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ETRMA contraria alla proroga di due anni dell’EUDR

L’Associazione europea dei produttori di pneumatici e gomma (ETRMA) è preoccupata per gli emendamenti presentati per modificare la proposta della Commissione europea che, tra le altre cose, richiedono di prorogare l’introduzione del regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) di ben due anni e non uno come inizialmente proposto dalla Commissione.

Tuttavia, il ritardo o meno nell’attuazione dell’EUDR non è il punto centrale della questione, secondo ETRMA: se il Parlamento europeo approverà qualsiasi emendamento alla proposta della Commissione, dovrà avviare negoziati con i governi nazionali dell’UE, che hanno già acconsentito a livello di ambasciatori a ritardare l’applicazione dell’EUDR di un anno, ma che non hanno richiesto altre modifiche alla sostanza della legge. La conseguenza sarebbe l’apertura di una nuova fase di incertezza riguardo al contenuto del regolamento e alla sua tempistica, a poche settimane dalla data di attuazione originaria.

“L’intero ecosistema della gomma naturale, dai produttori, trasformatori e commercianti ai produttori di pneumatici e articoli in gomma in Europa, ha bisogno di certezze”, afferma con forza ETRMA. “L’industria europea dei pneumatici e della gomma sostiene fortemente gli obiettivi dell’EUDR e ha effettuato investimenti significativi per garantire l’approvvigionamento sostenibile di gomma naturale conforme all’EUDR”.

Secondo i produttori europei rappresentati da ETRMA, “solo un contesto normativo equo ed efficace contribuirà a garantire flussi di gomma naturale conformi in Europa e l’industria dei pneumatici rimane un partner chiave nei più ampi sforzi dell’UE per la mitigazione dell’ambiente e della deforestazione”.

Molto chiara e coerente è anche la posizione dell’associazione italiana. “Assogomma sottoscrive l’obiettivo dell’EUDR e appoggia la proposta della Commissione, che è stata approvata anche dal Consiglio, ma non gli emendamenti del Parlamento europeo che rischierebbero di riaprire una questione per noi già definita”, afferma Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma. “Noi chiediamo, invece, con urgenza una risposta ai numerosi quesiti e richieste di chiarimento presentati e che, al momento, non hanno trovato risposta”.

In questo contesto, il 14 novembre, ETRMA auspica che il Parlamento europeo fornisca la certezza politica e giuridica di cui le imprese europee hanno bisogno.

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