Mercato

Pirelli e il rischio Sinochem per le esportazioni in US

E’ stato posticipato a domani, giovedì 27 marzo, il consiglio d’Amministrazione di Pirelli, che si doveva riunire oggi, per approvare il bilancio 2024 e certamente dovrà anche affrontare il problema della nuova normativa entrata in vigore il 17 marzo negli Stati Uniti, che vieta la vendita e l’importazione di veicoli connessi tramite sistemi hardware o software di aziende legate alla Cina o alla Russia.

Il gruppo cinese Sinochem detiene attualmente il 37% del capitale azionario di Pirelli e la tecnologia CyberTyre, che consente il passaggio di informazioni tra penumatici e sistemi di controllo dell’auto, potrebbe rappresentare un ostacolo per le esportazioni negli Stati Uniti, nonostante questo business sia estremamente marginale per Pirelli e non rientri nemmeno nei target del piano industriale. Anche i tempi non sarebbero così stretti, in quanto i divieti negli Stati Uniti diventeranno operativi a partire dal model year 2027 e quelli sull’hardware nel 2029, anche se tali veicoli sono già in fase di sviluppo.

Le ripercussioni per Pirelli potrebbero essere significative, in quanto il mercato americano rappresenta circa il 25% dei suoi ricavi, ma l’headquarter milanese è già da tempo alla ricerca di una soluzione. Il 26 febbraio, infatti, in occasione della conferma degli obiettivi 2025, aveva segnalato la “forte volatilità del contesto” generale e aveva annunciato “un piano di mitigazione degli impatti di potenziali dazi Usa con l’obiettivo di garantire i target di generazione di cassa e deleverage e la parte bassa della guidance sull’Adjusted Ebit”.

Secondo gli analisti di mercato, la tensione è molto alta e non sarà facile trovare un compromesso sulla governance, per cui non è da escludere una rottura tra il management del Gruppo e gli azionisti cinesi, per cui Sinochem potrebbe ridurre la sua partecipazione o addirittura uscire dalla compagnie azionaria di Pirelli. A quel punto Pirelli potrebbe andare alla ricerca di nuovi partner disponibili a subentrare o rafforzare la partecipazione di quelli attuali.

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