Veicoli usati per lavoro: nel 2023 gli incidenti stradali ogni mille veicoli sono calati dell’8,7% rispetto al 2022
Nel 2023 (ultimi dati disponibili) gli incidenti stradali ogni mille veicoli in circolazione per i veicoli usati per lavoro sono calati dell’8,7% rispetto al 2022, mentre per i veicoli intestati a persone fisiche il calo è stato dello 0,3%. Lo stesso trend si può riscontrare anche per i morti e per i feriti in incidenti stradali. Infatti i morti ogni mille veicoli in circolazione sono calati dell’8,5% per i veicoli usati per lavoro, mentre il calo registrato dai veicoli intestati a persone fisiche è stato del 5,6%. La differenza è ancora più sostenuta per i feriti ogni mille veicoli in circolazione: infatti nel comparto dei veicoli usati per lavoro la diminuzione è stata pari all’8,5%, mentre nel comparto dei veicoli intestati a persone fisiche il calo è stato dello 0,1%. Queste cifre emergono da un’elaborazione del Centro Studi Auto Aziendali sulla base dei dati ACI.

I dati sulla sicurezza stradale assumono un valore ancora maggiore se si considera anche il fatto che le percorrenze medie dei veicoli usati per lavoro sono più elevate di quelle dei veicoli intestati a persone fisiche. Il parco circolante di veicoli usati per motivi di lavoro, poi, tra il 2022 e il 2023 è cresciuto del 7,4%, mentre quello riferito alle persone fisiche è aumentato solo dell’1,2%. A una crescita particolarmente sostenuta del parco circolante dei veicoli usati per lavoro, quindi, è corrisposto un miglioramento molto maggiore dei dati sulla sicurezza stradale riferiti a questi veicoli. I due fenomeni sono collegati e testimoniano come l’immissione in circolazione di veicoli nuovi, con standard di sicurezza e tecnologie molto più aggiornate, abbia un effetto positivo reale anche sulla sicurezza della circolazione.
I dati sulla sicurezza stradale dei veicoli usati per motivi di lavoro sono stati elaborati dal Centro Studi Auto Aziendali sulla base dei dati forniti da Aci che si riferiscono ai veicoli intestati a Persone Giuridiche e sono i più recenti disponibili con questo tipo di approfondimento. Nella categoria Persone Giuridiche rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: Associazioni, Fondazioni, Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni (ma anche altri enti pubblici nazionali e locali, ad es. Asl, Ordini professionali, Università, Camere di Commercio, ecc.), Società di capitali e altri enti privati riconosciuti. Si può quindi affermare che i veicoli intestati a questi utenti siano utilizzati per motivi di lavoro e considerare i dati di questo tipo di utenza come riferiti alla mobilità per motivi di lavoro.

I dati sulla sicurezza stradale assumono un valore ancora maggiore se si considera anche il fatto che le percorrenze medie dei veicoli usati per lavoro sono più elevate di quelle dei veicoli intestati a persone fisiche. Il parco circolante di veicoli usati per motivi di lavoro, poi, tra il 2022 e il 2023 è cresciuto del 7,4%, mentre quello riferito alle persone fisiche è aumentato solo dell’1,2%. A una crescita particolarmente sostenuta del parco circolante dei veicoli usati per lavoro, quindi, è corrisposto un miglioramento molto maggiore dei dati sulla sicurezza stradale riferiti a questi veicoli. I due fenomeni sono collegati e testimoniano come l’immissione in circolazione di veicoli nuovi, con standard di sicurezza e tecnologie molto più aggiornate, abbia un effetto positivo reale anche sulla sicurezza della circolazione.
I dati sulla sicurezza stradale dei veicoli usati per motivi di lavoro sono stati elaborati dal Centro Studi Auto Aziendali sulla base dei dati forniti da Aci che si riferiscono ai veicoli intestati a Persone Giuridiche e sono i più recenti disponibili con questo tipo di approfondimento. Nella categoria Persone Giuridiche rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: Associazioni, Fondazioni, Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni (ma anche altri enti pubblici nazionali e locali, ad es. Asl, Ordini professionali, Università, Camere di Commercio, ecc.), Società di capitali e altri enti privati riconosciuti. Si può quindi affermare che i veicoli intestati a questi utenti siano utilizzati per motivi di lavoro e considerare i dati di questo tipo di utenza come riferiti alla mobilità per motivi di lavoro.