Bridgestone: avviato un progetto congiunto per migliorare le proprietà prestazionali e la produzione di nero di carbonio recuperato
Bridgestone Corporation e le università di Kyushu University e Okayama hanno avviato un progetto di sviluppo tecnologico per la lavorazione del carbon black recuperato (rCB) estratto da prodotti polimerici come pneumatici fuori uso contenenti gomma. Il progetto mira a convertire questi materiali in eco Carbon Black (eCB) con proprietà di rinforzo in gomma equivalenti a quelle del carbon black vergine (vCB) derivato da petrolio e carbone. Attraverso questi sforzi, i membri del progetto congiunto si concentrano sul contributo alla realizzazione di un’economia circolare e alla neutralità del carbonio attraverso lo sviluppo di tecnologie di riciclo avanzate.
Questo progetto fa parte di un’iniziativa dimostrativa intitolata “Sviluppo tecnologico per il riciclo del carbonio da prodotti polimerici, compresi pneumatici fuori uso” (proposta di Tokai Carbon, partner incaricati: Bridgestone, Università di Kyushu, Università di Okayama). Il progetto è stato selezionato dalla New Energy and Industrial Technology Development Organization (NEDO) il 23 dicembre 2024 nell’ambito del “Green Innovation Fund Project / Technology Development for Manufacturing Plastic Raw Materials Using CO₂, etc. (Additional Public Offering)”.
Sono già in corso sforzi per pirolizzare prodotti polimerici, tra cui la gomma da pneumatici fuori uso, per recuperare e riutilizzare rCB. Tuttavia, l’applicazione pratica di rCB in nuovi pneumatici deve ancora affrontare delle sfide. Tra queste, l’rCB ha prestazioni di rinforzo della gomma inferiori rispetto al vCB, principalmente a causa della presenza di numerose impurità. Inoltre, sebbene molti pneumatici fuori uso siano effettivamente utilizzati come combustibile tramite recupero termico, questo processo comporta emissioni di CO2. Con la prevista crescita della domanda di automobili e trasporti, si prevede che la domanda di pneumatici aumenterà di conseguenza in futuro. Questi sforzi sono focalizzati sul miglioramento della circolazione delle risorse consentendo ulteriormente il riciclo di vCB, una materia prima fondamentale per i pneumatici.
In questo progetto, Tokai Carbon sfrutterà le tecnologie e le competenze sviluppate attraverso la produzione di carbon black, combinandole con le conoscenze e le tecnologie di Bridgestone, Kyushu University e Okayama University. Insieme, i membri del progetto congiunto mirano a sviluppare una tecnologia per rimuovere le impurità da rCB e produrre eCB con proprietà di rinforzo della gomma superiori. L’obiettivo del progetto è di stabilire un impianto dimostrativo in grado di produrre 5.000 tonnellate/anno di eCB entro l’anno fiscale 2032.
Inoltre, il progetto si concentrerà sullo sviluppo di speciali compositi polimero/carbonio che consentano il riutilizzo del carbon black senza la necessità di pirolisi di pneumatici fuori uso. Attraverso queste iniziative, i membri del progetto congiunto vogliono realizzare un riciclo avanzato di risorse limitate e contribuire a ridurre le emissioni di CO2 associate alla produzione di carbon black e al riciclo di pneumatici fuori uso.
Ruoli di ciascuna organizzazione nel progetto congiunto
- Tokai Carbon: sviluppo di tecnologia e attrezzature per la lavorazione secondaria di rCB in eCB.
- Bridgestone: valutazione delle proprietà fisiche della gomma mediante eCB; valutazione pratica dei pneumatici.
- Università di Kyushu: osservazione e valutazione dello stato superficiale di eCB; spiegazione dei meccanismi di rinforzo della gomma.
- Università di Okayama: sviluppo di polimeri speciali/compositi speciali in carbonio.
Il gruppo Tokai Carbon ha impostato la sua visione a lungo termine per il 2030 per “contribuire a una società sostenibile attraverso materiali e soluzioni avanzati” e sta perseguendo varie iniziative per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. In quanto gruppo aziendale il cui prodotto principale è il carbon black, Tokai Carbon si impegna a migliorare la sua riciclabilità e a ridurre le emissioni di CO2 attraverso questo progetto in collaborazione con i suoi partner, contribuendo così alla realizzazione di una società sostenibile e rafforzando i suoi “legami di affidabilità” con le parti interessate.