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Michelin non interessata alla Formula 1: “per partecipare devi fare pneumatici che si distruggono da soli”

La FIA ha pubblicato a metà marzo l’invito a partecipare al processo di assegnazione della fornitura di pneumatici per Formula 1, Formula 2 e Formula 3 per il triennio 2025-2027. Pirelli ha ufficialmente dichiarato di essere interessata a partecipare, mentre si mormora di un interesse di Bridgestone. Chi, invece, certamente non parteciperà è Michelin.

L’amministratore delegato dell’azienda francese Florent Menegaux è stato intervistato da thedrive.com e ha dichiarato che semplicemente non può essere d’accordo con il modo in cui la Formula 1 fa affidamento sul degrado dei pneumatici per aumentare lo show.

Non è la prima volta che Michelin critica l’approccio ai pneumatici di Fia e Formula 1: già nel 2018 aveva deciso di non partecipare al tender per gli stessi motivi. Ma questa volta il grande capo francese ha spiegato ancora di più nei dettagli perchè Michelin non intende rientrare in Formula 1 nel 2025.

“La domanda è: come sfruttiamo la tecnologia per avere un bello spettacolo? Ed è qui che entra in gioco la F1, perché abbiamo discusso con loro per molto tempo e non siamo d’accordo”, ha detto Menegaux a The Drive.

“Poiché loro [F1] dicono che per avere lo spettacolo, devi avere pneumatici che si distruggono da soli. E penso che noi [Michelin] non sappiamo come farlo. Quindi, non possiamo essere d’accordo.”

“I team dovrebbero capire le prestazioni delle gomme e farle lavorare al meglio dal primo all’ultimo giro.

“In primo luogo, dobbiamo ricordare a noi stessi perché Michelin è nelle corse”, ha detto Menegaux a The Drive. “Il primo elemento non riguarda lo spettacolo, non riguarda il marchio, riguarda la tecnologia. Stiamo gareggiando perché è il modo migliore per testare dal vivo molto rapidamente la nuova tecnologia. Questa è la prima ragione.”

“In MotoGP forniamo gomme morbide, medie e dure per ogni tipo di circuito, ogni gara. E ogni tipo di moto può vincere con morbide, medie o dure, senza cambiare gomme in gara.”, ha detto Menegaux. “È il modo in cui setti la tua moto, il tipo di circuito e il modo in cui opera il pilota. Quindi, quando possiamo influenzare i regolamenti in modo da ottenere prestazioni utilizzando molto meno materiali e facendo un ottimo show, allora va bene. In MotoGP anche i team di seconda fascia possono vincere e ti diranno che la gomma che forniamo li aiuta a farlo. Per questo non siamo tornati in Formula 1”.

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