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Bridgestone: obiettivo riduzione costi

Oltre ai dati chiave della prima metà dell’anno, Bridgestone ha recentemente presentato anche i piani per un’ampia riduzione dei costi.

Il produttore prevede che, per l’anno finanziario in corso, di risparmiare 65 miliardi di yen (403 milioni di euro), di cui una buona metà è già stata raggiunta nel semestre ormai concluso. Bridgestone vuole concentrarsi su “un equilibrio ottimizzato tra vendite e produzione”, “costi fissi ridotti” e “gestione snella delle scorte” per raggiungere obiettivi di risparmio corrispondenti, ai quali sembra che anche la regione EMEA dovrebbe dare un contributo, come affermato nel dice il rapporto.

Per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione dei costi, Bridgestone sembra voler esaminare da vicino anche i suoi nove stabilimenti di produzione europei (oltre a quelli nordamericani), in particolare quelli in cui il produttore produce pneumatici per autocarri e autobus, secondo il rapporto. In Europa si tratta degli stabilimenti di Stargard, in Polonia, e Bilbao, in Spagna. È soprattutto in questi stabilimenti che si intende dismettere specificatamente le attrezzature produttive e adeguare i sistemi di turnazione, e dovrebbero esserci anche “aggiustamenti nel processo”.

Per quanto riguarda l’Europa, i costi fissi negli stabilimenti interessati, che Bridgestone non nomina, dovranno essere abbassati riducendo il numero di giorni di produzione e fermando la produzione di semilavorati “in linea con le vendite”. Allo stesso tempo, il produttore vuole anche adeguare le proprie spese di investimento. Nel complesso si tratta di “una revisione, riduzione e ottimizzazione degli investimenti complessivi per la produzione nella seconda metà del 2024 e dal 2025 in poi”.

Secondo Bridgestone, non solo la produzione e la gestione degli investimenti dovrebbero contribuire alla riduzione dei costi, ma anche lo stesso magazzinaggio. L’obiettivo è inizialmente ridurre le scorte. Per gli pneumatici per autocarri, ad esempio, entro la fine di quest’anno questi valori dovranno essere ridotti in tutto il mondo al 70% rispetto al livello dell’anno precedente.

Dovrebbe esserci anche una corrispondente riduzione dei pneumatici per auto, all’84%. Bridgestone vuole anche ridurre i costi generali di stoccaggio, tra le altre cose, “promuovendo l’integrazione nel proprio magazzino” in Europa. Ciò significa ovviamente che Bridgestone vorrebbe fornire nuovamente più servizi logistici propri in futuro. Inoltre, in futuro si dovranno ridurre i costi logistici (propri) rifornendo sempre più i clienti direttamente dalla fabbrica. Si vuole anche ridurre i costi generali di costruzione/operativi, ad esempio installando sistemi fotovoltaici o automatizzando maggiormente i magazzini.

Altro punto di partenza, come si legge nell’ultima relazione semestrale: costi delle materie prime e approvvigionamento globale. In futuro il produttore intende concentrarsi maggiormente sugli acquisti centralizzati a livello globale. Il produttore scrive che intende “creare fiducia sulla base dell’empatia” e in questo modo “creare valore insieme (win-win)”, il che ovviamente significa: Bridgestone punta su migliori condizioni di acquisto.

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