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Incontro ANFIA-FEDERMECCANICA: La filiera italiana dell’automotive tra transizione ecologica e competitività

Si è tenuto, presso CUOA Business School, ad Altavilla Vicentina, in Veneto, l’incontro promosso da Federmeccanica e ANFIA (Associazione Italiana Filiera Industria Automobilistica) sulla filiera Italiana dell’Automotive tra transizione e competitività.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati due studi che hanno inquadrato rischi e opportunità del futuro del settore automotive in Italia in correlazione a quanto sta accadendo in particolare tra Europa e Cina, con il Green Deal e l’introduzione dei dazi aggiuntivi all’importazione delle auto elettriche dal paese asiatico.

Il primo studio, dal titolo “Piano per la competitività del settore automotive italiano”, è stato curato da ANFIA e AlixPartners e presentato da Dario Duse (Partner & Managing Director, EMEA co-leader Automotive and Industrial – AlixPartners) e Fabrizio Mercurio (Director Automotive and Industrial Goods Team – AlixPartners).

Il secondo lavoro è stato intitolato “L’automotive verso la sostenibilità ambientale” ed è stato presentato da Corrado La Forgia (Vicepresidente Federmeccanica – General Manager VHIT-WEIFU) e Luca Beltrametti (Università di Genova).

Le valutazioni e le proposte emerse da queste analisi sono state lo spunto per la successiva tavola rotonda in cui si sono confrontati Roberto Vavassori (Presidente ANFIA – Chief Public Affairs Officer & Board Member Brembo), Federico Visentin (Presidente Federmeccanica – Presidente & CEO Mevis) e Marco Stella (Presidente Gruppo Componenti ANFIA – CEO DTS Group).

“Abbiamo bisogno di politiche industriali che puntino soprattutto sull’offerta e sull’innovazione di prodotto più che sugli incentivi sulla domanda che devono rimanere soluzioni marginali” – ha dichiarato Federico Visentin, Presidente Federmeccanica e Presidente & CEO Mevis – “Ci auguriamo che la nuova Commissione Europea rifletta sulla necessità di introdurre il principio della neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni: l’elettrico deve essere una delle opzioni e non l’unica soluzione. Dobbiamo puntare alla crescita delle imprese per avere più grandi produttori e nel frattempo attrarre big player stranieri anche cinesi vincolandoli ad investire sulla filiera italiana“.

“Il convegno di oggi consente di fare il cosiddetto ‘punto bussola’ nel tragitto verso la neutralità carbonica che il settore automotive, anche quello italiano, ha intrapreso con convinzione” – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA e Chief Public Affairs Officer & Board Member di Brembo – “A partire dai due studi presentati, sia pure per sommi capi, visto il tempo a disposizione, si comprende come vi siano scenari complessi di fronte alle nostre aziende, che vanno affrontati in assenza di mappe dettagliate, ma in territori in gran parte inesplorati; mi riferisco al tema enorme della necessità di disporre di energia pulita nella quantità e tempistica richiesta dal sistema e a costi competitivi con il resto dei concorrenti, alla necessità imperativa di snellire molti processi burocratici autorizzativi a tutti i livelli, inclusi quelli regionali, alla opportunità di ripensare modelli organizzativi del lavoro che sappiano coniugare l’attrattività di talenti per il nostro settore con schemi retributivi incentivanti per il settore.

Lo stesso Vavassori ha poi continuato il suo intervento aggiungendo: “E, per i nostri imprenditori, la necessità di abbracciare con lo sguardo creativo e propositivo il mondo intero della produzione di veicoli, che per una parte molto rilevante ha spostato il baricentro al di fuori dei confini consueti; oggi l’Europa deve andarci stretta, e la necessità di competere con attori industriali non più emergenti ma affermati rappresenta il nocciolo della sfida che le aziende del nostro settore devono affrontare e vincere“.

Corrado La Forgia, Vicepresidente Federmeccanica e General Manager VHIT-WEIFU, ha spiegato il valore che gli studi hanno nell’analizzare la situazione attuale e nel proporre soluzioni efficaci: “Il nostro studio si propone di dare un contributo di consapevolezza alla discussione in corso sulla transizione green in corso attraverso l’analisi strutturata e comparata delle strategie di sviluppo industriale in Europa e in Cina. Gli elementi emersi conducono alla necessità di una revisione pragmatica dei targets europei fissati e della via indicata per raggiungerli. Essenziale l’apertura alla neutralità tecnologica e la capacità di relazione con i leader tecnologici emergenti, con obiettivo strategico, in particolare per il nostro paese, di attrarre investimenti e insediamenti produttivi e di R&D importanti”.

“Lo studio che abbiamo realizzato insieme ad AlixPartners” – ha affermato Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA – “raccoglie i contributi dei partecipanti ai lavori del Tavolo Sviluppo Automotive gestito dal Ministero delle imprese e del Made in Italy e ora in fase conclusiva, ovvero ANFIA, Stellantis, i rappresentanti delle regioni in cui si trovano gli stabilimenti del Gruppo e le parti sociali. Il lavoro traccia i possibili impatti della transizione energetica sulla filiera a livello regionale, analizza i gap di competitività delle imprese italiane rispetto ai principali competitor e, infine, identifica quattro aree di intervento – produzione locale, competitività produttiva (OEM e fornitori), attrazione di investimenti e tecnologia, riconversione e sviluppo occupazionale. In questo momento, tra gli elementi di difficoltà da evidenziare, ci sono anche le scelte di gestione e di relazione con la filiera di alcuni Costruttori, come Stellantis, che prevedono di dare sempre maggior spazio alle low cost countries, mettendo sul tavolo un confronto impari delle condizioni di fornitura rispetto alla supply chain europea e italiana”.

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