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Dazi UE sulle ruote in alluminio dal Marocco, Face: “sì alla cooperazione internazionale, no a pratiche distorsive”

“FACE accoglie con favore la decisione della Commissione Europea di imporre dazi compensativi sulle importazioni di ruote in alluminio dal Marocco ingiustamente sovvenzionate, che hanno anche beneficiato di finanziamenti sleali cinesi attraverso schemi nell’ambito della strategia Belt & Road”. Lo dichiara in una nota Mario Conserva, Segretario Generale della Federazione dei Consumatori di Alluminio in Europa (FACE).

“Il Marocco – continua Conserva – è un partner molto importante per l’UE, svolge un ruolo chiave come paese pivot tra Africa, Atlantico ed Europa ed è sede di enormi progetti industriali. E’ anche un attore strategico in Africa e nel settore delle energie rinnovabili. Mentre l’UE deve migliorare le proprie relazioni con il Marocco ed ampliare le collaborazioni, il Marocco deve rispettare le regole e, in quanto membro del WTO, contribuire a un sistema commerciale internazionale equo”.

“La resilienza del commercio internazionale basato sulle regole – prosegue – è ora una responsabilità speciale che deve essere condivisa e applicata dai paesi che la pensano allo stesso modo, di fronte alla crescente frammentazione internazionale, al protezionismo e alle guerre commerciali, compreso l’uso del commercio come strumento di coercizione. È significativo che nella decisione della Commissione, i dazi compensativi imposti sulle importazioni di ruote in alluminio dal Marocco siano molto più elevati se tali prodotti, ingiustamente sovvenzionati, hanno beneficiato anche di finanziamenti sleali cinesi nel contesto del programma Belt & Road. La Cina sta già danneggiando i suoi partner commerciali su scala globale con la sua politica di sovracapacità, che distorce il commercio, crea concorrenza sleale, danneggia il clima e l’ambiente e mette sotto stress il suo sistema bancario, aumentando i rischi di una crisi sistemica”.

“Non è accettabile che la Cina, sotto le spoglie di aiuti e cooperazione con paesi emergenti e in via di sviluppo, esporti anche le proprie pratiche commerciali sleali, utilizzando paesi come il Marocco come intermediari per eliminare i produttori europei attraverso pratiche commerciali scorrette. FACE conclude Conserva – apprezza la determinazione della Commissione Europea nel combattere con fermezza i comportamenti sleali, mantenendo al contempo le più ambiziose e virtuose collaborazioni mondiali per lo sviluppo sostenibile con i nostri partner internazionali”.

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