Prometeon cresce in Italia, grazie al prodotto e al rapporto con i dealer
Prometeon Tyre Group sta vivendo una fase importante della sua storia, con il rebranding da Pirelli a Prometeon, l’assestamento della squadra e la crescita nei mercati. Il mercato italiano, quello di casa, è stato affidato a Simone Marsico, che è in azienda fin dalla sua costituzione, nel 2017, e che ha anche seguito la gestione delle flotte a livello globale, ruolo oggi assegnato a Gaetano Trezza. Lo abbiamo incontrato all’evento recentemente realizzato a Istanbul per presentare la Serie 02 brandizzata Prometeon.
Come è seguire il mercato italiano?
È una bella sfida: l’Italia è un mercato sicuramente molto dinamico e abbiamo il quartier generale in casa, perciò sentiamo ancora più forte la responsabilità dei nostri risultati. Sentiamo l’onere, ma anche l’onore di poter essere, in qualche maniera e sempre con un profilo basso, un riferimento tra i mercati in cui operiamo. Poi, noi preferiamo sempre far parlare i fatti, più che le parole, ma ad oggi i risultati ci sono.
A Istanbul, dove erano presenti molti rivenditori e distributori italiani, l’importanza delle relazioni con i clienti è stata tangibile. È un elemento su cui puntate?
Le relazioni sono fondamentali e devono essere assolutamente vere, non di facciata, perché, nel nostro settore, il prodotto è sicuramente l’elemento più importante, ma per poter raccontare una storia e generare valore è necessario anche condividere la visione e lavorare bene con i propri partner.
Con il prodotto direi che ci siamo…
Sì, ci siamo, perché da quando nel 2022 abbiamo lanciato la Serie 02, il prodotto ha fatto uno step importante in avanti. Grazie non solo al lavoro dei nostri centri di ricerca e sviluppo, ma soprattutto grazie proprio alle relazioni con i nostri dealer, perché sono loro che, di volta in volta, ci aiutano a capire se stiamo andando nella giusta direzione. Alla fine, sono sempre l’utilizzatore finale e chi monta i pneumatici che possono confermare se quello che noi abbiamo pensato, sviluppato e testato è poi effettivamente valido nel tempo. E devo dire che la risposta del mercato è stata più che positiva.
Il mercato come sta accogliendo l’operazione di rebranding?
L’obiettivo che ci siamo dati è raccontare al mercato che Prometeon è un’azienda che sviluppa, produce e commercializza pneumatici truck nei suoi quattro centri di ricerca, nelle sue quattro fabbriche e tramite la sua rete commerciale: in questa fase di sviluppo, è essenziale per noi far conoscere chi siamo, e il fatto che sul pneumatico ci sia scritto Prometeon è uno step fondamentale in questa direzione. È una sfida che affrontiamo con la consapevolezza di sapere dove vogliamo arrivare e con la serietà e la professionalità di un gruppo di lavoro che ogni giorno cerca di migliorarsi, confrontandosi con gli interpreti del mercato.
Che ruolo hanno gli altri marchi del portfolio?
Noi ragioniamo sempre su tutta un’estensione di marchi, che parte dai premium brand, appunto Prometeon e Pirelli, passa per la tier 2, che in questo momento è Formula e, in Italia, anche Aeolus, per arrivare alla terza fascia di prodotto, che è rappresentata da Anteo, Eracle e Tegrys.
Quanto sono state e sono importanti le sponsorizzazioni sportive per far conoscere il marchio Prometeon?
Penso che, in generale, sia stata vincente la decisione di Roberto Righi (CEO di Prometeon Tyre Group) e di tutto il team di lavoro che ha promosso le sponsorizzazioni sportive, creando un link importante tra i nostri valori aziendali e quelli, a noi affini, del mondo dello sport, come ad esempio realtà come la Superbike o il Parma Calcio, per citarne alcuni. Se vogliamo raccontare oggi chi è Prometeon, è importante associare il nostro brand a mondi in grado di rappresentarci. E, in effetti, la forte presenza del marchio in queste sponsorizzazioni ha acceso molta curiosità nel grande pubblico, e ci ha permesso di far vivere esperienze esclusive ai nostri clienti. Poi, naturalmente, le sponsorizzazioni sono un ottimo veicolo, ma è necessario il lavoro serio e quotidiano per dare seguito concreto alla visibilità del brand.
Come sta andando il mercato italiano e quali sono gli obiettivi?
In generale, ci troviamo in una fase di mercato sicuramente particolare e complicata, per tutti gli avvenimenti internazionali a cui stiamo assistendo, che, inevitabilmente, impattano anche sul nostro business. Nonostante le sfide del mercato, però, in Italia siamo particolarmente contenti dei risultati, perché continuiamo a crescere nel percepito, nella richiesta e nell’apprezzamento del prodotto.
Un elemento strategico non banale che ci distingue è avere una forza vendita che è vicina agli utilizzatori finali. Possiamo contare su un portafoglio prodotti completo e sulla possibilità di offrire delle customizzazioni specifiche per impiego e questo ci permette di continuare a consolidare quello che abbiamo costruito fino ad oggi, che è sempre la parte più difficile. Oggi, a maggior ragione con il brand Prometeon, vogliamo continuare a lavorare e a raccontare questa storia incentrata sul prodotto e sulla relazione con i nostri dealer e, tramite i nostri servizi, con le flotte.
Le testimonianze dei clienti
Supertruck, la rete di rivenditori indipendenti partner di Prometeon, è fondamentalmente un gruppo di amici che vendono lo stesso prodotto. C’è molto rispetto tra di noi, nel lavoro e nello scambio continuo di informazioni sulla qualità del prodotto, elemento che permette a Prometeon di sviluppare i nuovi pneumatici in maniera più veloce ed efficace.
Il fatto che Prometeon, al suo interno, abbia una linea di comando cortissima, consente infatti di trasmettere velocemente alla parte industriale le esigenze dell’utente finale. Questo penso sia il punto di forza oggi di Prometeon sul mercato.
Daniele Favaro, Pneusmarca
L’evento di Istanbul è stato molto importante in ottica di rebranding e di presentazione del nuovo ruolo del marchio Prometeon, che passa da essere un brand corporate a brand di prodotto. L’azienda si sta focalizzando su questo passaggio per dare valore al lavoro di ricerca e sviluppo fatto in questi anni e al prodotto che ne è risultato, che è qualitativamente premium in termini di prestazioni e che vogliono posizionare anche in termini di immagine ai livelli di brand tradizionalmente premium.
Dal punto di vista della distribuzione, sarà importante lavorare insieme a Super Truck, la rete di distributori indipendenti partner di Prometeon, per supportare questa trasformazione e per evitare eventuali fraintendimenti sul mercato. Il brand Prometeon, in questa fase di posizionamento, ha bisogno anche del nostro sostegno come partner, perché la transizione avvenga in maniera efficace.
Nicola Scalco, Fintyre
L’evento di Istanbul è stato di alto livello. Prometeon è un’azienda molto dinamica, che sta crescendo sul mercato e che per Pneus in rappresenta una quota importante dell’offerta autocarro. Per noi rappresenta un’interessante opportunità, perché non solo l’azienda riesce a coprire tutte le richieste di mercato grazie a un prodotto altamente tecnologico, ma anche per l’aria di novità che lo stesso marchio Prometeon porta con sé, slegandosi dal retaggio del passato e iniziando – come recitava il payoff dell’evento – una nuova era.
Luca Paparella, Pneus in