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Flessione per il mercato italiano di macchine per costruzioni

Nei primi nove mesi del 2024 sono state immesse sul mercato italiano 14.403 macchine per costruzioni, con una diminuzione del 13% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2023.

Più in dettaglio, sono state 13.753 le macchine movimento terra vendute (-14%) e 650 le macchine stradali (+15%). Questi i dati elaborati sulla base dei risultati di vendita dei produttori e degli importatori di settore e resi noti ieri durante la conferenza stampa di Unacea in vista di Ecomondo, l’evento fieristico per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, che si svolgerà a Rimini dal 5 all’8 novembre 2024. Unacea sarà presente con un proprio stand istituzionale (C3/110) insieme a Assodimi/Assonolo.

“Il 2023 – ha dichiarato Gianluca Calì, direttore marketing di Cgt – è stato un anno complesso per il nostro settore, a causa del calo degli incentivi Industria 4.0 e della lunga attesa, poi delusa, della Transizione 5.0, che hanno creato incertezza e rallentamenti di mercato. Lo sblocco della ZES per il Mezzogiorno ha portato a segnali di ripresa, con un recupero di tre punti percentuali ogni trimestre del 2024.”

“La domanda di macchine stradali ha visto un boom negli ultimi anni, grazie agli incentivi fiscali che hanno spinto al rinnovamento del parco macchine obsoleto – ha dichiarato Michele Spinelli, amministratore delegato di Wirtgen Macchine. Oggi assistiamo a una saturazione del mercato, con un calo delle frese stradali bilanciato dalla stabilità delle vibrofinitrici e dalla forte crescita dei rulli, soprattutto quelli medio-piccoli. Il settore si muove verso macchine più compatte, con un ciclo di rinnovo più sostenuto rispetto al passato.”

“Il mercato globale delle attrezzature che aveva avuto livelli straordinariamente alti e non sostenibili nel lungo periodo tra 2022 e 2023, ha registrato una flessione nel 2024 – ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea. In Italia, il mercato delle attrezzature mantiene una certa stabilità grazie alla spinta dei progetti infrastrutturali. Nonostante una domanda abitativa elevata, in Europa il rialzo dei tassi d’interesse pesa sugli investimenti e rende difficoltoso l’accesso al credito.”

Secondo l’ultimo Report commercio estero Unacea-Cer, diminuiscono gli scambi internazionali di settore: le esportazioni, tra gennaio e luglio 2024, si sono stabilizzate sui €2 miliardi, con una lieve diminuzione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le importazioni invece calano del 10% attestandosi a un valore di €1,2 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale si mantiene positivo per €763 milioni, con una crescita dell’11% rispetto allo scorso anno.

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