Un 2023 positivo per la riparazione auto
Il 2023 è stato un anno senza dubbio positivo per il settore dell’assistenza auto. Dopo una leggera flessione tra settembre e ottobre, le attività di officina hanno raggiunto i livelli più alti nell’ultima parte dell’anno, in particolare a novembre, il mese in assoluto più positivo. È quanto emerge dai giudizi espressi dagli operatori analizzati dal Barometro sul sentiment del settore dell’assistenza auto, elaborato dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di inchieste condotte su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione italiane.
Come indicato dal grafico, a dicembre la differenza (saldo) tra la percentuale di autoriparatori che hanno indicato “alto” il livello di attività di officina e la percentuale di autoriparatori che invece lo hanno valutato “basso”, è stata pari a 17. Si tratta di un valore simile a quelli registrati a luglio e agosto (rispettivamente, di 18 e 17) mesi in cui, tradizionalmente, le attività di officina sono più frequenti. Tuttavia, il momento più positivo dell’anno per le officine italiane è arrivato a novembre, quando il saldo tra giudizi positivi e negativi degli autoriparatori ha toccato quota 30: un valore particolarmente alto, che esprime un livello di soddisfazione mai raggiunto negli ultimi anni.
Oltre ad analizzare il sentiment degli operatori sulle attività, come di consueto, il Barometro dell’Osservatorio Autopromotec prende in considerazione il livello dei prezzi di officina. A dicembre 2023 gli operatori che hanno giudicato alti i prezzi sono stati di più di quelli che li hanno valutati bassi, come dimostra il saldo di 13, in linea con la media dell’anno. Infine, il Barometro fornisce uno sguardo alle previsioni per i prossimi mesi. Per marzo e aprile 2024 l’85% del campione si aspetta una domanda stabile per le attività di officina, mentre coloro che prevedono un aumento dell’attività (12%) superano nettamente coloro che attendono un calo (appena il 3%). Per quanto riguarda i prezzi, solo il 3% degli operatori crede che caleranno: il 79% si aspetta stabilità e il 18% attende ulteriori aumenti.