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Pirelli pronta per le vetture ibride del campionato WRC 2022

La prima stagione di Pirelli nel WRC come fornitore di pneumatici della massima categoria del campionato del mondo rally si è conclusa con l’ultima tappa, l’Aci Rally Monza 2021. Abbiamo parlato con Terenzio Testoni, responsabile attività rally Pirelli, nel corso dell’evento.

L’azienda ha organizzato un evento nei giorni del rally, in cui ci ha portato a visitare il centro R&D, la Fondazione Pirelli e poi il rally stesso, mostrando il lavoro che c’è dietro ad un rally mondiale dal punto di vista dei pneumatici e facendoci fare un giro di pista insieme a Lorenzo Bertelli. Sia i video del cambio gomme che quello del giro di pista sono sui nostri canali Youtube, ma potete vederli anche in fondo all’articolo.

Che collegamento c’è tra lo sviluppo di pneumatici da rally e quello dei pneumatici stradali?

Lo sviluppo di pneumatici rally e stradali è molto interconnesso. Un primo punto di collegamento sono le forature e il cercare di evitarle, che ha portato allo sviluppo della tecnologia runflat. Nelle competizioni il target è la ricerca della massima velocità e performance: una foratura può far perdere una gara.

Nei pneumatici stradali, invece, le performance passano leggermente in secondo piano, a favore della sicurezza. Il ruflat è un sistema sviluppato nei rally, soprattutto nelle gari Safari, dove vinceva chi non forava, o forava meno. Il sistema sviluppato sulle gomme da rally è stato studiato in gara e successivamente trasferito su strada.

Un altro tema interessante è la gomma chiodata: la ritenzione dei chiodi, ovvero il fatto che non vadano persi uscendo dalla sede, è un aspetto fondamentale dei rally.

Faccio un esempio, che è già capitato a Monte Carlo realmente: dobbiamo affrontare una speciale con 2 colli da scalare, il primo bagnato e il secondo innevato. Se perdiamo chiodi salendo il primo tratto, nel secondo saremo in grande difficoltà. Avere una elevata ritenzione dei chiodi ti fa vincere le gare, e non ti fa uscire di strada con le auto stradali .

A sinistra Terenzio Testoni, responsabile attività rally Pirelli, a destra Francesco Paolo Tarallo, consulente Pirelli.

C’è davvero tanta tecnologia che si incrocia tra sviluppo dei pneumatici racing e stradali: anzi, potremmo dire che l’unico aspetto che non si interseca tra un mondo e l’altro è il comfort. Nei pneumatici da rally, ovviamente, non siamo interessati ad argomenti come la rumorosità.

L’anno prossimo entreranno in scena le nuove vetture ibride. Cosa sta preparando Pirelli?

L’anno prossimo ci sarà una grande rivoluzione. Questa era l’ultima gara per le vetture attuali: dal prossimo anno ci saranno le ibride, che apriranno una nuova era per il World rally car, tutta da scoprire. Pirelli durante il 2021 ha sviluppato continuamente nuove tecnologie. A metà anno abbiamo presentato nuovi prodotti, realizzati pensando già al 2022, stagione su cui abbiamo 2 informazioni certe: le auto saranno più potenti, circa 100 kilowatt per circa 2 secondi, e pesanti, da 80 a 120 kg circa.

Il fattore più importante è il peso ed infatti stiamo testando le auto attuali con una zavorra aggiuntiva per simulare il peso delle vetture ibride di prossima generazione.

Noi pensiamo che il prodotto al 90% sia lo stesso, ma bisognerà vedere nel corso della stagione, man mano che i team capiranno le auto.

Pirelli ha portato ben 5.000 pneumatici per la gara, divisi tra P Zero RA WRC, il pneumatico da asfalto disponibile in mescola hard e soft, Cinturato RWB da pioggia e il Sottozero STZ-B invernale non chiodato. La versione chiodata non è permessa a Monza.

La gara è stata vinta da Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, che hanno così conquistato anche il titolo mondiale piloti, mentre Toyota, portata in gara dal Gazoo Racing WRT, ha vinto il titolo iridato costruttori. Per il campionissimo francese si tratta dell’ottava vittoria nel Mondiale in una vita sportiva straordinariamente ricca di successi e che, a 37 anni, sembra ancora in continua ascesa. 

Segnaliamo il decimo posto assoluto, con la vittoria nella classifica della WRC 3, del driver di ACI Team Italia Andrea Crugnola, affiancato da Pietro Ometto, con la Hyundai I20 N.

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