Noleggio a lungo termine: 40% in più rispetto al 2023 secondo i dati UNRAE
Nel primo semestre di quest’anno si registra un forte incremento dei contratti di Noleggio a Lungo Termine di autovetture e fuoristrada: il 40% in più rispetto all’analogo periodo del 2023, per un totale di 508.940 pratiche stipulate.
Secondo l’analisi elaborata da UNRAE sulla base dei dati forniti dal MIT, nel 1° semestre 2024 i contratti di NLT di durata superiore a 30 giorni sono relativi per l’86,5% a Società (440.392 unità) e per il 13,5% a privati (68.548 unità).
Vi è una forte prevalenza delle Aziende non-automotive (*), che rappresentano il 72,9% del totale (+41,4%), seguono i contratti a privati con un peso del 13,5% (+41,4%), il Noleggio a Breve Termine (NBT) al 7,6% (+44,5%), Dealer e Costruttori al 4,1% (+36,1%). Le aziende che offrono modalità di Noleggio a Lungo Termine, unico canale in flessione (-8,4%), perdono ulteriormente quota e si fermano all’1,9%, rispetto al 2,9% del 1° semestre 2023.
La durata media dei contratti rimane stabile a 23 mesi, come nell’analogo periodo del 2023, con una decrescita dei contratti a Privati in calo da 26 a 23 mesi, a fronte di un incremento da 24 a 25 mesi delle Aziende non-automotive.
Alimentazioni
Per quanto riguarda le alimentazioni, si riscontrano preferenze diverse tra le tipologie di utilizzatori delle auto in Noleggio a Lungo Termine.
Il motore a benzina è la scelta preferita dal NBT (47,5%), nelle Aziende non-automotive ha invece il primo posto il diesel col 46,0%. Fra le motorizzazioni ibride prevalgono gli utilizzatori NLT con una quota del 35,2%, seguono a poca distanza i Privati col 29,0% e Dealer e Costruttori col 28,4%. Fra le BEV detengono il primato Dealer e Costruttori (15,5%), fra le PHEV invece Privati (8,8%) e Aziende non-automotive (7,9%); quote residuali per le motorizzazioni a metano e GPL in ogni tipologia di fruitore.
Segmenti
In merito ai segmenti, i Suv con il 54,3% di contratti superano le Berline che si fermano al 31,2%, seguono al terzo posto le Station Wagon con l’11,8% (trainati dalle Aziende non-automotive). In termini assoluti, i SUV del segmento C raggiungono da soli oltre un quarto delle preferenze (25,3%), grazie ad Aziende non-automotive (26,6%), NLT (26,0%) e privati (25,9%). Seguono, al secondo posto, i SUV del segmento B con il 17,6%, scelta preferita dal NBT con il 33,1%. Fra le berline, quelle del segmento B sono le più rappresentative (11,9%), con un peso prevalente del NBT (al 23,4%).
Regioni
Il primo posto per numero di contratti spetta sempre alla Lombardia con il 32,9%, a seguire il Lazio con il 16,1%, il Trentino-Alto Adige con il 7,4%, il Piemonte e l’Emilia-Romagna con il 7,3%. La Lombardia presenta la quota più alta di contratti stipulati da Aziende non-automotive (86,0%), Calabria, Molise e Puglia quella di contratti con Privati (rispettivamente 34,9%, 32,8% e 29,1%). Il Trentino-Alto Adige si distingue per la quota maggioritaria di contratti a NBT (58,1%) e NLT (18,8%).
Contratti di auto immatricolate nel 2023
I contratti stipulati fino al 30 giugno di questo anno, relativi ad autovetture immatricolate nel 2023, sono 366.024 (il numero può includere più contratti relativi alla stessa autovettura), con la quota maggiore – il 71,2% – a vantaggio delle Aziende non-automotive, seguono i Privati con il 12,5%, il Noleggio Breve Termine con l’8,6%, Dealer e Costruttori con il 5,9% e il Noleggio a Lungo Termine con l’1,8%.
Per quanto riguarda invece le alimentazioni, le ibride sono al primo posto col 35,6% e il diesel al secondo col 33,7%, seguite a distanza dal benzina al 16,9%, e a fondo classifica da Plug- in ed elettriche pure rispettivamente all’8,3% e al 4,6%.