Vredestein punta forte sul Sud Europa -Italia compresa – con il nuovo Ultrac Pro
Durante il lancio del Vredestein Ultrac Pro, il nuovo U-UHP olandese, sono emerse alcune caratteristiche interessanti, sia del pneumatico, sia di come viene posizionato, sia sui mercati su cui l’azienda punta. Ne ha parlato Benoit Rivallant, Presidente di Apollo Tyre Europe durante la presentazione e in modo diffuso durante l’evento.
Partendo dalle caratteristiche dell’Ultrac Pro, uno dei temi ricorrenti durante il lancio era il motto “the face of the beauty, and the heart of the beast”. Cosa intende Vredestein con questa frase?
Intendiamo che, finora, un pneumatico non poteva avere un carattere sportivo e al tempo stesso confortevole, mentre la caratteristica principale dell’Ultrac Pro è proprio la combinazione di questi due aspetti che solitamente sono conflittuali. Con questo pneumatico il consumatore non deve più scegliere tra una o l’altra caratteristica, perchè il nostro nuovo Ultrac Pro le raccoglie entrambe in un unico prodotto. Inoltre, è EV-Ready, quindi anche dal punto di vista della motorizzazione va incontro alle esigenze di tutti gli automobilisti, indipendentemente dal fatto che posseggano un auto a combustione o elettrica.
Che prodotto sostituisce il nuovo Ultrac Pro?
Concettualmente sostituisce addirittura 3 pneumatici insieme: l’Ultrac Vorti +, l’Ultrac Satin e l’Ultrac Vorti R+. Era necessario semplificare la gamma a livello generale, razionalizzando l’offerta. Ora avremo il Wintrac per l’inverno, il Quatrac per l’all season e l’Ultrac per l’estate.
Il suffisso Pro verrà aggiunto se si tratta di misure U-UHP. In più ci sono il T-Trac 2 e lo Sportrac per le misure estive più piccole, ma è lecito aspettarsi anche qui novità in gamma nel futuro. Seguendo questa direzione, rendiamo più semplice il lavoro alla distribuzione e ai rivenditori e la scelta ai clienti finali.
A chi è destinato questo prodotto dal punto di vista dei mercati?
Vredestein con il nuovo Ultrac Pro punta forte sul sud Europa, mercati dove i pneumatici estivi rappresentano ancora una grossa percentuale delle vendite. Parlo di Spagna, Francia, Grecia e, ovviamente Italia, a cui si aggiunge anche il Regno Unito, che segue logiche tutta sue. L’Italia, in particolare, è per noi un mercato estremamente importante: puntiamo molto a questo paese con la coppia Ultrac e Ultrac Pro.
Oggi, Vredestein è molto forte nei paesi dove le vendite di pneumatici all season e invernali sono percentualmente molto elevate: penso al centro Europa, con paesi come Olanda, Belgio e Germania in primis. Con l’Ultrac Pro vogliamo migliorare la nostra posizione in mercati dove non siamo ancora così forti come in questi ultimi paesi. L’estivo è una categoria dove dobbiamo dimostrare la nostra abilità e le capacità ingegneristiche e l’Ultrac Pro contribuirà a questo obiettivo. Negli ultimi 5 anni abbiamo trasformato la nostra offerta, sfruttando la forza tecnologica del gruppo Apollo Vredestein.
Avete già firmato accordi di primo equipaggiamento con il nuovo Ultrac Pro?
Stiamo discutendo con i produttori ma è ancora troppo presto per annunciare accordi. Non è un segreto, comunque, la nostra forte partnership con il gruppo BMW.
E’ prevista una versione runflat di questo nuovo pneumatico?
No, non crediamo nel runflat: è una tecnologia che aggiunge peso e peggiora le prestazioni. Il self sealing, invece, non è efficiente dal punto di vista ambientale, perchè rende molto complicato il riciclo. Inoltre, statisticamente ormai le forature del battistrada sono rarissime, mentre più spesso si rompe il fianco, aspetto che non viene prevenuto nè dal runflat nè dal selfsealing. Le statistiche dicono che si buca una volta ogni 4 anni, nel peggiore dei casi: si hanno svantaggi per 4 anni per avere, forse, un giorno di vantaggio. Non ha senso.
L’Ultrac Pro segna anche i 25 anni di collaborazione con Italdesign e l’inizio della partnership con Giancarlo Fisichella.
Si, Vredestein e Italdesign festeggiano 25 anni di collaborazione, che nel corso degli anni è diventata sempre più importante. All’evento di lancio diversi manager Italdesign erano presenti, a dimostrare i lavoro di squadra e che per Vredestein la cooperazione con questa azienda è importantissima. Con Fisichella, invece, eravamo al debutto, ma siamo rimasti molto soddisfatti del risultato. Pensate che per contratto lui può guidare solo auto Ferrari, quindi pur di averlo abbiamo dovuto prendere una Ferrari e portarla all’evento.