Mobilità elettrica: un’officina indipendente su 5 pianifica di non avere clienti elettrici
Alcune officine si stanno già preparando per il passaggio dell’attività di aftermarket indipendente verso la mobilità elettrica, mentre altre non stanno nemmeno prendendo in considerazione la trasformazione dell’industria automobilistica.
Entro i prossimi dieci anni, circa il 40% delle officine prevede di generare la maggior parte dei propri ricavi dalle auto elettriche, mentre un’officina indipendente su cinque, il 20%, continuerà a fare affidamento esclusivamente sui motori a combustione.
Questi numeri estremamente polarizzati sono il risultato di un recente studio condotto da Meyle e dalla società di ricerche di mercato Innofact AG tra le officine indipendenti di lingua tedesca.
Mentre il settore subisce cambiamenti significativi, lo studio fornisce un’importante panoramica della prospettiva del personale e dei proprietari delle officine come stakeholder principali di IAM. Ulteriori risultati chiave:
- E’ necessaria formazione sull’alta tensione: il 40% degli intervistati ha già auto elettriche nel proprio garage almeno una o più volte alla settimana. Tuttavia, otto officine su dieci non hanno le qualifiche necessarie per gestire sistemi ad alta tensione sotto tensione.
- Produttori di componenti come partner principali: il 64% cita i produttori di componenti come partner più importanti delle officine indipendenti, seguiti dai fornitori di software e strumenti diagnostici (58%) e dai grossisti (52%).
- Attività commerciali future più rilevanti: riparazione e manutenzione di sistemi di assistenza alla guida (83%) smaltimento e riciclo di batterie ecocompatibili (77%), ottimizzazione del software per aumentare le prestazioni dell’officina (75%)
Meyle e la società di ricerche di mercato Innofact AG hanno chiesto a 274 officine in Germania, Austria e Svizzera quali sono le sfide e le opportunità attuali e future per l’aftermarket indipendente.
Lo studio fa parte dell’iniziativa “IAM:CONNECT” di Meyle, che mira a promuovere il dialogo e la collaborazione all’interno del settore per affrontare insieme questo periodo di cambiamento.