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Nokian Tyres: “paura e insicurezza” nella business unit dell’Europa centrale

Il divieto dell’UE sulle importazioni di pneumatici dalla Russia ha colpito duramente un’azienda in particolare: Nokian Tyres. Prima di febbraio 2022, la società finlandese produceva 17 milioni di pneumatici all’anno in uno stabilimento vicino a San Pietroburgo, l’82% della sua produzione globale. Dieci milioni di questi prodotti erano esportati, principalmente in Europa. Questo non è più stato possibile dal 10 luglio in poi, con conseguenze importanti per le vendite in Europa centrale.

Dopo la partenza di Bahri Kurter, vicepresidente esecutivo della regione dell’Europa centrale, alla fine di agosto, si sono diffusi rumors che parlano di “minimo 60 dipendenti” licenziati. La risposta di Nokian Tyres alle domande in merito è monosillabica e ritratta i commenti fatti sulla questione in precedenza. I dipendenti interessati sono meno reticenti, tuttavia, e parlano apertamente di una “situazione difficile” che non dipende da loro.

Sebbene Nokian Tyres abbia importato quantità di pneumatici superiori alla media dalla Russia, per accumulare scorte nell’Europa centrale prima della scadenza del 10 luglio, e anche se il suo stabilimento in Finlandia sta producendo a pieno regime, i clienti di Nokian affermano che queste fonti di approvvigionamento non sono sufficienti per soddisfare i livelli di domanda all’interno della regione, in particolare nella stagione invernale.

Inoltre, sembra che il produttore non sia stato in grado di attuare rapidamente un accordo di off-take con altri produttori che hanno basi in Europa. Il risultato combinato di questi fattori è che la situazione dell’offerta è diventata più difficile nelle ultime settimane e il divario tra domanda e offerta è aumentato, in particolare per i pneumatici vettura.

I dipendenti già licenziati e quelli a a rischio sono ovviamente riluttanti a parlare apertamente della situazione, poiché i primi devono pensare la propria buona-uscita e i secondi temono per il loro posto di lavoro. Uno di loro ha comunque commentato, definendo la situazione “pericolosa” e dicendo che c’è “paura e insicurezza“. La comunicazione dell’azienda, o meglio l’assenza di essa, non aiuta. “Non sappiamo niente, – continuano i dipendenti – in questo momento è come volare alla cieca”.

Nonostante tutto, ci sono alcune notizie positive, che fanno ben sperare per il futuro: Nokian ha appena acquisito l’intero capitale sociale della proprietà industriale di Pirkkalaistie 1 a Nokia, in Finlandia, dalla società immobiliare Nokian Portti Oy. E’ chiaro che nel breve termine cambi poco, ma questa acquisizione fa capire che l’azienda è proiettata verso il futuro. Il presente, invece, purtroppo dipende da una situazione di cui l’azienda non ha nessuna colpa.

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