Cremlino: pronti a nazionalizzare i beni di cittadini e imprese dei Paesi alleati degli Usa
La guerra tra Ucraina e Russia potrebbe portare conseguenze critiche per i produttori di pneumatici, che vanno ben al di là degli aumenti dei prezzi delle materie prime. Di fronte alle tragedie che tutti stiamo vedendo, naturalmente, sono fatti che passano in secondo piano, ma la Russia ha annunciato che sarebbe pronta a nazionalizzare le proprietà di imprese e cittadini statunitensi, europei o del “mondo anglosassone”.
L’annuncio arriva dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dmitrij Medvedev e sarebbe una misura in risposta al congelamento dei beni di cittadini russi e società all’estero: “la Russia risponderà al sequestro di denaro di società e cittadini russi all’estero, facendo lo stesso con i fondi di compagnie straniere e stranieri in Russia.”
Se la nazionalizzazione dei beni stranieri diventasse realtà, alcuni produttori di pneumatici potrebbero essere duramente colpiti: a produrre in Russia (almeno per quello che ci risulta, l’elenco potrebbe non essere completo) sono, infatti, Pirelli, Nokian, Continental, Michelin, Titan, Bridgestone, e Yokohama. Tranne forse le ultime due aziende, che sono giapponesi, le altre potrebbero essere tutte colpite dalla nazionalizzazione dei beni.