubblicato lo scorso anno. Oltre alle offerte esistenti, come il pensionamento parziale, verrà avviato un programma di buonuscita, integrato da misure di formazione e trasferimento. ZF supporta i dipendenti delle aree colpite nel loro riorientamento professionale. In tutto, sono previsti 7.600 tagli di posti di lavoro nella Divisione E entro il 2030.
Durante le trattative, sono state concordate anche misure aziendali per risparmi immediati sui costi. Queste entreranno in vigore una volta approvate dalle commissioni sindacali competenti. Tra le altre cose, l’aumento salariale del 3,1% per i dipendenti in Germania, previsto per aprile 2026, sarà posticipato a ottobre 2026. La revisione annuale degli stipendi per i dipendenti con inquadramento professionale sarà interrotta. Inoltre, le componenti della contrattazione collettiva saranno convertite in tempo libero o eliminate nei prossimi anni. Per i dipendenti della Divisione E in Germania e delle sedi di Schweinfurt e Friedrichshafen nell’unità operativa Z (amministrazione, ricerca e sviluppo), l’orario di lavoro settimanale sarà ridotto di circa il 7% entro la fine del 2027. Tutte queste misure dovrebbero portare a rafforzare la competitività, con risparmi immediati sui costi che ammonteranno a oltre 500 milioni di euro entro il 2027.
Mathias Miedreich, CEO di ZF: “Con questa alleanza, stiamo aprendo nuove strade nel settore e raggiungendo una pietra miliare per ZF. L’obiettivo è rafforzare la nostra posizione di leader tecnologico sul mercato a lungo termine e aumentare significativamente la nostra competitività. Siamo consapevoli che il percorso verso questo obiettivo comporterà tagli drastici per i nostri dipendenti. Ora è il momento di lavorare insieme per superare questi momenti difficili per il bene dell’azienda. Con questa alleanza, abbiamo tracciato la strada giusta.”
Barbara Resch, responsabile distrettuale di IG Metall Baden-Württemberg e vicepresidente del consiglio di sorveglianza di ZF: “Con questi accordi siamo riusciti a creare una prospettiva chiara. Dal lato dei dipendenti, abbiamo fatto delle concessioni, è vero. In cambio, ci aspettiamo che ZF si posizioni come motore di occupazione e garante di buone condizioni di lavoro per il futuro. Chiederemo a ZF di assumersi la responsabilità di questo.”
Lea Corzilius, CHRO e Direttrice delle Relazioni Sindacali di ZF Friedrichshafen AG: “Con questa intesa, prendiamo decisioni chiare e creiamo trasparenza per i nostri dipendenti. Allo stesso tempo, rappresenta un chiaro impegno a condividere la responsabilità da parte di tutte le parti coinvolte. In tempi di profonda trasformazione, stiamo aprendo nuove strade attraverso decisioni imprenditoriali, contributi globali dei dipendenti e una stretta collaborazione con i comitati aziendali e IG Metall.”
Achim Dietrich, Presidente del Comitato Aziendale Generale di ZF: “Per noi era fondamentale che il sistema di propulsione per autovetture, il cuore della nostra azienda, continuasse ad avere un futuro in ZF e che la separazione della Divisione E fosse esclusa. Consideriamo questa alleanza anche un segnale, al di là di ZF, che le tecnologie e i prodotti “Made in Germany” hanno buone prospettive. Il nostro obiettivo comune è che ZF riacquisti fiducia in se stessa, che i dipendenti siano motivati a lavorare su prodotti innovativi e che noi siamo all’avanguardia nella tecnologia”.