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L’associazione tedesca della gomma è pessimista sul futuro della produzione di pneumatici in Germania

La Germania continua ad essere la principale fonte di preoccupazione del settore produttivo dei pneumatici in Europa. La settimana scorsa, Goodyear ha annunciato la chiusura di due dei cinque stabilimenti produttivi del paese e Michelin sta attualmente contemplando il futuro delle operazioni in tre siti. Non solo: ci sono altri movimenti nella nazione, che abbiamo riassunto in questo articolo.

Michael Berthel, capo economista dell’Associazione tedesca dei produttori di gomma (WdK), ha recentemente commentato che “la situazione non è del tutto sana” – per usare un eufemismo: Berthel ritiene che un futuro incerto attende più della metà dei siti produttivi di pneumatici tedeschi, da 6 a 10,, su 12 in totale.

Oltre al calo dei dati sulla produzione automobilistica, ai cali significativi nelle vendite del settore dei pneumatici sostitutivi consumer e commercial, ai cambiamenti nel comportamento di mobilità dei consumatori e alle “massicce scorte”, Berthel ritiene che gli alti costi energetici siano il “problema più acuto” che le aziende manifatturiere in Germania devono affrontare, così come i prezzi elevati delle materie prime.

Durante la conferenza autunnale del WdK del 7 novembre ha dichiarato che “dei dodici siti produttivi di pneumatici, è discutibile se ne verranno mantenuti da sei a dieci”. E attualmente sembra che questa previsione possa realizzarsi prima, piuttosto che dopo.

“Per il momento non c’è luce alla fine del tunnel”, ha aggiunto il capo economista del WdK riferendosi al settore della gomma tedesco.

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