La sostenibilità gioca un ruolo maggiore nei test sugli pneumatici ADAC
L’associazione automobilistica tedesca ADAC ha pubblicato il suo test sui pneumatici estivi 2023 insieme ai club partner in Europa e l’edizione di quest’anno segna il 50° anniversario dei test. Per onorare l’occasione, l’associazione ha testato 50 pneumatici in due misure invece dei soliti 30 circa.
L’anniversario dei 50 anni è accompagnato anche da uno spostamento dell’attenzione, con l’ADAC che adotterà da ora in poi un modello a “due pilastri”: oltre alle qualità di guida rilevanti per la sicurezza, in futuro porrà maggiore enfasi sulle caratteristiche ambientali e di sostenibilità di ogni pneumatico.
Il pilastro numero uno è la sicurezza di guida, che contribuirà per il 70% al punteggio complessivo di un pneumatico. Il secondo è il Bilancio Ambientale, e questo rappresenterà il restante 30%.
Sicurezza di guida
La sicurezza di guida include tutte le consuete discipline come la frenata e la manovrabilità in una vasta gamma di condizioni meteorologiche, e le modifiche dell’ADAC qui sono minori: siamo abituati a punteggi ponderati in modo diverso per pneumatici estivi e invernali, ma da quest’anno in poi i pneumatici all season saranno valutati in modo diverso rispetto alle loro controparti invernali.
Le prestazioni su neve e ghiaccio rimarranno un fattore importante per i pneumatici per tutte le stagioni, ma giocheranno un ruolo ancora più importante nel determinare il punteggio assegnato a un pneumatico invernale. L’ADAC spiega che sta operando questa distinzione per evidenziare le capacità dei pneumatici per tutte le stagioni di lavorare in condizioni invernali più miti, evitando che gli automobilisti pensino che le prestazioni degli invernali e degli all season su superfici fredde siano uguali, perchè entrambi riportano la marcatura 3PMSF sul fianco.
L’ingegnere collaudatore ADAC Andreas Müller spiega che i test invernali saranno importanti per i pneumatici per tutte le stagioni in quanto “verranno sempre confrontati con i pneumatici invernali”. Le condizioni invernali – neve e ghiaccio – contribuiscono quindi per il 20% al punteggio relativo alla sicurezza di guida per i pneumatici per tutte le stagioni.
La ponderazione per i pneumatici invernali, invece, sarà del 30%. Spiegando perché è necessaria una ponderazione maggiore, Müller commenta che “molti consumatori guardano semplicemente le tabelle dei risultati” dei test sui pneumatici e poi si aspettano che un pneumatico per tutte le stagioni valutato molto buono o buono sia in grado di affrontare pendenze ripide e innevate con la stessa sicurezza di un pneumatico invernale con la stessa valutazione. “Abbiamo sempre in mente il consumatore”, aggiunge.
Bilancio Ambientale
La sostenibilità sta svolgendo un ruolo sempre più importante nel processo decisionale ed è diventata anche un punto di forza, e in risposta alla crescente importanza di questo tema ADAC ha introdotto il suo secondo pilastro.
Contribuendo ora per il 30% al punteggio finale del test sui pneumatici, il bilancio ambientale copre fattori esistenti come rumore, chilometraggio ed efficienza, nonché nuovi criteri.
I test di efficienza ora includono anche il peso dei pneumatici oltre al consumo di carburante, in riconoscimento dell’energia aggiuntiva necessaria per far spostare pneumatici più pesanti. ADAC misura anche il tasso di abrasione.
Oltre a queste misure oggettive, l’ADAC valuterà anche la sostenibilità nelle aree che non influenzano direttamente l’esperienza di guida. Ad esempio, un pneumatico può guadagnare punti per essere prodotto in un paese con standard riconosciuti (che riguardano, ad esempio, la protezione dell’ambiente e le condizioni di lavoro), per certificazioni come ISO 14001 e 14040/44/25, o per la partecipazione all’iniziativa UN Global Compact. Per quanto riguarda questi fattori, la ponderazione per tutte e tre le categorie di prodotto – pneumatici estivi, per tutte le stagioni e invernali – è la stessa.
Sostenere la sostenibilità
Andreas Müller non prevede di vedere ulteriori modifiche alle singole discipline o alla loro ponderazione all’interno della categoria sicurezza di guida nel prossimo futuro.
È una storia diversa, invece, quando si tratta di prestazioni ambientali e sostenibilità. Spiega che uno dei motivi per cui l’ADAC ha adottato il modello a due pilastri è che “le questioni ambientali continueranno ad acquisire importanza, ma in questo modo non dobbiamo sempre cambiare tutto.”
Sarà possibile rispondere ai cambiamenti futuri senza influenzare le discipline di guida. L’ADAC intende, quindi, mantenere la ponderazione 70:30 tra i due pilastri.

