Gli USA accusano di dumping l’italiana Versalis, dazi del 29% sulla gomma ESBR
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha concluso le indagini sul dumping di gomma stirene-butadiene (ESBR) prodotta dall’italiana Versalis SpA, che l’avrebbe venduta a un prezzo inferiore al “fair value”. L’inchiesta fa seguito a una petizione del novembre 2021 di Lion Elastomers, che sosteneva che l’EBSR importato da Repubblica Ceca, Italia e Russia era oggetto di dumping sul mercato statunitense. La petizione descriveva infatti un modello di formulazione di prezzi sleali da questi Paesi, che avrebbe causato un danno materiale all’industria nazionale, sotto forma di vendite perse, diminuzione del volume di produzione e dell’utilizzo della capacità, minori margini di profitto e contrazioni nella conservazione della forza lavoro.
La petizione riguardava i gradi di ESBR inclusi delle serie IISRP 1500 e 1700 di gomma sintetica, venduti in tutte le forme solide, compresi granuli, scaglie, polveri, lastre, fogli e nastri.
Il dipartimento del Commercio americano ha dichiarato il 26 aprile di aver stabilito che questi materiali, importati dall’Italia tra il 1° ottobre 2020 e il 30 settembre 2021 erano “stati probabilmente venduti negli Stati Uniti a un valore inferiore al quello equo”. Sulla base della sua indagine, il dipartimento degli Stati Uniti ha quindi proposto un tasso antidumping del 29% sull’ESBR prodotto da Versalis. Secondo le stime del dipartimento, gli Stati Uniti hanno importato, nel 2021, 3,1 milioni di chilogrammi di ESBR dall’Italia, per un valore di poco meno di 6 miliardi di dollari (5,7 miliardi di euro).
La Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti ha ora 120 giorni per determinare se queste importazioni stiano “danneggiando materialmente o minacciando un pregiudizio materiale all’industria statunitense”.
Non è ancora nota la decisione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti relativamente alle importazioni da Repubblica Ceca e Russia.



