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Si conferma in crescita il mercato dell’usato: novembre a +10,4%, al diesel la leadership, ma cresce la quota delle ibride, elettriche e plug-in

12^ crescita consecutiva in novembre per il mercato delle auto usate (con dati in attesa di consolidamento): con 452.788 trasferimenti di proprietà si registra un incremento del 10,4% rispetto ai 410.199 dello stesso periodo 2022 (che a sua volta aveva evidenziato un calo dello 0,8% sul 2021). I trasferimenti netti aumentano dell’8,8% e le minivolture del 12,4%. Negli 11 mesi il mercato dell’usato amplia la crescita al +9,1% con 4.584.969 passaggi, verso i 4.203.397 degli 11 mesi 2022 (-10,6% su gennaio-novembre 2019).

Trasferimenti netti: Alimentazioni

Il diesel conferma la prima posizione in novembre, fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, con il 45,6% (rispetto al 46,7% del 2022), al 47,6% nel cumulato; al secondo posto il motore a benzina al 39,6% (-2,1 p.p., al 39,1% negli 11 mesi).

Le ibride occupano la terza posizione con il 6,3% in novembre e 5,3% nel cumulato, segue il Gpl (al 4,7% nel mese e 4,5% nel cumulato).

Il metano si posiziona al 2,3%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (BEV) e plugin coprono rispettivamente una quota dello 0,7% e 0,8%.

Trasferimenti netti: Contraenti

Continuano a ridimensionarsi in quota gli scambi tra privati/aziende che in novembre scendono al 56,7% di tutti i passaggi di proprietà (56,9% negli 11 mesi). In recupero al 38,6% quelli da operatore a cliente finale (39,0% nel cumulato). In crescita quelli provenienti dal noleggio (1,2% complessivo) e quelli da Km0 (3,6%).

L’analisi per regione conferma la leadership della Lombardia con il 16,0% dei trasferimenti, seguita da Lazio al 9,5% di quota, in contrazione di 0,8 punti, e da Campania in leggera risalita al 9,4%.

Trasferimenti netti: Anzianità

In ulteriore rientro di quota si confermano i trasferimenti netti
di vetture con oltre 10 anni di anzianità, che coprono comunque la metà dei passaggi (49,4%
e 50,5% nel cumulato).

Sale al 16,1% la quota delle auto da 6 a 10 anni (15,7% nel cumulato), cresce anche quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,6% nel mese e 12,5% in gennaio-novembre) e quella delle auto più fresche da 0 a 1 anno (al 6,5% nel mese e 5,9% negli 11 mesi).

In calo la quota delle auto da 2 a 4 anni (all’11,6% nel mese, 11,7% nel cumulato), mentre recupera quella delle auto da 1 a 2 anni (al 3,8% in novembre e in gennaio-novembre).

Sul fronte delle minivolture, in novembre cede 2 punti la quota dei privati o altre società che permutano la propria vettura, al 56,1% (60,7% negli 11 mesi), e perde 1,3 punti la quota dei ritiri di autovetture da parte degli operatori, al 25,6% (26,0% in gennaio-novembre). In crescita di 1,9 punti le auto ritirate provenienti dal noleggio a lungo termine (al 10,2%) e di mezzo punto il breve termine (al 6,2%), salgono all’1,9% quelle provenienti da Km0.

Minivolture: Alimentazioni

In novembre le minivolture di auto diesel perdono 3,8 punti, al 48,2% (52,1% nel cumulato), mentre il
benzina cede 0,3 punti, al 32,7% (31,7% negli 11 mesi). In contrazione il metano (al 2,1%), a fronte di un incremento di 0,6 punti del Gpl (al 5,1%). In crescita le minivolture di auto ibride: 9,9% di share. Le plug-in e le auto BEV si posizionano rispettivamente all’1,1% e 0,9%.

Minivolture: Anzianità

Anche fra le minivolture, si contrae la quota delle autovetture con più di 10 anni al 36,4% del totale (39,4% nel cumulato). In crescita, invece, le fasce di anzianità da 6 a 10 anni (18,0% nel mese e 19,0% nel cumulato), quella da 4 a 6 anni (14,2% e 14,5% negli 11 mesi) e quella da 0 a 1 anno (9,3% nel mese e 5,5% nel cumulato).

In calo di mezzo punto le auto da 2 a 4 anni (15,6% nel mese e 15,9% nel cumulato), mentre si contrae di 6 punti la quota di quelle da 1 a 2 anni (6,4% nel mese e 5,7% negli 11 mesi).

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