Il P Zero (PZ5) di Pirelli vince il test estivo di Auto Express
Auto Express ha pubblicato i risultati di un test pneumatici estivi condotto su 9 sfidanti nella misura 225/45 R18 92Y XL, con una Golf GTI come auto di prova. I candidati alla vittoria finale erano, in ordine alfabetico: Bridgestone Potenza Sport, Ceat SportDrive, Continental SportContact7, Goodyear Eagle FI Asymmetric 6, Hankook Ventus Evo, Kumho Ecsta Sport PS72, Michelin Pilot Sport 5, Pirelli P Zero PZ5 e Yokohama Advan Sport V107.
Auto Express ha chiesto ai produttori di indicare i modelli di pneumatici da testare, che poi sono stati acquistati sul mercato libero tramite un grossista indipendente tedesco per garantire che i prodotti valutati fossero esattamente quelli che tutti possono acquistare.
Sul bagnato, il test chiave è la frenata sul bagnato in rettilineo, misurata su una superficie uniformemente bagnata da 80 a 20 km/h (non zero, per eliminare l’interferenza del sistema antibloccaggio); il risultato è la media di un certo numero di prove. E’ stata testata anche la tenuta in curva sul bagnato, la resistenza all’aquaplaning in curva e rettilineo. Su asciutto, molto importante è la frenata da 100 km/h a zero, ma viene testato anche l’handling, Infine, vengono valutati anche il rumore percepito dal conducente e dai passeggeri all’interno dell’abitacolo su superfici lisce e ruvide appositamente preparate e un elemento soggettivo. Segue la prova di resistenza al rotolamento, che indica la capacità di risparmio di carburante, e rientra nella valutazione, anche se in modo marginale, il prezzo, fornito da Blackcircles.
I risultati per ciascuna categoria vengono convertiti in percentuali. Metà del punteggio complessivo è attribuito alle prestazioni sul bagnato, il 40% a quelle sull’asciutto – con particolare attenzione a frenata e maneggevolezza in entrambi i casi – e il restante 10% agli altri test. Il pneumatico migliore in ogni test ottiene il 100%, mentre gli altri si classificano in base a questo.
Ecco la classifica finale.

A vincere il test è il nuovo Pirelli P Zero (PZ5). Il lancio del nuovo prodotto della P lunga è avvenuto a inizio anno, troppo tardi per essere testato da magazine e enti tedeschi, ma appena presentato ha vinto il test di Tyre Reviews e ora con questa vittoria ottiene un altro primo posto oltremanica. Il P Zero PZ5 ottiene tre primi posti, più di qualsiasi altro pneumatico, ma ciò che rende speciale il PZ5 è che due di queste prestazioni da top di gamma sono nell’handling su bagnato e nell’handling su asciutto, dimostrando una padronanza in entrambe le condizioni.
Sul bagnato si è dimostrato agile e stabile e ha offerto una buona trazione, ottenendo anche il secondo posto in frenata. Nei test di aquaplaning si è comportato bene. Le sue capacità sul circuito asciutto sono state più evidenti, con un grip elevato e un’utile regolazione dell’acceleratore. Infine, è il terzo prodotto più silenzioso.
Al secondo posto arriva il Potenza Sport di Bridgestone. Ottiene un ottimo primo posto nella frenata sul bagnato, quasi un metro meglio rispetto al pneumatico secondo classificato. Conferma il buon comportamento sul bagnato con un quarto e un settimo posto nei test di aquaplaning e un terzo nell’handling, con un tempo sul giro a soli 0,5 secondi dal migliore, nonostante qualche incertezza.
Si comporta egregiamente su asciutto, con un primo e un secondo posto a pari merito nell’handling e nella frenata. E’ abbastanza silenzioso, ma la resistenza al rotolamento è elevata.
Conquista il terzo posto l’Hankook Ventus Evo, che non ottiene vittorie di tappa, ma fa del suo comportamento equilibrato un punto di forza, con 4 secondi posti. In particolare, sono i test sul bagnato a farlo risaltare: è quasi sempre in vetta alla classifica, con un secondo posto nell’handling e un quarto nella frenata. Conferma le prestazioni ottime sul bagnato con il secondo posto in entrambi i test di aquaplaning.
Non è altrettanto brillante nei test sull’asciutto, con il sesto posto in frenata, a oltre 2 metri dal migliore e il settimo in handling. La resistenza al rotolamento è discreta, ma la raffinatezza è un altro punto di forza: l’Hankook registra bassi livelli di rumore in abitacolo ed è in grado di attutire gli impatti e di percorrere silenziosamente l’asfalto dissestato.
Cucchiaio di legno per il nuovo Pilot Sport 5 di Michelin, che ottiene due vittorie schiaccianti nei test di aquaplaning e due terzi posti nel comportamento in curva sul bagnato e nel test chiave di frenata sul bagnato.
Dove il pneumatico francese perde posizioni è sull’asciutto: i due settimi posti in frenata e handling affossano le sue speranze di arrivare sul podio. Anche il livello di rumorosità non è dei migliori, mentre un’eccellente economia di esercizio ha completato una performance che, come affermano i tester, vista dal volante risulta migliore rispetto a quanto i risultati delle misurazioni suggeriscono.
Quinto posto per il nuovo Kumho Ecsta Sport PS72, che alterna ottime prestazioni nell’handling su asciutto e bagnato a risultati meno brillanti nelle prove di frenata. Si è classificato al primo posto in termini di raffinatezza, registrando i livelli di rumorosità più bassi su entrambe le superfici di riferimento e attenuando gli impatti bruschi. A completare le sue prestazioni, ha offerto la seconda più bassa resistenza al rotolamento, aggiungendo l’economicità ai suoi punti di forza.
Segue il Goodyear Eagle F1 Asymmetric 6, che forse inizia a sentire un pò l’età. Continua ad essere un pneumatico molto ben bilanciato, con un sesto posto in frenata sul bagnato, un quarto nella prova in curva sul bagnato e quinto nella prova di handling sul bagnato. Nei test in acque profonde si è classificato terzo in rettilineo e settimo in curva. Su asciutto i risultati sono simili, con prestazioni a metà classifica in frenata e sesto nella prova di handling, sebbene a soli 0,6 secondi dal migliore. È un po’ rumoroso, ma offre una resistenza al rotolamento competitiva.
Scendendo in classifica, troviamo lo Yokohama Advan Sport V107, che si è classificato settimo a pari merito nella prova di handling e quinto nella frenata sul bagnato. Il terzo posto nell’aquaplaning in curva e il settimo nell’aquaplaning in rettilineo hanno completato una prestazione sul bagnato nella media.
La frenata sull’asciutto ha regalato a Yokohama una vittoria di prova: con 32,2 metri di frenata da 100 km/h è davanti al secondo classificato di quasi un metro. Nella prova di handling sull’asciutto si è classificato quarto a pari merito, a solo mezzo secondo dal migliore. Ha offerto bassi livelli di rumorosità in abitacolo, ma è ultimo nei consumi.
Sorprende vedere il Continental SportContact7 così in basso in classifica. Auto Express scrive, infatti, che un indicatore della competitività di questo settore è il fatto che il Continental SportContact 7, terzo nel test pneumatici da 17 pollici dello scorso anno, si sia piazzato ottavo. In realtà, è solamente il 2% indietro rispetto al miglior pneumatico, eppure le sue prestazioni sul bagnato sono state inferiori alla media. Nel test chiave di frenata sul bagnato in rettilineo si è classificato settimo, impiegando quasi 2,5 metri in più per fermarsi rispetto al miglior pneumatico, mentre il suo tempo sul giro sul circuito di handling sul bagnato lo ha portato all’ottavo posto, a poco più di un secondo e mezzo dalla vetta. Nei test su acque profonde si è piazzato a metà classifica per l’aquaplaning in rettilineo e a pari merito con l’ottavo posto nel test in curva.
Il Continental si è classificato secondo a pari merito nella frenata e terzo sul circuito asciutto, a mezzo secondo dal miglior tempo. Non è il pneumatico più silenzioso, e in termini di resistenza al rotolamento ha ottenuto un risultato a metà classifica.
Chiude la classifica il Ceat SportDrive, che si comporta discretamente bene nel complesso, pur rimanendo ben lontana dal ritmo dei suoi rivali sul bagnato.
Nel cruciale test di frenata sul bagnato in rettilineo, ha impiegato più di 6 metri in più per fermarsi rispetto ai migliori: 33,6 metri contro 27,5 metri. Il distacco rispetto al penultimo posto è di oltre 2,5 metri. Sul circuito di handling sul bagnato, il calo di prestazioni è meno evidente, ma inevitabile.
A differenza di tutti gli altri pneumatici, la Volkswagen Golf GTI si è dimostrata leggera al volante con gli pneumatici Ceat, generando poca aderenza in curva e faticando a trovare la trazione. Era molto incerta, offrendo poco su cui lavorare, e richiedeva un leggero intervento di acceleratore e sterzo per mantenere l’equilibrio.
La Ceat è arrivata ultima in tutti i test oggettivi, tranne nell’aquaplaning in curva, dove si è classificata sesta. Nella frenata sull’asciutto ha impiegato più di 4 metri in più rispetto ai migliori per fermarsi, ed è a due secondi dal miglior tempo sul circuito di handling sull’asciutto. Assorbe bene le asperità e offre la più bassa resistenza al rotolamento, nonostante l’etichetta UE indicasse la più alta.