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Cartello pneumatici: avviata una class action negli Stati Uniti

I principali produttori di pneumatici sono stati citati in giudizio, mercoledì 7 febbraio, presso la Corte Federale degli Stati Uniti per presunto accordo sulla determinazione dei prezzi, alcuni giorni dopo (30 gennaio) che le autorità garanti della concorrenza dell’Unione europea avevano annunciato un’indagine su un possibile cartello.

La class action è stata intentata da un residente della California presso il tribunale federale di Manhattan e rappresenta un’azione collettiva in rappresentanza dei cittadini statunitensi che hanno acquistato pneumatici da gennaio 2020. Le società citate in giudizio sono Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin, Nokian e Pirelli. Le sei aziende e un gruppo di società affiliate sono accusate di aver gonfiato artificialmente il prezzo dei pneumatici aftermarket per auto, camion e autobus.

Già quando è stato sollevato il caso in Europa, Bridgestone, Goodyear, Michelin, Nokian e Pirelli avevano rilasciato dichiarazioni con cui confermavano la piena disponibilità a collaborare con le autorità competenti. Continental ha ora aggiunto di avere una “politica di tolleranza zero” e che “indagherà a fondo su tutte le presunte accuse”.

Capita spesso, negli Stati Uniti, che le cause civili antitrust seguano le indagini sui cartelli avviate dalla Commissione Europea. Nella causa in questione si afferma che “l’industria dei pneumatici degli Stati Uniti per anni è stata altamente concentrata e c’è una storia di violazioni antitrust da parte dei produttori di pneumatici”.

L’azione legale mira a ottenere il risarcimento del triplo del danno non specificato e un’ingiunzione contro presunte pratiche anticoncorrenziali.

Scarica il documento ufficiale: Class Action Complaint

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