Bruni Trasporti: la green road passa da un Volvo LNG
Quando il Gruppo Maganetti – storica azienda di trasporti pioniere della logistica sostenibile in Valtellina – ha chiesto ai propri vettori di convertire al metano almeno il 25% della propria flotta, Marco Bruni non ha esitato a raccogliere la sfida.
Alla guida della Bruni Trasporti, società fondata nel 1957 dal nonno Ustin, ha investito in veicoli Volvo LNG: oggi, su un parco macchine di 33 veicoli, 8 sono alimentati a gas naturale liquido, impegnati nel trasporto di acqua minerale per conto di Maganetti, storico partner del marchio di proprietà di Nestlé.
Un approccio lungimirante che guarda oltre i costi immediati.
Una scelta stimolata da una richiesta, ma allo stesso tempo dettata da una convinzione profonda: l’impegno per la riduzione concreta delle emissioni è un atto d’amore verso la propria terra e una responsabilità verso le generazioni future.
I mezzi LNG di Bruni Trasporti percorrono tratte impegnative — dalla Valtellina a Roma, Chieti e oltre — affrontando salite e discese che mettono alla prova le prestazioni dei motori. La tecnologia Volvo, unita ai serbatoi di ultima generazione, ha portato l’autonomia a 1000 km, permettendo di coprire tratte più lunghe e impegnative con performance paragonabili ai veicoli alimentati a diesel.
Dati alla mano, questa maggiore efficienza è il risultato di un consumo di carburante ottimizzato: in media, 4,4–4,6 km/kg di LNG, contro i 3–3,4 km/l dei diesel. La riduzione dei consumi genera un importante risparmio sui costi: circa 160.000 euro annui su otto mezzi, senza considerare i contributi statali e i vantaggi fiscali.
Ugualmente significativa la riduzione delle emissioni, che diventano quasi nulle con l’utilizzo di bio LNG, il metano prodotto da biomasse che ad oggi rappresenta una delle soluzioni sostenibili per decarbonizzare il trasporto pesante su gomma, e contribuire realmente agli obiettivi di neutralità climatica fissati dall’Unione Europea.
