Cremona tra passato e futuro dell’agricoltura: 100 anni di storia in due mostre
Dai primissimi motori diesel “testa calda” dell’inizio del 900 che si accendevano anche con cartucce esplosive ne è passata di acqua sotto i ponti. Gli agricoltori più anziani si ricorderanno certamente i mitici trattori Landini, Orsi, OM o Bubba, e quei giri bassissimi del motore che sembravano farlo cantare.
Certo, oggi quei trattori non sarebbero adatti alle moderne lavorazioni in campo, ma è proprio grazie alla loro storia, alle prove, alla ricerca continua delle aziende del settore che oggigiorno gli agricoltori hanno a disposizione macchine straordinarie.
E proprio nell’ottica di creare un continuum tra passato e presente che CremonaFiere allestirà due mostre storiche di grande pregio nell’ambito della prossima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali, che non a caso sono uno degli appuntamenti più importanti al mondo per il comparto agricolo.
“Per avere una visione del futuro dobbiamo innanzitutto capire da dove veniamo – dice Massimo De Bellis, direttore della Fiera di Cremona – e queste mostre storiche danno sicuramente molti stimoli in questo senso. Cremona è da sempre una delle principali capitali internazionali dell’agricoltura, ed è significativo che proprio qui sia ben visibile il fil rouge che collega il passato e il futuro del settore.”
Le mostre, allestite grazie alla collaborazione di Agricult O.d.v., G.T.A.M. – Gruppo Trattori Antichi Mestieri e C.A.V.E.C. – Club Amatori Veicoli d’Epoca Cremona ospiteranno esemplari che hanno fatto la storia dell’agricoltura italiana:
– a cura di C.A.V.E.C. tra i vari avremo il trattore LANDINI VELITE anteguerra e primo modello SAME costruito a 3 ruote a petrolio:
– a cura di Agricult e G.T.A.M. il trattore Ansaldo, più unico che raro, costruito da Ansaldo Fossati fabbrica bellica/ferroviaria che per poco tempo ha costruito trattori agricoli alla fine della seconda guerra mondiale utilizzando pezzi recuperati da mezzi militari in disuso, una locomobile di fine 800 funzionante totalmente a vapore utilizzata per la sgranatura mais, la battitura del frumento, e per azionare pompe irrigue per irrigazione .
In mostra anche un mezzo unico al mondo: un trattore Breda che veniva utilizzato per spostare il bestiame e che durante le guerre è stato requisito dal Regio Esercito per lo spostamento di cannoni e soldati.
Il focus delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona resta comunque l’innovazione tecnica e tecnologica al servizio delle aziende agricole. In questo senso si inquadrano anche le attesissime prove in campo, dove gli agricoltori potranno vedere all’opera le macchine più moderne e all’avanguardia. Le prove, che si svolgeranno tutti i giorni della manifestazione su terra e al coperto, vedranno all’opera alcuni tra i più blasonati marchi del settore: John Deere, rappresentato dall’azienda Agribertocchi (BS); Massey Ferguson rappresentato da Laini Fratelli Macchine Agricole (BS) e per finire Fendt, rappresentato dall’azienda cremonese Zerbi. Quest’ultima presenta il Fendt 210 Vario da 104 CV di potenza massima, ideale per fienagione, concimazione, trattamenti e in generale per tutte quelle operazioni nelle quali sono richieste agilità, basso calpestamento e grande adattabilità. Il modello in prova è allestito con sistema di guida satellitare automatica Fendt con opera con RTK. La guida automatica permette all’azienda zootecnica di operare con grande precisione risparmiando tempo, gasolio e prodotti distribuiti. Per evidenziarne le caratteristiche tecnologiche questo trattore è stato equipaggiato con un erpice strigliatore, una delle attrezzature alle quali oggi si guarda con rinnovato interesse permettendo il controllo delle infestanti anche su coltura in atto e senza ricorrere alla chimica.
Il Massey Ferguson 8S.265 Dyna 7 è un trattore di elevata potenza (256 CV) in grado di offrire, senza interruzione, elevati livelli di coppia e allo stesso tempo garantire una straordinaria agilità, caratteristiche esaltate nella lavorazione del terreno. Questa vocazione della serie MF 8S è confermata anche dalle prestazioni dei sollevatori, anteriore e posteriore, caratterizzati da capacità di 4.800 kg e 10.000 kg, rispettivamente. Proprio per evidenziare queste sue prerogative è allestito per le prove con una attrezzatura per la minima lavorazione del terreno Namyslo, casa costruttrice polacca. La grande ergonomia in cabina, l’elasticità della trasmissione, l’efficacia della sospensione fa di questo un ottimo trattore per il trasporto e la distribuzione delle deiezioni zootecniche in campo.
John Deere entra in prova con un JD 6120M della potenza di 120 CV (140 CV con IPM) allestito con sistema di guida satellitare automatica: si abbandonano i sormonti inutili, le perdite di tempo per segnare gli ingressi sul campo e gli sprechi di prodotto durante trattamenti e concimazione. L’ottima riserva di coppia (pari al 40%) rende questo trattore adattabile ad usi diversi, dalle lavorazioni del terreno con attrezzature per la lavorazione superficiale del terreno, ai trattamenti e alle concimazioni che grazie alla guida automatica potranno migliorare enormemente di efficacia. Il modello in prova è allestito anche con un caricatore frontale che, grazie al carico utile di 4,7 tonnellate, al passo corto e alla costruzione compatta, consente di risolvere molti dei problemi di movimentazione e stivaggio che affliggono la moderna azienda zootecnica.
In quest’ottica saranno provati anche due sollevatori telescopici: un Kramer 36.10 proposto dalla Agribertocchi con elevate performance e un sollevatore super compatto Weidemann T4512 proposto dalla Zerbi di Grumello Cremonese.
Per ulteriori informazioni e scoprire il programma completo della manifestazione è possibile visitare il sito www.fierezootecnichecr.it