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Pirelli: crescono utile (+14%) e ricavi (+1,5%) nel primo semestre

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha approvato i risultati al 30 giugno 2025 a maggioranza con il voto favorevole di 9 su 15 consiglieri. Hanno votato contro il Presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian e Fan Xiaohua, mentre Grace Tang si è astenuta.

Nel primo semestre 2025 Pirelli ha registrato una crescita dei principali indicatori economici. I ricavi sono stati pari a 3.498,6 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto al primo semestre 2024 e con una crescita organica pari a +4,4% (-2,9% l’impatto derivante dai cambi e dall’iperinflazione in Argentina e Turchia). L’High Value rappresenta l’80% del fatturato totale (77% nel primo semestre 2024). Nel secondo trimestre 2025 i ricavi sono stati pari a 1.740,0 milioni di euro, -0,7% rispetto allo stesso periodo 2024. La crescita organica dei ricavi è stata pari a +4,0% (-4,7% l’impatto derivante dai cambi e dall’iperinflazione in Argentina e Turchia).

I consiglieri che hanno espresso voto contrario alla relazione finanziaria semestrale hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione – richiamata nella sezione eventi di rilievo del semestre della relazione stessa – di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli, in continuità con quanto fatto in occasione dell’approvazione del bilancio 2024.

I risultati del primo semestre 2025 evidenziano una solida performance operativa, nonostante un contesto sfidante, a conferma dell’efficacia del modello di business e dei programmi chiave del Piano Industriale. In particolare:

  • Programma Commerciale. Il primo semestre 2025 ha visto un ulteriore rafforzamento sull’High Value. Nel Car ≥18” la crescita dei volumi è stata del +5% (+4% il mercato), con un rafforzamento della quota di mercato sia sul canale Ricambi (+6% i volumi Pirelli rispetto a +5% del mercato) sia sul Primo Equipaggiamento (+4% i volumi Pirelli rispetto a +3% del mercato), grazie al rafforzamento delle partnership con i principali produttori auto in Nord America e in Apac. In ulteriore riduzione l’esposizione sullo Standard (-9% i volumi Pirelli Car ≤17” rispetto a un mercato stabile), in linea con la strategia di una maggiore selettività, particolarmente accentuata in Sud America, per focalizzarsi sui prodotti e canali maggiormente profittevoli. L’andamento sopra descritto si traduce in volumi Car sostanzialmente stabili su base annua, a fronte di un mercato in lieve crescita (+1%).
  • Programma Innovazione. Nel primo semestre 2025 sono state conseguite circa 110 nuove omologazioni con i principali produttori di auto Prestige e Premium, concentrate principalmente sui calettamenti ≥19” e sulle Specialties. È stata ulteriormente consolidata la leadership sulle marcate: in Europa, per esempio, Pirelli può contare su un portafoglio di 1.300 omologazioni sul Car ≥19”, superiore di circa 3 volte rispetto alla media dei competitors. In termini di innovazione di prodotto, è stata rafforzata l’offerta con il lancio di 4 prodotti Car (la quinta edizione del PZero a livello globale, il pneumatico UHP di riferimento del settore sviluppato con intelligenza artificiale e virtualizzazione; la nuova generazione del Cinturato – pneumatico estivo dedicato al mercato europeo; Scorpion XTM All Terrain per il Nord America; Cinturato P6 per il mercato Apac), 2 per il Moto (Diablo Powercruiser e Scorpion MX32 Mid Soft, disponibili in tutte le region) e 4 per il Cycling (Cinturato EVO e Pzero Race per il segmento Road; Scorpion XC M e Scorpion XC RC per il segmento mountain bike). Prosegue inoltre la partnership strategica con Bosch GmbH per lo sviluppo di nuove soluzioni software-based e di nuove funzionalità di guida, grazie ai sensori installati nei pneumatici e ai software proprietari di Pirelli. Prosegue, anche, la collaborazione con Movyon, società del gruppo Autostrade per l’Italia, per il monitoraggio del manto stradale. A questa si è aggiunta quella con la Regione Puglia, annunciata il 10 giugno, per attivare un sistema di monitoraggio della rete viaria nel territorio regionale con lo scopo di creare una mappa dello “stato di salute” delle strade pugliesi.
  • Programma Operations. Nel primo semestre 2025 sono state registrate efficienze lorde per 69,7 milioni di euro, in linea con le attese e con le tempistiche di sviluppo del programma. Sul fronte della Supply Chain, proseguono i progetti volti a rendere la catena di approvvigionamento sempre più integrata, sostenibile ed orientata alle esigenze dei clienti

Nel primo semestre 2025 l’andamento dei volumi è stato pari a +0,5%, derivante da dinamiche di segno opposto sull’High Value e sullo Standard. In particolare, sul Car ≥18’’, Pirelli ha sovraperformato il mercato, guadagnando quota su entrambi i canali (Primo Equipaggiamento e Ricambi), mentre sul Car ≤17’’ è proseguita la strategia di riduzione dell’esposizione sui prodotti e sui canali meno profittevoli.

Nel secondo trimestre 2025 si sono registrati volumi sostanzialmente stabili (+0,1%), per effetto di una crescita sull’High Value (+5% la crescita sul Car ≥18’’, in linea con il trend registrato nel primo trimestre) e della già citata strategia di una riduzione sullo Standard (-11% la flessione sul Car ≤17’’ nel secondo trimestre, -7% nel primo trimestre). Nel primo semestre 2025 il price/mix ha registrato un incremento pari a +3,9% grazie al continuo miglioramento del mix di prodotto e regionale, mentre è stato leggermente negativo il mix di canale per la maggiore crescita sul Primo Equipaggiamento.
Nel secondo trimestre 2025 il price/mix è stato pari a +3,9% (in linea con il primo trimestre) grazie soprattutto al miglioramento del mix per la maggiore esposizione all’High Value.

L’effetto cambi ha avuto un impatto negativo pari a -2,9% nel primo semestre 2025 per effetto della debolezza del dollaro e della volatilità delle valute dei paesi emergenti rispetto all’euro: una dinamica accentuatasi nel secondo trimestre 2025 (impatto cambi a -4,7% rispetto a -1% nel primo trimestre).

Nel primo semestre 2025 l’Ebitda adjusted è stato pari a 792,9 milioni di euro, in crescita del +3,2% rispetto ai 768,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2024. L’Ebit adjusted nel primo semestre 2025 è stato pari a 558,3 milioni di euro, in miglioramento di 19,2 milioni di euro rispetto ai 539,1 milioni di euro nel corrispondente periodo 2024, con un margine Ebit adjusted in miglioramento al 16,0% (15,6% nel primo semestre 2024) grazie al contributo delle leve interne che hanno più che compensato la volatilità dei cambi, l’aumento del costo delle materie prime e
inflazione, nonché l’impatto dei dazi USA in vigore dal 3 maggio.

Più in particolare l’Ebit adjusted riflette principalmente:

  • il contributo positivo del price/mix (+93,9 milioni di euro) che ha più che compensato l’aumento del costo delle materie prime (-51,3 milioni di euro) e la negatività dei cambi (-18,6 milioni di
    euro);
  • il positivo effetto delle efficienze (+69,7 milioni di euro) che ha più che compensato l’inflazione dei costi produttivi (-62,1 milioni di euro);
  • il contributo positivo dei volumi (+6,2 milioni di euro) che ha limitato l’impatto degli ammortamenti (-14,6 milioni di euro) e degli altri costi (-4,0 milioni di euro)

A partire dal 3 maggio sono entrati in vigore i dazi Usa del 25% sulle importazioni di pneumatici Car da Europa e Brasile. Sono inoltre in vigore dazi universali che impattano sulle importazioni di pneumatici moto e cycling, con percentuali differenti a seconda del Paese produttore di provenienza. L’impatto netto dei dazi sull’Ebit adjusted è stato contenuto a 6 milioni di euro grazie all’attivazione del piano di mitigazione senza il quale l’impatto complessivo sarebbe stato pari a 15 milioni di euro.

Nel secondo trimestre 2025 l’Ebit adjusted è stato pari a 278,5 milioni di euro (+0,7% rispetto ai 276,5 milioni di euro del secondo trimestre 2024), con un margine in miglioramento al 16,0% (15,8% nel secondo trimestre 2024). Il price/mix (+51,6 milioni di euro) ha compensato l’impatto delle materie prime (-29,1 milioni di euro) e dei cambi (-23,0 milioni di euro). L’effetto positivo delle efficienze (+44,7 milioni di euro) ha più che compensato l’impatto dell’inflazione (-37,6 milioni di euro). Limitato il contributo dei volumi (+0,5 milioni di euro), mentre gli ammortamenti aumentano di 6,3 milioni di euro. Gli altri costi sono positivi per +1,2 milioni di euro e include l’impatto netto dei dazi (-6 milioni di euro) e minori costi (per +7 milioni di euro) legati principalmente a R&D e marketing.

Nel primo semestre 2025 l’Ebit è stato pari a 479,6 milioni di euro, in crescita di 13,0 milioni di euro rispetto ai 466,6 milioni di euro del primo semestre 2024 e include ammortamenti di intangible asset identificati in sede di PPA per 56,9 milioni di euro (in linea con il primo semestre 2024) e oneri one-off, non ricorrenti e di ristrutturazione e altro per 21,8 milioni di euro. Il risultato da partecipazioni nel semestre è pari a +16,0 milioni di euro (+15,9 milioni di euro nel primo semestre 2024).

Gli oneri finanziari netti del primo semestre 2025 sono pari a 122,7 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto ai 176,1 milioni di euro del primo semestre 2024. Tali valori includono le negatività legate a fenomeni di svalutazione valute e iperinflazione, senza impatto sulla generazione di cassa, che sono passate da 68,7 milioni nel primo semestre 2024 a 9,2 milioni di euro nel primo semestre 2025.

Al 30 giugno 2025 il costo del debito, calcolato come media degli ultimi dodici mesi, si è attestato al 4,88% (5,06% al 31 dicembre 2024). Gli oneri fiscali nel primo semestre 2025 ammontano a 108,9 milioni di euro rispetto ai 75,1 milioni di euro del primo semestre 2024, che includevano i benefici derivanti dal Patent Box e dalla positiva risoluzione di contenziosi fiscali.

Nel primo semestre 2025 si è registrata una crescita dell’utile netto pari al 14,1% a 264,0 milioni di euro, rispetto ai 231,3 milioni di euro nel primo semestre 2024. Nel secondo trimestre 2025 l’utile netto è cresciuto del 4,5% a 136,8 milioni di euro (130,9 milioni di euro nel secondo trimestre 2024).

Il flusso di cassa netto ante dividendi nel primo semestre 2025 è stato pari a -503,7 milioni di euro, in miglioramento di 15,5 milioni di euro rispetto ai -519,2 milioni di euro del primo semestre 2024 e riflette la consueta stagionalità del business e del capitale circolante, nonché effetti da operazioni straordinarie. In particolare:

  • +43,4 milioni di euro relativi alla cessione di Däckia AB a CTS conclusasi il 18 giugno 2025;
  • -19,1 milioni di euro, riferibili principalmente al versamento in conto capitale nella joint venture con il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita.
    Il flusso di cassa netto della gestione operativa del primo semestre 2025 è stato pari a -217,0 milioni di euro, in miglioramento di 62,4 milioni di euro rispetto ai -279,4 milioni nel primo semestre 2024, e riflette:
  • l’Ebitda adjusted, in miglioramento rispetto all’anno precedente;
  • investimenti materiali e immateriali per 128,0 milioni di euro nel primo semestre 2025 (143,6 milioni nel primo semestre 2024) destinati principalmente alle attività High Value, all’upgrade
    tecnologico e all’automazione delle fabbriche;
  • “incrementi dei diritti d’uso” legati a nuovi contratti di leasing pari a 71,6 milioni di euro (41,4 milioni di euro nel primo semestre 2024). Nel corso del primo semestre 2025 sono stati realizzati
    diversi progetti, fra cui l’inaugurazione del nuovo magazzino a Campinas e l’efficientamento dei magazzini in Romania;
  • un minore assorbimento di cassa legato al “capitale di funzionamento e altro” per 52,4 milioni di euro (a -810,3 milioni di euro nel primo semestre 2025 da -862,7 milioni del primo semestre
    2024), grazie a un’attenta gestione delle scorte (21,2% il peso sui ricavi negli ultimi 12 mesi), in linea con il dato del primo semestre 2024 e in diminuzione rispetto al primo trimestre 2025
    (22,0%).

Nel secondo trimestre 2025, il flusso netto di cassa ante dividendi è stato positivo per 193,0 milioni di euro (sostanzialmente in linea ai 154,2 milioni del secondo trimestre 2024 escludendo l’effetto positivo derivante dalla cessione di Däckia) La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2025 è pari a -2.678,7 milioni di euro (-2.978,0 milioni di euro al 30 giugno 2024 e -1.925,8 milioni al 31 dicembre 2024). Il margine di liquidità al 30 giugno 2025 è pari a 2.430,5 milioni di euro e garantisce la copertura delle scadenze sul debito verso banche e altri finanziatori fino al quarto trimestre 2028.

Outlook di mercato

Pirelli conferma le previsioni – già rese note nel mese di maggio – di un mercato pneumatici Car sostanzialmente flat (~-1% ÷ +1%), con un segmento High Value più resiliente, trainato dal canale
ricambio, e con lo Standard stimato in flessione. Tuttavia, le incertezze dello scenario economico potrebbero tradursi in un rallentamento della domanda rispetto a quanto stimato.

Dazi Usa

Gli Stati Uniti generano oltre il 20% dei ricavi di gruppo e la domanda nel Paese è soddisfatta per il 5% circa localmente, in Georgia, grazie allo stabilimento con il più alto grado di automatizzazione di tutte le fabbriche del gruppo, per il 55% con le importazioni dal Messico e per il 40% restante circa dal Brasile e dall’Europa. Lo scenario dei dazi è ancora in definizione: un accordo, la cui ratifica è prevista il 1° agosto, è stato raggiunto tra Europa e Usa lo scorso 27 luglio, mentre per quanto riguarda il Brasile, Pirelli sta analizzando il provvedimento relativo ai dazi annunciati il 30 luglio per verificarne la reale applicazione ai vari segmenti di prodotto.

In base alle normative oggi vigenti lo scenario dei dazi è il seguente:

  • Europa: 25% su import di pneumatici Car dal 3 maggio al 31 luglio, previsti al 15% dal 1° agosto;
  • Brasile: 25% su import di pneumatici Car dal 3 maggio, in corso di analisi il provvedimento annunciato il 30 luglio dall’amministrazione americana;
  • Messico: nessun dazio sulle importazioni in quanto Pirelli è un produttore “USMCA compliant”;
  • dazi universali e reciproci su import di pneumatici moto e bici da tutti i paesi con percentuali differenziate a seconda della fonte.
    Pirelli – sulla base di tale scenario – ha già implementato un piano di mitigazione, agendo sulla revisione dei flussi logistici, sull’ottimizzazione delle scorte, su un adeguamento della politica commerciale e su un programma di riduzione dei costi ulteriore rispetto al piano di efficienze già in essere.

TARGET 2025

Sulla base dei risultati del primo semestre Pirelli conferma – nonostante il peggioramento dello scenario cambi rispetto alle attese di maggio e l’incertezza sui dazi – gli obiettivi di profittabilità e cassa grazie alla solida crescita organica e all’efficacia del piano di mitigazione dei dazi. Per il 2025 Pirelli prevede:

  • Ricavi compresi tra ~6,7 e ~6,8 miliardi di euro (~6,8 e ~7,0 miliardi la precedente stima), con una crescita organica confermata maggiore o uguale al 4%. In peggioramento lo scenario cambi,
    in continuo miglioramento, invece, il price/mix. Nel dettaglio:
    • volumi in crescita di ~+1% (~+1% e ~+2% la precedente stima);
    • price/mix in ulteriore miglioramento fra ~+3% /~+3,5% (~+2% / ~+3% la precedente stima);
    • impatto cambi compreso fra ~-4,5% / ~-4,0% (~-2,5% / ~-1,5% la precedente stima);
  • Confermato un margine Ebit adjusted in miglioramento su base annua, con un Ebit Margin adjusted pari a ~16%, con il miglioramento del price/mix e il contributo del piano di mitigazione
    che riducono l’impatto derivante dai dazi e dalla maggiore negatività dei cambi.
  • Confermata una generazione di cassa netta ante dividendi a ~550 milioni di euro, in linea con la parte bassa del range (~550 e ~570 milioni di euro la stima iniziale) come già anticipato a maggio
    in caso di applicazione di dazi tutto l’anno;
  • Confermati investimenti pari a ~420 milioni di euro (~6% dei ricavi);
  • Confermato rapporto fra PFN/ Ebitda Adjusted pari a ~1 volta con una Posizione finanziaria netta pari a ~-1,6 miliardi di euro

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