Rubber Day 2025: un successo
Con oltre 200 presenze e un sold out registrato sin da dicembre, si è svolto il 28 gennaio a Cascina Triulza il primo Rubber Day organizzato congiuntamente da L’Industria della Gomma e Assogomma. La giornata è stata ricca di contenuti, con ben 14 relazioni che si sono susseguite dalla mattina fino a metà pomeriggio, e si è rivelata un’ottima opportunità di networking per le aziende che hanno preso parte all’evento.
“Sono molto lieto di essere riuscito a organizzare questa giornata con Assogomma: Rubber Day rappresenta una ripartenza degli eventi dedicati al settore della gomma”, ha dichiarato in apertura di giornata Andrea Aiello, Ceo di Edifis, casa editrice de L’Industria della Gomma. “Siamo felici di aver raggiunto il sold out, anche se dispiaciuti di aver dovuto lasciare fuori decine di persone interessate, ma ci tenevamo che l’evento si svolgesse in Mind, in quella che oggi è un’area in trasformazione, ma che sta per diventare uno dei poli di R&S più importanti del nostro paese”, ha aggiunto.
“RubberDay è stato immaginato come un appuntamento che ci auguriamo possa diventare la consuetudine di ogni anno”, ha confermato il direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, che nel suo discorso di apertura ha sottolineato e ricordato come il tema portante della giornata – la sostenibilità – sia proprio nel DNA del settore della gomma, materia prima che, ancora oggi, per il 44% dei consumi, è costituita da gomma naturale. Bertolotti ha poi invitato sul palco per un saluto anche il Presidente dell’associazione, Livio Beghini, che ha ribadito la soddisfazione per la buona riuscita e la qualità dei contenuti espressi dall’evento, complimentandosi con gli organizzatori.
Sì è poi entrati nel vivo delle relazioni, con la sapiente ed esperta moderazione di Riccardo Oldani, giornalista scientifico e divulgatore, che dal 2014 al 2022 ha guidato proprio la redazione de L’Industria della Gomma.
Il tema portante della giornata, la sostenibilità, appunto, è stato affrontato sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto si è parlato dell’applicazione del riciclo degli scarti e/o prodotti fine vita nella costruzione delle strade, che anche se non rappresenta un argomento nuovo, è tornato di attualità grazie alla legislazione che garantirà una corsia preferenziale per la partecipazione a gare per le forniture ad enti pubblici. I contenuti del decreto e i CAM (criteri ambientali minimi) sono stati illustrati da Sergio Saporetti del Ministero dell’Ambiente.
A seguire Francesco di Pierro, Ceo di Rubber Conversion, ha illustrato le possibilità offerte dalla tecnologia proprietaria di devulcanizzazione a bassa temperatura, con la quale è possibile riciclare gomme provenienti dalla filiera dei pneumatici fuori uso.
Successivamente Rodrigo Diaz di REP ha presentato il processo HSR High Shear Regeneration (rigenerazione a taglio elevato), grazie al quale la gomma viene sottoposta a una serie di sollecitazioni elevate di taglio ed estensione, e una volta trasformata può essere reintegrata nella formulazione originale.
L’intervento successivo si è focalizzato sullo stato dell’arte del Regolamento EUDR, la cui data di applicazione è slittata a fine 2025, ma che resta un argomento “caldo” per gli operatori del settore. Nel corso dell’intervento, svolto da Giovanni Panico di Assogomma e Angelo Mariano di Conlegno, sono state illustrate le affinità produttive che accomunano il legno e la gomma naturale, e i motivi per i quali le due associazioni hanno deciso di sottoscrivere uno specifico accordo di collaborazione (firmato da Mariano e Bertolotti proprio al termine dell’intervento) che, oltre all’uso del Portale Legnokweb, comprende specifiche iniziative di formazione rivolte alle imprese del settore gomma che verranno illustrate agli associati nelle prossime settimane.
In chiusura della mattinata, Fabio Bacchelli, Technical Manager, Business Unit Advanced Materials di Versalis, ha parlato della sostenibilità delle mescole in gomma e in particolare dell’offerta dell’azienda, del comportamento in mescola dei materiali da riciclo pneumatici e degli sviluppi volti a promuoverne l’utilizzo.
A seguire Luca Giavari di Lehvoss ha illustrato, insieme a Florian Diehl di UPM, le caratteristiche dei Renewable Functional Fillers UPM BioMotion RFF, prodotti nella pluripremiata bioraffineria di UPM a Leuna, in Germania.
La pausa pranzo, così come il coffee break della mattina, hanno rappresentato importanti momenti di convivialità e networking per tutti i presenti, relatori, partecipanti e aziende sponsor, che hanno potuto confrontarsi sui temi affrontati durante la giornata.
Nel pomeriggio, dopo l’intervento del Business Development Director di Lendlease, Diego Valazza, che ha descritto le caratteristiche e potenzialità del Mind, il quartiere in cui il Rubber Day si è svolto, soffermandosi in particolare sull’esempio di un’azienda già insediata (la Rold), è stata la volta del presidente dell’Associazione Italiana Esperti Ambientali Stefano Maglia, che ha trattato il tema delle nuove opportunità per i prodotti derivanti dalla pirolisi dei pneumatici fuori uso.
Sergio Lunari ha presentato le innovazioni offerte dalle macchine e dai processi di trasformazione di Desma, che garantiscono una maggiore produzione, in meno tempo e con meno dispendio energetico, mentre Olivier Roumaché di Silox ha illustrato le caratteristiche dell’agente indurente sostenibilile Acti Eco+, che può sostituire l’ossido di zinco convenzionale nei processi di vulcanizzazione con importanti vantaggi in termini di sostenibilità.
Mauro Belloni si è soffermato sull’aumentata richiesta di controllo da parte delle aziende dovuta all’inserimento di prodotti riciclati nei processi produttivi e delle relative soluzioni offerte da Gibitre Instruments.
Tima Musin di C.S.I. ha spiegato due possibili diversi approcci al tema della riduzione di emissioni di sbavatura criogenica, quello conservativo (riduci-riusa-ricicla) e quello radicale, garantito dal nuovo sistema di sbavatura automatica controllata MF-15L.
Burkhard Werner di Sigmasoft, infine, ha presentato la nuova generazione e database di materiali utilizzabili nella simulazione della lavorazione della gomma.
Tutti questi interventi hanno dimostrato come la sostenibilità sia da ricercare in tutte le direzioni possibili, da quelle tecnologiche sino alla finanza e ai rapporti con il sistema creditizio.
Proprio questo aspetto è stato affrontato nell’ultimo intervento del Rubber Day, quello di Raffaella Sommariva di Azimut, che ha brevemente, ma in modo molto chiaro, spiegato in che modo la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) impatta sulle aziende della filiera della gomma.