Il nuovo Kumho Ecsta Sport è pronto per l’OE europeo – intervista a Carlo Citarella
Alla presentazione della nuova gamma Ecsta Sport di Kumho abbiamo parlato con Carlo Citarella, Amministratore Delegato di Kumho Italia, che ci ha parlato dei nuovi prodotti, di mercato e del futuro di Kumho, tra fabbrica europea e primi equipaggiamenti.
La nuova gamma Ecsta Sport è la famiglia di prodotti su cui puntate per i prossimi anni?
Sì, è il nostro flagship product, il cavallo di battaglia dei prossimi tre anni sull’estivo, in particolare ovviamente sulla gamma sportiva. Partiamo dal cerchio 17 per la tipica touring car europea fino ad arrivare a macchine di altissime prestazioni con la gamma S dedicata. Nel 2026 espanderemo ulteriormente la famiglia con un prodotto SUV, mentre successivamente arriverà anche un prodotto ancora più sportivo dell’Ecsta Sport S, per l’utilizzo pista ma omologato stradale. Questa gamma è pronta per il primo equipaggiamento europeo.
Durante la presentazione siete stati estremamente onesti nell’ammettere di aver preso a modello il Continental SportContact 7.
Sinceramente avevamo targetizzato il Continental SportContact 7, al momento il miglior pneumatico sportivo sul mercato europeo, per lo sviluppo del nostro Ecsta Sport S. Devo dire con soddisfazione che forse siamo andati oltre e i risultati dei test iniziano a dimostrarlo.
La fabbrica europea è sempre più vicina? Abbiamo una location definitiva?
Si, ci sono tutta una serie di considerazioni che sostanzialmente non la rendono necessaria, ma la impongono proprio. In primis, i numeri: oggi siamo una realtà importante del mercato europeo, con dei volumi importanti. Se l’obiettivo è quello di raggiungere in pochi anni i 20 milioni di pneumatici, una fabbrica è necessaria. L’altro importante discorso è il primo equipaggiamento: per parlare con alcuni produttori è obbligatoria la fabbrica in Europa. Se a questo si aggiungono i recenti annunci sui dazi, diciamo che non ci sono proprio più dubbi.
Non abbiamo ancora la decisione finale sulla location, stiamo attualmente in fase di valutazione finale: sarà in centro Europa, in paesi come Polonia o Serbia.
Come sta andando il mercato?
L’Ecsta Sport è disponibile nel momento esatto del cambio gomme: siamo pronti per sfruttare al massimo le opportunità del nuovo prodotto anche per la stagione che parte proprio adesso. Il primo trimestre è andato molto bene. Sappiamo che la domanda è a vantaggio di prodotti come quelli di Kumho, che hanno una qualità superiore rispetto al prezzo della nostra fascia. Abbiamo anche già lanciato, almeno per quel che riguarda i clienti, il nuovo prodotto invernale WinterCraft WP52+ e quindi mi aspetto anche per la seconda parte della stagione un ritorno molto importante sia dal punto di vista dei test, ma anche dal punto di vista delle vendite. Nelle due fasi clou della stagione abbiamo due prodotti nuovi che dovrebbero aiutarci a farlo positivo in tutta Europa: sono molto ottimista. Nel 2026, inoltre, posso anticipare che lanceremo il nuovo all season.
Kumho ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, in Italia e in Europa…
Siamo entrati direttamente in Italia nel 2022. Precedentemente eravamo naturalmente presenti, ma tramite dei distributori, mentre la forma diretta è stata inaugurata solo 3 anni fa. Nel 2023 abbiamo raggiunto il primo milione di pezzi venduti in Italia e nel 2024 abbiamo registrato il 5% di quota di mercato in Italia. Il 2025, oggi, sarà un anno “milestone” perché lanciamo la nuova gamma e annunceremo la location della fabbrica europea. Ad oggi abbiamo 8 fabbriche nel mondo, con una capacità di circa 65 milioni di pneumatici, e 5 centri di ricerca, di cui uno a Francoforte. Nel 2024 abbiamo venduto circa 60 milioni di pezzi a livello globale, per un un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Nel 2025 l’obiettivo è quello di vendere tutta la capacità produttiva, 65 milioni di pezzi, per circa 4 miliardi dollari. Sempre a livello globale, vendiamo il 70% della capacità al ricambio e il restante 30% al primo equipaggiamento. A livello europeo questi numeri sono leggermente diversi: siamo molto forti sul ricambio, ma meno sull’OE. Abbiamo stretto alcuni accordi di primo equipaggiamento a livello europeo, come per il Fiat Ducato, l’Audi A6, alcune vettura Volkswagen come Golf, Passat e Tiguan e la Cupra Terramar, ma per fare meglio serve la fabbrica che produca local for local.
Un’altra cosa in cui siete super attivi è la comunicazione: tra il Milan, l’accordo con l’Aci e la partnership con Paolo Diana, avete fatto veramente tante cose recentemente.
Diciamo che Kumho ha contenuti tecnici molto importanti che dobbiamo comunicare. Per fortuna i miei ragazzi del team di marketing stanno facendo veramente un grande lavoro, e quindi siamo attivi perché dobbiamo capitalizzare gli investimenti che abbiamo fatto, in primis quello del Milan che ci sta dando ottimi risultati, non solo in Italia, dal punto di vista della conoscenza del marchio. La presentazione stessa dell’Ecsta Sport è avvenuta sulla pista Aci di Lainate, un evento possibile grazie a una di queste partnership.
Kumho si sta concentrando molto anche nel TBR, è corretto?
Assolutamente. L’autocarro è l’anno del raccolto: abbiamo iniziato l’anno scorso sull’organizzazione, con l’inserimento di Mario Gucciardo, che prima ha approcciato la rivendita specialistica e successivamente le flotte. Ha fatto davvero un ottimo lavoro: nel primo trimestre 2025 abbiamo raddoppiato i volumi rispetto al 2024. Ora siamo in procinto di assumere il secondo specialista per il centro sud. Il prodotto, rinnovato l’anno scorso, è vincente. Sono molto ottimista anche lato TBR.
La nuova fabbrica europea sarà solo vettura o anche TBR?
La prima fase sarà solo vettura. E’ probabile però che nel secondo step ci sarà anche un’evoluzione sull’autocarro.